Recensione MM: Dimmi che è vero di T.J. Klune serie A prima vista #1
TITOLO: Dimmi che è vero (seconda edizione)
AUTORE: T.J. Klune
EDITORE: Triskell Edizioni
GENERE: Contemporary romance MM
DATA DI PUBBLICAZIONE: 7 Aprile 2020
1. Dimmi che è vero – 7 Aprile 2020
2. The Queen and the Homo Jock King
3. Until You
4. Why We Fight
Credete nell’amore a prima vista? Paul Auster non ci crede. Anzi, lui non crede quasi a nulla.
È un trentenne di taglia abbondante, che svolge un lavoro tedioso in un anonimo cubicolo e le cui doti riconosciute sono l’umorismo pungente e il modo colorito con cui commenta il trascorrere della sua vita. I suoi migliori amici sono un cane con due zampe di nome Rotelle e una drag queen che sfiora il bipolarismo, Helena Handbasket. Ha un nemico giurato, il pappagallo omofobo di sua nonna, a cui si ripromette di tirare il collo, se lo insulterà un’altra volta.
Poi arriva Vince Taylor, che è il suo esatto opposto: sexy, sicuro di sé, e più stupido di una gallina. E, per qualche ragione misteriosa, Vince comincia a fargli il filo. Senza sosta. Sicuramente si starà prendendo gioco di Paul, perché non è possibile che un tipo così sia interessato a un perdente come lui.
Ma dopo aver investito Vince con la propria auto – senza volerlo, si intende, al massimo sarebbe stato un omicidio colposo – Paul è obbligato a considerarlo con occhi diversi, e scopre che l’unico ostacolo tra loro è rappresentato proprio da se stesso: un ostacolo quasi insormontabile. Quando Vince si trova ad affrontare un doloroso evento famigliare, Paul deve mettere da parte i propri dubbi per stare accanto all’uomo che lo trova perfetto così com’è.
Fenici, ho ancora le lacrime agli occhi, dal troppo ridere, questo libro è scritto con un’ironia graffiante, che non potrà non farvi piegare in due dalle risate.
Fin dalla prima pagina, quando a parlare è il protagonista, che racconta la sua storia e si descrive fisicamente, la scrittura ironica ci porta ad innamorarci di questo romanzo.
Questo tipo di scrittura ti tiene incollato alle pagine del libro perché è divertente, ma questo non sminuisce la profondità della storia.
La mancanza di auto stima che affligge il nostro protagonista (è un po’ in sovrappeso) è un argomento che nei libri M/M che ho letto non ho mai trovato, ma sicuramente nella realtà molti provano.
Paul, il nostro protagonista, ha un amico da vent’anni (il suo unico amico, con cui condivide tutto sin da quando erano piccoli), Sandy, anche lui timido, ma che quando va in scena come Drag Queen si trasforma e prende piena coscienza di sé.
Tutte le sere quando si esibisce, Paul l’accompagna, però guarda lo spettacolo dall’alto, insieme al tecnico addetto alle luci.
Anche un sabato sera il ragazzo si trova lì con aria persa e guardando verso il basso i frequentatori del locale, dato che in mezzo a loro non si sente a proprio agio, vede entrare un bel ragazzo che non ha mai visto e ne rimane affascinato, peccato che sia in compagnia di ragazzi che l’hanno sempre preso di mira.
Vince, sentendosi osservato, alza lo sguardo fino a intrecciarlo con quello di Paul, e piacendogli quel che vede, manda un cameriere, con un bicchiere di whisky, per offrirglielo non sapendo che lui non lo sopporta, ma per l’imbarazzo, prima di conoscerne il contenuto lo tracanna tutto d’un fiato. Appena il liquore gli arriva in bocca Paul lo sputa di sotto, prendendo in pieno il cameriere che sta flirtando con Vince e bagnando anche lui.
Che vergogna, povero ragazzo, la sua timidezza non gli perdona niente, figuratevi quando il lunedì in ufficio, dove sta aspettando un nuovo collega arrivato da un’altra sede e che deve affiancare, scopre che si tratta proprio dello stesso ragazzo del bar.
Vince, è sempre più coinvolto ma Paul è restio a credere che tutto questo sia vero, le sue insicurezze lo frenano, ma Sandy lo sprona a lasciarsi andare e a non perdere questa occasione o potrebbe pentirsene in futuro.
Una mattina Paul arriva al lavoro e si ferma in macchina a pensare a Vince, quando è pronto ad uscire, ma prima di aprire lo sportello, un uomo in bicicletta gli passa vicino velocemente per poi parcheggiare accanto all’entrata dell’ufficio. Quando si toglie il casco, si accorge che è il ragazzo che riempie i suoi pensieri.
Il giorno dopo Paul è sempre nel suo mondo e senza guardare la strada apre lo sportello, dove Vince, che sta arrivando, va a sbattere e vola sul cofano della macchina.
Molto spaventato Paul chiama un’ambulanza e lo porta in ospedale.
Sentendosi in colpa, dopo gli esami di routine, porta Vince a casa sua per tenerlo sotto controllo per una notte, per via della commozione celebrale.
Da lì il loro rapporto inizia a crescere, e Vince continua a chiedere a Paul di uscire con lui per un appuntamento. Quando finalmente Paul accetta, mentre sono in un ristorante seduti all’aperto, passano i genitori di Paul e si fermano a parlare con i ragazzi.
Per Paul la sua famiglia è molto strana, ma Vince si trova subito a suo agio e gli piace molto come lo fanno sentire parte della famiglia.
Paul è divertentissimo, ogni volta che si sente in imbarazzo gli capitano situazioni imbarazzanti e al limite del pericolo.
Non vorrei spoilerare troppo, perché mi accorgo che mentre cerco di farvi partecipe delle vicende del libro, si perde la sua parte migliore.
Quindi penso che mi fermerò qui e non mi resta che consigliarvi di leggere questo romanzo
Buona lettura e tante risate anche a voi.