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Recensione: Kabaa delle caverne di Indigo Project

Review Overview

Titolo: Kabaa delle caverne
Serie: No serie, autoconclusivo
Autore: Indigo Project
Data pubblicazione: 2 Settembre 2016
Editore: Self publishing
Genere: Sci-fi/romance
Narrazione: Pov femminile in terza persona
Ambientazione: Presente – Paleolitico
Categoria: Viaggi nel tempo/ time travel
Finale: No cliffhanger

Racconto breve: 64 pagine

 

“Nella lotta per il progresso, la natura rimane il più antico e potente fattore dell’universo.”

Un’équipe di scienziati sta sperimentando viaggi nel Paleolitico, quando Eva, addetta al salto, si trova coinvolta in un curioso gioco di seduzione. Non è professionale nascondere dettagli ai colleghi, ma il capobranco è intelligente, e non la vede come la Musa ispiratrice della sua pittura rupestre. Anzi, si mostra seccato per questa presenza che appare e scompare come un animale in grado di mimetizzarsi per dispetto. E non è proprio questo il più affascinante conflitto da sperimentare dall’alba dei tempi?

Da amante della storia in generale e del Paleolitico in particolare, non appena ho letto la recensione di questo time travel, mi sono incuriosita e l’ho comperato. Il racconto è poi rimasto perso nel “buco nero” (ovvero l’archivio) del mio kobo per un bel po’, sino a questo lungo lockdown, quando ho iniziato la lettura.

Il racconto parla di Eva, una scienziata che svolge un viaggio temporale nel Paleolitico, dove si imbatte in un gruppo di cacciatori guidati da Kabaa, un uomo possente il cui bellissimo viso è deturpato a causa di una cicatrice lasciata dal feroce attacco di un orso. Tra i due è subito attrazione fisica.

Richiamata alla base, la donna scompare improvvisamente davanti agli occhi del selvaggio che ne rimane sconvolto. Al successivo incontro tra i due, Eva tenta di spiegare a Kabaa la sua straordinaria storia e quest’ultimo, avendo una mente molto aperta, le crede, decidendo altresì di non volere ulteriori rapporti con lei nonostante sia l’unica donna della tribù.
Ma l’amore, allora come ora, è più forte della ragione. Cosa farà Eva? Resterà nel Paleolitico o tornerà al suo presente? Ovviamente per scoprire cosa succederà, dovrete leggere il romanzo!

Ora, dopo questa breve introduzione al racconto vorrei descrivere le mie impressioni proprio come se stessi parlando a una cara amica.
Il romanzo è scritto bene e la scrittura fluida; i personaggi sono ben descritti e non stonano nel contesto: Kabaa non è un rude cavernicolo ma un uomo dai saldi principi e dotato di grande elasticità mentale che ben si adatta a Eva. Al primo impatto non ho amato particolarmente la nostra scienziata, ma con l’evolversi della storia e l’approfondimento del suo personaggio, l’ho dovuta rivalutare, è una donna caparbia e dal carattere forte.

Indigo ha un modo di scrivere capace di trasportare in un attimo il lettore davanti a una cascata o nei vari luoghi dove si svolgono gli eventi. Le scene di sesso sono presenti ma mai volgari: non completamente caste, ma neppure eccessivamente descrittive. C’è il giusto equilibrio, d’altra parte sarebbe stato un peccato non ci fossero state.

Unica nota stonata è data dalla lunghezza del racconto: è troppo bello per essere così breve! Sinceramente, fosse stato un vero e proprio libro l’avrei apprezzato maggiormente perché mi avrebbe permesso di godere dei personaggi un pochino di più. Pazienza, mi dovrò accontentare di rileggerlo.

Assolutamente consigliato!

 

 

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