Recensione: Libra di Marilena Barbagallo serie Black Dynasty #4
Titolo: Libra
Serie: Black Dynasty #4
Autore: Marilena Barbagallo
Editore: Self Publishing
Genere: Contemporary Romance
data di uscita 8 Luglio
Informazioni sulla serie Qui
Terza nella linea dei Dodici e prima a essersi sacrificata per la dinastia. Nessuno mi ha obbligata a sposarmi, l’ho voluto io. Dovevo scappare dai miei demoni e dai miei sentimenti sbagliati. Desideravo vincolarmi, in modo da non poter essere più libera di correre verso l’oscurità. Ma il fascino delle tenebre ha continuato ad ammaliarmi per anni e, con la mente, sono rimasta nel passato, dove lui mi regalava carezze rudi e dolore. Quel male, che porto ancora addosso, vestendolo come un accessorio, è l’unico ricordo che mi resta. Oggi, che ha osato presentarsi in casa mia, con la sua solita arroganza, l’unica cosa che sento di fare è affrontarlo e dimostrargli che non mi ha mai spezzata davvero. Lo guardo, detestandolo e fissando la vistosa cicatrice che gli marchia la guancia, e penso che niente, in lui, potrà mai essere orribile quanto la sua anima marcia. Sono la Contessa Libra Leclerc Hill. Il mio odio per Zakhar Konstantin Leskov non si è mai placato. Lui è tornato per me, ma io, che non sono mai stata sua e che non apparterrò mai a nessuno, adesso, mentre i suoi occhi scuri non hanno il coraggio di guardarmi, scelgo me.
Zakhar è uno degli uomini più influenti della Russia. Per il Tavolo è solo un criminale. Per i Leclerc è una bestia. Per Libra è il ragazzo che le ha cambiato la vita. Al castello non c’è posto per gli uomini come lui. Nel cuore della Bilancia, invece, ci sarà ancora un po’ di spazio?
Dal momento stesso in cui ho concluso la lettura di Taurus, il primo volume della serie Black Dynasty, mi è stato chiaro di essere diventata vittima di una nuova dipendenza: quella dalla famiglia Leclerc.
Non mi è andata male però, soprattutto perché con cadenza bimestrale, precisa come un orologio svizzero, Marilena ci regala una nuova storia dedicata a un diverso membro della famiglia tra le più potenti al mondo (Venus #2 e Aries #3).
Questa volta approfondiamo la conoscenza della Contessa Libra Leclerc Hill, terzogenita nella linea dei Dodici, un personaggio che da subito (e più di altri) ha suscitato la mia curiosità per l’alone di mistero che la circonda.
Una donna che, sebbene con innata eleganza, è costretta a portare su di sé i segni di un passato doloroso, il suo corpo mutilato è il crudele monito di quanto la sua giovane innocenza e l’amore le siano stati fatali.
Ma si sa, il prestigio di fare parte di una dinastia tra le più potenti al mondo ha un costo, e i fratelli Leclerc sono ben consapevoli che prima o poi tutti loro verranno chiamati a dare un contributo.
Libra lo ha fatto sposando Gemini, un matrimonio di convenienza con un uomo che con il tempo ha imparato a stimare e con il quale ha costruito un rapporto decisamente… atipico.
Ebbene sì, perché che ci fosse qualche cosa di strano tra i due mi era chiaro da tempo, soprattutto per via delle varie affermazioni di Libra (nei libri precedenti) dove, se da un lato si percepiva l’istinto protettivo della donna nei confronti del marito, dall’altro sembrava anche godere delle sue assenze.
Per lei è impossibile amare il proprio consorte, perché il suo cuore è da anni legato al suo primo amore: Zakhar Constantin Leskow, l’uomo che l’ha tradita privandola del rispetto, dell’innocenza… e di due dita della sua mano.
Sono trascorsi tredici anni, il ragazzo scontroso e sempre in lotta con il mondo è sparito da un pezzo, ma Zakhar è intenzionato a ricomparire nella vita di quella musa viziata e bellissima che l’ha fatto innamorare, diventando il suo tormento. Troppo tardi si è reso conto di avere sbagliato tutto con lei.
“Un taglio per ogni ricordo amaro.
Un taglio per omaggiare il dolore.
Un taglio per distruggere, col tempo, il suo corpo intero”
La tensione e l’elettricità di un tempo tornano prepotenti, ma non sono sufficienti a cancellare le cattiverie e le violenze inflitte.
La storia si sviluppa tra Parigi, Vienna e la Malesia e confesso che la descrizione del Teatro Bol’šoj mi ha talmente conquistata da fare guadagnare qualche posizione a Mosca nella mia classifica dei posti da visitare.
Ho apprezzato enormemente il colpo di genio dell’autrice di “riunire” idealmente alcuni dei miei personaggi preferiti dei suoi libri: l’irresistibile Krum e l’intenso Mikel Alves.
Con lo stile di scrittura fluido e scorrevole che la contraddistingue, Marilena Barbagallo ancora una volta ci racconta la storia di un amore complesso; ci ricorda la necessità di assumersi la responsabilità delle proprie scelte e la difficoltà di convivere con esse; ci parla di dolore, rimpianto, vendetta e soprattutto di amore, in tutte le sue forme.
L’amore incondizionato della propria famiglia, quello che protegge e sana le ferite; l’amore malato di chi mira solo a soddisfare un bisogno egoistico e l’amore puro, quello capace di offrire perdono sincero e nuove possibilità.
In ogni caso, non esiste amore senza rispetto.
Appare sempre più chiaro il profondo legame che unisce tutti i membri di questa famiglia così speciale, la cui forza non sta né nel denaro né nel potere. Un’unione caotica e spesso ingombrante, ma che tiene al sicuro e non lascia mai soli.
Ci si rivede a settembre, Fenici!