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Recensione: Ho imparato a odiarti di Vi Keeland, Penelope Ward

TITOLO: Ho imparato a odiarti
TITOLO ORIGINALE: Hate Notes
SERIE: no serie, autoconclusivo
AUTORI: Vi Keeland, Penelope Ward
DATA DI PUBBLICAZIONE: 18 Luglio 2020
EDITORE: Newton Compton
GENERE: rosa contemporaneo
AMBIENTAZIONE: America
FINALE: chiuso

 

Tutto è iniziato con un misterioso biglietto cucito dentro un abito nuziale. Ero andata in un negozio dell’usato per disfarmi del mio vestito da sposa, così da togliermi di torno la rappresentazione in pizzo e merletti del mio fallimento sentimentale. E tra le cianfrusaglie ho scoperto che qualcuno aveva avuto la stessa idea. Così ho dato un’occhiata al meraviglioso modello a sirena di qualche altra relazione andata in frantumi e, con sorpresa, ho trovato il misterioso messaggio: “Grazie per aver trasformato ogni mio sogno in realtà”. C’era anche una firma: Reed Eastwood, apparentemente l’uomo più romantico che sia mai esistito. Non sono riuscita a trattenere la curiosità. Non solo l’ho cercato, scoprendo che è bellissimo, ma ho anche deciso che avrei fatto di tutto per capire che cosa abbia mandato in frantumi il suo fidanzamento. Chi l’avrebbe mai detto che per uno strano scherzo del destino sarebbe diventato il mio capo?

Quando ho scelto questo libro da recensire, non avrei mai immaginato la piega straordinaria che avrebbe preso la mia serata dopo aver letto solo poche pagine.

Ora mi sta sussurrando, ma la verità è che… un giorno o l’altro mi prenderà […] Reed (Tratto dal libro).

Questo romanzo assolutamente meraviglioso è uno stand alone, scritto molto bene e con un editing accurato; il testo risulta veramente scorrevole, non è descrittivo ed è raccontato dal punto di vista dei due protagonisti. L’entourage della coppia è interessante e, pur essendo autoconclusivo, mi auguro vivamente che ci sia un libro dedicato a Max che conoscerete, anche se in brevi tratti.

Ma partiamo dal principio, Charlotte Darling a causa della rottura del suo fidanzamento va a vendere il suo abito nuziale e, in attesa della conclusione dell’affare, posa gli occhi su altri abiti da sposa d’alta sartoria. Incuriosita decide di provarne uno e scopre un bigliettino che, accompagnato dal nome degli sposi Allison e Reed, era cucito al suo interno con scritta una poesia, questa cambierà il corso della sua storia e della sua vita. Inizialmente ho temuto una caterva di guai, non so se ridere o piangere ripensandoci, una sorpresa dopo l’altra. Il primo pensiero dopo aver letto quel biglietto è stato “come può trovare Reed altro amore più profondo”. La reazione di Charlotte invece è stata immaginare un amore come il loro.

Charlotte e Reed sono due persone che più diverse di così non si può, apparentemente, e mi sono piaciuti immensamente.

Lei è bionda riccioluta, occhi verdi e corpo da pin up anni ’50, adorabile, combattiva, un raggio di sole, eccentrica e onestamente combina cose che magari abbiamo solo immaginato di fare (almeno per me), un animo romantico e anche un po’ folle, è assetata di vita, novità e di conoscenza.

Lui moro, occhi color cioccolato fuso, burbero, scontroso, un po’ stronzo ma del genere che piace, e pur essendo un controsenso anche premuroso e con lui grattiamo appena la superficie con questi aggettivi. Insomma sono una coppia destinata a fare scintille.

Affermare che sarebbe una tragedia non farci un film su, è dir poco. Le autrici, che già per me erano una garanzia, si sono confermate piene d’inventiva ed energia creativa; hanno fornito al genere romance attuale una ventata d’aria fresca.

Mi dispiace non posso assolutamente dirvi come termina, a parte che andrà tutto bene, ma la fine dovrete sudarvela come me e non ve ne pentirete un secondo. Unica raccomandazione: non solo leggete il libro ma REGALATELO, offrirete un palpito, un fremito di cuore, una speranza in carta scritta a chi ha smesso di sognare.

Godetevi la lettura mie care fenici.

 

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