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Recensione: “Bloody Bride: La Sposa del Vampiro” di Sabia Eileen

Titolo: Bloody Bride: La Sposa del Vampiro
Autrice: Sabia Eileen
Editrice: Self Publishing
Genere: Dark Fantasy
Data di Pubblicazione: 03 aprile 2020

Una favola oscura che sa di passato e di sangue, quella di Elora, destinata al sacrificio supremo per il bene della comunità quello di diventare la sposa del vampiro.
Come una vittima sacrificale Elora viene venduta a un sinistro conte che ha fama di essere un terribile vampiro perché possa farne sua moglie. Un piccolo sacrificio per la comunità, immolare un’inutile ragazza per poter calmare le ire di un mostro sanguinario che potrebbero abbattersi sull’intero villaggio e sulla sua gente.
Allontanata da casa e mandata in un inquietante castello immerso nel folto della foresta, in attesa che le nozze si possano celebrare, lì Elora vivrà reclusa, sotto lo stretto controllo della governante, terrorizzata dalla vecchia Imelda, una lugubre presenza, forse una strega, che sembra intenzionata a non farle mai scordare che, in fondo, è solamente un agnello sacrificale, che il conte, una volta che avrà avuto un erede si sbarazzerà di lei e lo farà nel modo più atroce e sanguinario possibile. Così vive Elora, in un continuo alternarsi tra il terrore e la rassegnazione a un destino che non può contrastare.
Il conte è una presenza sinistra e misteriosa, Elora lo può vedere solamente quando lui decide di onorarla della sua presenza. Però Elora lo sente, lo sente ogni notte, dalla finestra della sua stanza, guidare il suo destriero fuori dalle stalle e montare in sella, sente i nitriti del cavallo che scalpita per uscire dal castello e il conte che lo sprona al galoppo per poi sparire nel folto della foresta. Tutte le notti i sogni di Elora si popolano di incubi, quando gli ululati dei lupi echeggiano nel silenzio, mentre qualcuno miete vittime tra la gente del villaggio lasciando corpi dissanguati con due visibili morsi sul collo.
Un giorno però Elora scoprirà che non sempre le cose sono come appaiono, che il sottile confine tra il bene e il male non è così netto come ha sempre creduto. Scoprirà che il castello nasconde segreti inaspettati, che, forse, non è dal conte che dovrà difendersi e che persino la sua gente, quella del villaggio e la sua stessa famiglia, che sembra essersi dimenticata della sua esistenza, possono riservarle la peggiore delle sorprese!

Care fenicette, benvenute! In questo nostro appuntamento parleremo di un dark romance fantasy che ruota interamente intorno al ruolo della protagonista, una donna di altri tempi che ha vissuto in un periodo in cui l’oscurità era foriera di sventura e il lupo ululava la sera alla finestra, portando terrore nei cuori della brava gente. Un’epoca di misticismo e perdizioni, di fantasie contorte e grandi amori, la cui collocazione storico-geografica non è chiara perché tutto è sfumato nella suspence di un grande amore.

Eloise è una ragazza come le altre, nata da una famiglia con poche risorse e destinata a sposare Axel, il figlio di un falegname. Questo fino a che un giorno gli attendenti del conte Stefan non si presentano alla porta di casa sua pagando bene suo padre per cederla in moglie al loro padrone. Da quel momento la vita della protagonista viene costellata di paura e aspettativa; la prima data dalle leggende intessute intorno alla figura del nobile uomo, che vedono in lui un pericoloso vampiro, la seconda invece dai suoi sentimenti. Nel suo cuore, Eloise, non può fare a meno di provare attrazione per il misterioso individuo che la tratta con rispetto e dedizione sin dal primo momento. E quando viene scoperta l’identità del misterioso assassino che, con tanto ardire infanga l’onore del conte, Eloise si sente libera di darsi al suo promesso sposo liberando i sentimenti chiusi nel suo cuore. Ma si sa, il colpo di scena è di rigore in queste storie e la nostra sventurata chissà a quale sorte andrà incontro.

Una favola dark avvolta di mistero che ci regala continui cambi di rotta tenendoci sul filo del rasoio fino alla fine. Molto bella la figura del conte, persona integra e responsabile, che lotta contro se stesso per preservare fino in fondo la virtù della sua fidanzata che da ragazza impaurita si evolve e diventa una donna matura e degna del suo amore. Le scene sono sfocate, senza collocazione precisa e proprio per questo si percepiscono ancora di più le sensazioni e le emozioni dei personaggi. Ben rappresentate le reazioni degli abitanti del villaggio, intrise della mentalità bigotta di un’epoca retrograda, dal padre capace di vendere sua figlia all’allontanamento di lei, anche nel momento in cui il conte le dà la possibilità di decidere perse stessa, da parte della sua stessa famiglia che ormai la vede come una creatura lontana, non appartenente più alla loro piccola realtà di creature mortali e contaminata dall’oscurità del signore del maniero. Tipica la figura di Costance, la sua governante, che la custodisce come se fosse la sua vera mamma. Una storia breve, insomma, colma di desideri nascosti da assaporare fino in fondo.

Consiglio questo libro per una fascia di lettori dai quattordici anni in su. A presto mie care Fenici.

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