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Recensione: OSTAGGIO di SKYE WARREN & ANNIKA MARTIN Criminals & Captives Series #2

TITOLO: OSTAGGIO

TITOLO ORIGINALE: HOSTAGE

SERIE: CRIMINALS & CAPTIVES #2

AUTRICE: SKYE WARREN & ANNIKA MARTIN

EDITORE: GREY EAGLE PUBBLICATIONS

GENERE: CONTEMPORARY ROMANCE

DATA D’USCITA: 24 SETTEMBRE 2020

Sapevo che sarebbe tornato, ma non sapevo quando.
Non avevo ancora baciato un ragazzo, la sera in cui ho incontrato Stone. La sera in cui l’ho visto uccidere. La sera in cui mi ha risparmiato la vita. E quello è stato solo l’inizio.
Quando ricompare accanto alla mia auto, più e più volte, emana pericolo e potere assoluto. “Forza, andiamo” mi ordina, e io non ho scelta. È un criminale con dei magnifici occhi verdi, che invade la mia vita e i miei sogni.
La polizia dice che è pericolosamente ossessionato da me, ma sono io quella che non riesce a smettere di pensare a lui. Forse è sbagliato permettergli di toccarmi. E forse lo è anche ricambiare le sue carezze. Probabilmente i nostri incontri dovrebbero finire. Solo che sembra l’unica cosa reale nel mio mondo fatto di palazzi eleganti e abiti firmati.
Quindi, continuo a guidare sotto minaccia, finché mi risulta difficile ricordare che non voglio essere qui.
E a quel punto, è troppo tardi per tornare indietro.

 

Carissime fenici, eccoci al secondo appuntamento con la banda dei ragazzi del seminterrato, di cui abbiamo fatto la conoscenza con il primo volume Prigioniera.

Il secondo libro Ostaggio, di cui vi parlerò, si inserisce nel momento esatto in cui Greyson viene acciuffato e sta per essere incarcerato. Il protagonista è Stone Keaton, il leader dei ragazzi e, se ricordate bene, il tipo odioso che ha dato filo da torcere ad Abby, la donna di Greyson.

Stone è il più grande della banda ed è colui che all’epoca della fuga dal seminterrato aveva quindici anni. Ha promesso ai suoi amici fraterni di vendicarli dagli orrori e dagli abusi subiti quando erano solo dei ragazzini. Dopo dieci anni da questo evento sono considerati dei ricercati per aver ucciso i loro rapitori e aguzzini. Ora sono uomini fatti, con muscoli tali da incutere timore solo a guardarli, ciò che li contraddistingue sono alcune cicatrici uguali raffiguranti delle armi incrociate, che si sono fatti quando erano prigionieri.

Ora non sono più piccoli e fragili ma sono devastati dalle brutture subite e hanno come solo obiettivo la vendetta. Il loro rifugio è un vecchio hotel ormai in disuso, all’esterno è fatiscente per non dare nell’occhio, ma all’interno hanno tutto ciò che gli serve, dalle auto di lusso nel garage alla tecnologia più avanzata. Ognuno di loro è specializzato in qualcosa di cui è appassionato, considerando che l’unica istruzione ricevuta quando erano rinchiusi nel seminterrato proveniva da alcuni vecchi libri che si trovavano lì per caso. Proprio Stone, che era il maggiore, si divertiva ad aiutarli a studiare per non impazzire e passare il tempo nell’attesa degli orrori che subivano ripetutamente, perciò in qualche modo si sente responsabile di tutti loro.

L’umanità è un aspetto che non fa più parte di questi ragazzi che, nella loro crudeltà, fanno una grande pena. Sono evidentemente traumatizzati e non hanno mai conosciuto il conforto umano, solo quello che riuscivano a darsi uno con l’altro. Le donne non sono contemplate, con loro non hanno mai interagito, ma si sono ripromessi di restare sempre insieme.

Una lama per proteggere i miei fratelli, l’altra per la vendetta. (Tratto dal libro).

Quando Stone, durante una delle sue spedizioni punitive, si scontra con Brooke i suoi equilibri cominciano a vacillare. Quest’ultima sta festeggiando il suo sedicesimo compleanno quando assiste a un omicidio. Il ragazzo, che ha appena ucciso uno dei suoi aguzzini, la vede col suo vestitino rosa, così pura e delicata, e se la carica in macchina con l’intenzione di eliminarla ma non ci riesce, comincia così la sua ossessione per lei. Col passare dei mesi e poi degli anni trova sempre il modo controllarla o di passare del tempo con lei trasformandosi in uno stalker.

So come uccide. So come sono le sue labbra quando bacia. So come i suoi occhi verdi possono ardere, duri come smeraldi, per poi diventare dolci e teneri quando meno te lo aspetti. Ma non so il suo nome. Non si può conoscere davvero qualcuno senza sapere il suo nome… (Tratto dal libro)

È una storia d’amore fuori dagli schemi, un po’ distorta e malata. Il ritmo della scrittura è lento ma tiene il lettore incollato al libro per la suspense e l’adrenalina. I personaggi sono male assortiti, hanno una grande differenza d’età, un vissuto e uno stile di vita completamente diversi ma c’è qualcosa che li attrae in modo morboso.

Lei nella quotidianità si sente prigioniera in una gabbia dorata, in una vita piena di lussi e di convenzioni sociali che le stanno stretti, nei momenti di solitudine sogna di andare via con il suo rapitore.

La personalità di Stone è molto forte, lui è spietato e sanguinario e alcune scene sono davvero violente, adatte a un pubblico adulto, ma quando sta con Brooke riesce a trasformarsi nel ragazzo che non è mai stato, anche se è conscio di non essere degno di lei.

Ci potrà mai essere un lieto fine per loro due? L’uccellino riuscirà a spiccare il volo? Vi toccherà scoprirlo solo leggendo. Alla prossima lettura fenicette.

 

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