Recensione: “Cherry Night – notte di ciliegie” di Valentina Piazza
Autore: Valentina Piazza
Data di uscita: 13 giugno 2020
Quando Richard Hall, ex promessa del rugby neozelandese, torna a Londra per affari, si stabilisce nella casa che un tempo aveva condiviso con Megan, imponendole la sua presenza e stravolgendo i precari equilibri della ragazza.
Megan, che lui aveva scherzosamente soprannominato Cherry, non è più la dolce ragazza di un tempo. Pur sentendosi ancora attratta da Richard, bello e oscuro quanto le tenebre che lei ama, vuole ferirlo, proprio come lui ha fatto con lei.
Quando cala il sole Cherry si spoglia in un famoso night della città, facendo impazzire gli uomini, legandoli a sé senza mai concedersi e, una notte, coinvolge Richard in un gioco tanto pericoloso quanto eccitante.
Allo Star Club, avvolti dalla penombra, Richard e Megan si avvicinano per poi ferirsi e si sfiorano senza toccarsi veramente. Divisi da segreti e silenzi, fanno sanguinare i loro cuori, mettendo a nudo i corpi e le anime, continuando fino a che anche l’ultimo, doloroso velo non verrà lacerato.
“Cherry, hai le labbra come le ciliegie.”
Valentina Piazza ancora una volta ha fatto centro, la copertina e il titolo suadente già mi avevano conquistata, ma la trama è stata molto più coinvolgente di quel che pensavo.
Cherry è il nome che Megan usa quando cala la notte, inizia la musica e si trasforma nella bellissima spogliarellista allo Star Club, un famoso strip club di Londra.
Ma Cherry è anche il nome che gli ha affibbiato lui, quando Megan aveva solo quattordici anni. Richard Hall è lui, l’uomo che le ha tolto il sonno, le ha rubato i sogni e fatto battere il cuore. È anche il suo fratellastro, ma per fortuna con nessun legame di sangue dato che è il figlio del secondo marito della madre.
Il racconto autoconclusivo è strutturato con la citazione di un autore sempre diverso all’inizio di ogni capitolo, questo dà già un segnale di ciò che si andrà a leggere, devo ammettere che l’ho trovato molto piacevole. Il resto è un alternarsi di scene che vanno dal presente a flashback del passato che servono a ricomporre la loro storia d’amore.
Quando i due protagonisti si ritrovano, sono passati cinque anni dal periodo in cui hanno convissuto in seguito alla morte dei rispettivi genitori. Richard era soprannominato Warrior guerriero, di nazionalità neozelandese e in parte maori, era stato una promessa del rugby arrivando quasi a giocare addirittura negli All Blacks.
Le origini di Richard, la sua cultura e i suoi tatuaggi sono la cosa che mi è piaciuta di più, per il resto ho preferito Megan in tutto e per tutto. La loro conoscenza risale a quando avevano lei quattordici anni e lui diciotto, un periodo in cui i caratteri dei due giovani erano l’opposto di quelli attuali. Richard era più sfrontato e immaturo mentre lei era tranquilla e già invaghita di lui.
Megan è in parte russa ed è una bellissima donna ma a ventinove anni è sempre una ragazzina per Richard, che ne è attratto ma non si capacita del perché fra di loro non ci sia più confidenza né dialogo, anzi la ragazza è piena di astio nei suoi confronti.
Lui però non ricorda cosa sia successo quella sera di cinque anni prima che andasse via da Londra lasciando di punto in bianco Megan da sola. Un confronto tra i due è necessario ma lei rifugge qualsiasi tipo di contatto con lui, anche vivendo nella stessa casa. Complice la notte e l’oscurità, dove lei si è rifugiata in tutti questi anni per non affrontare una realtà dolorosa, pian piano emergerà la verità e tutti gli scheletri nell’armadio. Riuscirà la dolce Cherry a riemergere dagli abissi di un inferno personale in cui si è catapultata? E Richard aprirà gli occhi finalmente?
Mi è piaciuta molto questa storia e ho trovato intrigante l’incastro tra l’ambiente spregiudicato e notturno delle spogliarelliste di night club e i retroscena dolorosi che accompagnano le scelte di queste donne costrette per vari motivi a fare certe scelte. Ancora complimenti e consiglio la lettura a cinque stelle.
“A volte le cose vanno come devono andare, non ci sono rimpianti, nessun rimorso, la vita scorre e noi con lei, possiamo solo adattarci e seguirla, facendo del nostro meglio” (tratto dal libro)