Recensione: I Favoriti Di Mida – Miniserie
Ciao a tutti, amanti delle serie TV! I favoriti di Mida è un thriller distopico prodotto in Spagna e ispirato all’ominimo romanzo di Jack London. Inizio facendo ammenda: non ho letto il libro.
In verità non ho letto nessuno degli altri romanzi di London dopo aver pianto lacrime amare con Zanna Bianca. Avevo dieci anni, certe vicende si sono marcate a fuoco nella mia mente e a nulla è valso il finale tutto sommato felice. Probabilmente ero troppo piccola… fatto sta che da allora ho sempre evitato questo autore come la peste.
Mi rendo conto che a quarantadue anni dovrei avere la maturità di superare certi pregiudizi, soprattutto se risalenti all’ormai età della pietra della mia vita. Ebbene, questa miniserie potrebbe proprio essere l’occasione per riavvicinarmi a Jack London.
Proprio perché la serie mi ha lasciato… svuotata, ora ho bisogno di colmare in qualche modo questo vuoto cercando di capire quanto liberamente gli sceneggiatori si sono ispirati al romanzo. Spesso il termine “liberamente” implica l’aver realizzato qualcosa che non c’entra una beata mazza con la storia originale.
Risultato: ne esce comunque qualcosa di molto bello o un’inenarrabile schifezza.
Ebbene, gli sceneggiatori che hanno partorito questa serie sono riusciti nella titanica impresa di realizzare il nulla più assoluto!
Niente emozione, niente thriller-ansia… una noia mortale e poi il VUOTO!
Prima di decidermi a iniziare la stesura di questa recensione ho passato ben due giorni a riflettere su cosa mai avrei potuto raccontarvi. Il topolino nella mia testa si è dunque lanciato in una corsa folle all’interno della sua ruotina, finché non l’ho sentito urlare per il dolore e stramazzare senza fiato al suolo!
E ora che vi dico? Per darvi un’idea della trama mi limiterò a qualche fatto saliente.
Protagonista della storia è Víctor Genovés uomo d’affari con un ego smisurato mascherato da “comunismo-progressista”. Víctor eredita l’impero finanziario del Grupo Malvar, colosso che detiene la proprietà di varie testate giornalistiche.
Non è ben chiaro il come e il perché il vecchio proprietario decida di designare proprio Genovés come suo unico erede. Sì, veniamo a sapere che l’uomo non aveva eredi di sangue e quindi fa testamento a favore del suo collaboratore, ma eventuali dettagli che possano chiarire la situazione restano ignoti.
Víctor intrattiene una relazione con Mónica, giornalista di una delle testate facenti capo al Grupo Malvar. I due passano dal non cagarsi di striscio al bere dopo un servizio in TV alla trombata folle che dovrebbe finire lì, al “Ti amo”.
Un vero proprio colpo di fulmine ne! Il tutto si sviluppa in una puntata e mezza. Nemmeno Barry Allen si innamora così velocemente di Iris… e lui è Flash.
Passiamo a quello che dovrebbe essere il fulcro della componente thriller di questa storia.
Non appena si insedia a capo del Grupo Malvar, Víctor inizia a ricevere dei messaggi a scopo di estorsione da parte di qualcuno che si firma i favoriti di Mida. Se si tratti di un gruppo di persone o di un unico individuo abbastanza pazzo, ma allo stesso tempo geniale da correre un simile rischio, non è dato saperlo perché resta sempre tutto molto aleatorio.
Il primo di una serie di messaggi che l’uomo d’affari riceverà, recita così:
Caro signor Genovés, per favore, venda qualunque parte delle sue azioni fosse necessaria, così da pagarci 50 milioni di euro. Se non lo fa, una persona scelta a caso morirà.
GULP! A chi non verrebbe l’ansia a leggere una roba del genere? Ebbene, questo sarà l’unico momento di vera tensione della storia. Tutto il resto è noia.
Sorvolerò sull’inutile ruolo delle forze dell’ordine rappresentate dall’ispettore Conte e dal suo team… fanno sembrare un genio l’ispettore Coliandro.
È un vero peccato perché le premesse per un buon thriller c’erano soprattutto alla luce di un epilogo che in diverse condizioni mi avrebbe lasciato davvero a bocca aperta!
Peccato che tutto il resto sia un grande meh! Dunque la reazione al finale diventa un triste bah!
Ci sarà una seconda stagione de I Favoriti Di Mida? Si direbbe di no, la fiction è stata annunciata come miniserie autoconclusiva, e speriamo che resti tale perché se il livello è questo, male mi sento.
Unico aspetto positivo: la possibilità di leggere l’omonimo romanzo.
Jack aspettami… sto arrivando!
Alla prossima serie TV.