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Recensione: “Attraverso il suono” di Luisa D.

Titolo: Attraverso il suono

Autrice: Luisa D.

Genere: Romance M/M

Self Publishing

Pagine: 135

Data di uscita: 14/02/2018

“Attraverso il suono” di Luisa D. Contemporaneo M/M “Abbiamo tutti nel petto un violino e abbiamo perduto l’archetto per suonarlo. Alcuni lo ritrovano nei libri, altri nell’incendio di un tramonto, altri negli occhi di una persona, ma ogni volta l’archetto cade dalle mani e si perde come un filo d’erba o un sogno. La vita è la ricerca infinita di questo archetto per non sentire il silenzio che ci circonda.”
Brandon conduce una vita nell’ombra. Per lui solo tre cose sono importanti: il pianoforte, la sua amata musica e la nonna, l’unica persona verso cui nutre un sentimento profondo. Mentre la sua esistenza scorre tranquilla, non si aspetta di certo di essere coinvolto in un’indagine per omicidio e di essere così costretto ad abbandonare il suo rifugio caldo e sicuro. Anche la vita di Cooper, un detective solitario e scontroso che collabora con il dipartimento di polizia, sta per essere completamente stravolta: un caso di difficile risoluzione e un pianista talentuoso gli dimostreranno che a volte il silenzio è più assordante delle parole. Brandon è affetto da mutismo e al bel detective basteranno il suo sguardo e la dolcezza della sua musica per capire quello che realmente conta e afferrare finalmente la felicità.

Brandon scuote la testa, si abbassa leggermente e bacia il mio petto attraverso la camicia, bacia il punto in cui si trova il mio cuore, poi si tira su. Non posso trattenere le mie emozioni, non posso farlo, e cerco di imitare ciò che ha fatto qualche giorno prima, sperando di trasmettergli tutto ciò che provo. Faccio due passi indietro, alzo la mano, lo indico, poi mi tocco il petto e disegno un cuore in aria. Alzo lo sguardo su Brandon imbarazzato, ma lui mi salta addosso allacciandomi le braccia al collo e la mia titubanza sparisce.

(Tratto dal libro)

Chi la dura la vince: questo è il mio motto quando leggo un libro di un’autrice che non mi convince pienamente! Così ho deciso di fare un altro tentativo con la nostrana Luisa D., cambiando però genere da un m/m paranormale a un classico contemporaneo e devo dire che stavolta la promuovo a pieni voti! Anche qui abbiamo ciò che chiaramente per l’autrice è un tema caro, ossia una disabilità: in questo caso il protagonista, Brandon, dopo una brutta malattia ha perso la voce. Il suo mutismo però, pur avendolo di fatto isolato dalla società, gli ha permesso di coltivare l’amore per la musica, l’unico modo che ha ormai di riempire il silenzio e comunicare i suoi sentimenti. Nel suo mondo placido e tranquillo irrompe improvvisamente il detective Cooper, a seguito di un drammatico omicidio di cui il ragazzo si trova suo malgrado testimone. I due non potrebbero essere più diversi, ma da subito il burbero e irascibile detective sente una curiosità e un’attrazione per quel ragazzo spaventato e silenzioso che lo porteranno a cercare ogni scusa per rivederlo, facendo a volte della gaffe adorabili, come quando appena conosciuti dimentica il mutismo di Brandon e lo chiama al cellulare! Brandon dal canto suo non è sicuro che loro due siano compatibili, e l’indagine per omicidio non aiuta, ma il “suo” Cooper gli aprirà un mondo completamente nuovo, incoraggiandolo a portare la sua musica al mondo e ad aprirsi all’amore e alla passione. Per la prima volta nella sua vita, Brandon trova qualcuno che lo accetta così com’è, e il modo in cui riescono a comunicare nonostante il silenzio lo riempie ogni volta di meraviglia e una forma quasi di riverenza.

E’ piombato nella mia vita all’improvviso, come un fulmine a ciel sereno, ed è stato capace di darmi tutto ciò che credevo non avrei mai trovato: ho un uomo capace di non farmi sentire mai, nemmeno per un istante, a disagio o in difetto.

(Tratto dal libro)

Anche da parte di Cooper, nonostante i dubbi e la sua dominanza con cui teme di spaventare e spingere troppo in là Brandon, c’è la stessa consapevolezza e abbiamo alcune scene molto toccanti in cui affronta il mutismo di Brandon con grande dolcezza e sensibilità.

Al suo ritorno, noto una strana espressione sul suo volto che mi lascia perplesso; non appena si avvicina e capisco di cosa si tratta trattengo una risata. Sulla bocca ha dello scotch. Non ho bisogno di cercare spiegazioni al suo gesto, questo è il suo modo di connettersi con me, di vivere il mio silenzio facendolo suo, e in questo preciso istante comprendo il significato reale della parola “amore”: un gesto racchiude in sé sentimenti ed emozioni che due semplici parole non potrebbero mai a racchiudere.

(Tratto dal libro)

La parte strettamente investigativa non regge con la delicata e quasi poetica storia d’amore, a tratti l’ho trovata banale e confusa, il colpevole è stato ben presto abbastanza evidente (e le sue motivazioni deboli) ma ovviamente nessuno lo capisce fino all’ultima pagina… Carente anche la sezione personaggi secondari: l’amata nonna di Brandon è semplicemente una presenza amorevole e supportiva che rimane indistinta sullo sfondo, i suoi cosiddetti amici sono nulla più di conoscenti la cui presenza è quasi irrilevante,  i colleghi di Cooper idem ed è un peccato soprattutto per la sua “spalla” Archie, che nonostante venga spesso maltrattato si rivela un partner molto affidabile! Nonostante queste pecche il libro è davvero godibile, e se cercate una storia d’amore delicata con un pizzico di giallo fa davvero al caso vostro!

 

 

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