Recensione: Chicago Med – 6×07
Settimo appuntamento con Chicago Med dal titolo “Better Is the Enemy of Good” che non è dispiaciuta alla nostra Mareli. Qui potrete consultare la recensione della puntata precedente. Enjoy!
Nell’ultima scena del precedente episodio di Chicago Med, abbiamo visto Crockett Marcel davanti alla scatola che contiene i ricordi della sua bambina, morta di leucemia ad appena un anno, incapace di accettare la realtà. Infatti il medico, il mattino dopo, decide di metterla via, nascondendola. Il dolore è ancora troppo forte.
Il programma di trial per il farmaco contro le cardiopatie sta proseguendo. Will comincia a vedere i primi passi avanti, con i pazienti che migliorano, anche se, ovviamente, non può sapere a chi è stato somministrato il farmaco e a chi del placebo. Ma il fatto che ci siano dei progressi lo fa ben sperare.
Incredibilmente Choi non è al suo posto. Ha lasciato detto che si doveva assentare per una faccenda privata e molti degli infermieri del pronto soccorso ancora si devono riprendere dalla notizia che il dottore abbia una vita al di fuori dell’ospedale! April cerca invano di difendere Ethan dalle battute dei colleghi, ma nel reparto c’è un’aria più rilassata senza di lui.
Natalie e Marcel ormai fanno coppia fissa anche in ospedale e i due si occupano di un paziente che è arrivato col respiro corto. Non sembra affetto da COVID e la radiografia mostra una polmonite. Natalie immediatamente prescrive degli antibiotici ai quali l’uomo sembra rispondere bene ma ci sono sintomi che fanno sospettare qualcosa di peggio e i nostri decidono di fare una TAC.
E purtroppo l’esame evidenzia una massa nel polmone. Il compagno del malato è molto spaventato e vorrebbe delle rassicurazioni che Marcel però non si sente di dare.
Arriva in PS una delle pazienti del trial di Halstead in evidente stato confusionale. Will è molto preoccupato, ovviamente, in quanto teme che la situazione sia una conseguenza del farmaco. D’altra parte, essendo il controllo a doppio cieco, non si può neppure sapere se alla donna stiano veramente somministrando il medicinale. Insomma è un caso complicato.
Abrahms, il neurochirurgo dal carattere peculiare, per così dire, che è già sul piede di guerra con i nuovi praticanti, ha un brutto litigio in sala operatoria con il figlio della direttrice Goodwin. Il ragazzo, che è consulente tecnico dell’ospedale, ha cercato di convincere il medico ad aggiornare la sua strumentazione durante un intervento. Abrahms è una primadonna ma il giovane ha sbagliato decisamente il momento.
Finalmente arriva in ospedale Choi, il quale viene immediatamente subissato di faccende da sbrigare, burocratiche e non. Si occupa anche di un caso di investimento, molto strano. Uno dei due pazienti, a quanto pare, ha spinto l’altro in mezzo alla strada, con l’accusa di perseguitarlo. L’uomo continua a urlare un nome che però non appartiene a nessuno dei due. Insomma, Choi decide che è ora di chiamare lo psichiatra a rapporto. Il dottor Charles fa una prima cauta valutazione ma la situazione precipita quando il paziente cerca di aggredire l’infermiera che è venuta ad aiutarlo, chiamando anche lei “Mason”, il nome che continua a ripetere.
A questo punto è necessario sedarlo e, purtroppo, legargli i polsi al letto per impedirgli di nuocere a sé stesso e agli altri.
Mentre parla con il dottor Charles, Ethan Choi sviene! Cosa sta succedendo? Il medico, una volta ripresi i sensi, ammette la verità: quella stessa mattina, prima di venire al lavoro, si è fatto operare alla cistifellea, poi, subito dopo essere uscito dalla sala operatoria si è rivestito e si è recato in ospedale!
L’endoscopia effettuata da Marcel sul paziente con il tumore ai polmoni offre un quadro davvero difficile. La malattia ha già metastatizzato. La biopsia rivela un cancro molto aggressivo e i due medici sono costretti a dare le brutte notizie alla coppia. Non è pensabile procedere con l’intervento, considerate le metastasi e quindi occorre iniziare quanto prima con la chemioterapia. Ma i nostri dottori non sono molto ottimisti sull’efficacia dei farmaci a causa dell’elevata aggressività del tumore.
Will è molto preoccupato per il fatto che la sua paziente si sente così male a causa del farmaco che le viene somministrato per il programma di trial e fa una cosa assolutamente vietata: preleva alla donna una piccola quantità di sangue e la fa analizzare da un laboratorio esterno alla ricerca del farmaco.
Charles riesce a parlare con la figlia del paziente che sta seguendo e scopre che questo tale “Mason” che si ostina a vedere nelle persone intorno a lui era il suo predecessore alla cattedra di Microbiologia, morto per aneurisma circa un anno prima.
È chiaro che l’uomo non realizza che colui che considera un pericoloso concorrente per il lavoro non c’è più.
La coppia gay assistita da Marcel e Mannings decide di sposarsi. Ora che sanno che il tempo rimasto è davvero poco, i due decidono di rendere ufficiale la loro unione. A Natalie e Crockett viene chiesto addirittura di fare da testimoni.
La paziente seguita da Will peggiora rapidamente e il dottore decide di procedere con una TAC da cui si rivela la presenza un piccolo tumore alla ghiandola pituitaria che sta provocando alla donna tutti quei sintomi. Fortunatamente quindi il farmaco non è la causa!
E finalmente anche Choi sta meglio ma si becca un cazziatone da Charlie. Perché non si rende conto che sta chiedendo troppo a sé stesso? Perché non impara a delegare e a riporre fiducia nell’operato dei colleghi?
Natalie e Crockett tornano a casa, ancora scossi da quanto è successo in ospedale. Tuttavia Marcel ha imparato una lezione. E insieme a Natalie rivede il dvd del primo (e unico) compleanno della sua bambina. Anche nel dolore si può trovare la felicità.
Insomma, una buona puntata. Sono convinta che Will avrà delle conseguenze per il suo gesto avventato. Invece sono ancora più sospettosa della dottoressa Sabeena che sembra stia guardando Choi con occhio diverso. Sinceramente ‘sta dottoressa non mi piace per niente. Ha l’espressione di chi ti getta sotto un treno se ci vede un suo tornaconto. Spero che il dottor Halstead ci faccia attenzione.
Alla prossima puntata di Chicago Med!