Recensione: Imparare l’amore di Catherine Coulter
Titolo: Imparare l’amore
Autore: Catherine Coulter
Serie: Gli introvabili
Editore: i romanzi mondadori
Prima edizione Euroclub
Data di uscita 6 Febbraio 2021
Inghilterra, 1277. Di ritorno dalla Francia, Severin di Langthorne, il Guerriero Grigio, trova le proprie terre devastate, suo fratello assassinato e le sue proprietà saccheggiate da bande di spietati fuorilegge. La sorte sembra tornare ad arridergli quando il ricco conte di Oxborough, sul letto di morte, lo sceglie come marito per la sua unica erede, la bellissima e indomita Hastings che, pur rispettando la volontà paterna, pensa che quell’uomo sia freddo, spietato, severo. L’affascinante guerriero, dal canto suo, è dell’idea che la moglie sia troppo testarda, irragionevole e polemica. Però ben presto nasce tra loro una sensuale e inarrestabile complicità, e sebbene siano circondati da temibili nemici spinti da invidia e cupidigia…
Se si ha voglia di fare un salto nell’Inghilterra del 1277, il romanzo Imparare l’amore, di Catherine Coulter, può essere una piacevole scelta.
I protagonisti sono Hastings e Severin, costretti a sposarsi al loro primo incontro per decisione del padre morente di lei. Riuscire a convivere non è facile, soprattutto se si hanno caratteri tanto diversi. Severin vorrebbe una donna docile e ubbidiente, Hastings, invece, ha un carattere fiero ed è stanca di essere considerata solo per la sua “dote di ereditiera”.
Tra battibecchi e sfuriate, i due impareranno una lezione che va al di là di epoche e ruoli: il compromesso, il rispetto e la scelta di aprirsi l’uno all’altra sono i mattoni più solidi su cui costruire un nuovo rapporto.
Lo stile narrativo dell’autrice è veloce e fluido, non ci sono ripetizioni inutili, e i colpi di scena riescono a mantenere viva l’attenzione e la curiosità del lettore.
Ho trovato un po’ carente, invece, la caratterizzazione dei personaggi. Severin ha un tempo di maturazione eccessivamente lento, spesso le sue scelte fanno storcere il naso, sono forti e quasi brutali (seppur in linea con i tempi in cui il romanzo è ambientato). La protagonista femminile è, in alcuni momenti, contraddittoria negli atteggiamenti: passa dall’essere indomita all’eccessiva sottomissione in punti della storia in cui avrei apprezzato una maggiore fierezza e fermezza.
Tuttavia, la lettura resta piacevole. Il sentimento non manca e si evolve in tempi giusti e non improvvisi. È un romanzo che mi sento di consigliare a chi ama questo genere.