Recensione: The Good Doctor -4×15-
The Good Doctor torna con un episodio incentrato sull’attesa. Riepilogo dei fatti precedenti, qui.
Ciao a tutti amanti delle serie TV!
Nemmeno Shaun è riuscito a risollevare le sorti di un episodio tronfio di pregiudizi, luoghi comuni e poi sfociato miseramente in una pozza stagnante di buonismo.
Tutto inizia con una manifestazione politica finita con una sparatoria nella quale restano gravemente feriti due bambini.
Le rispettive madri si ritrovano in sala d’attesa con Lea che invece sta aspettando l’esito di alcuni esami prenatali.
Le due madri inizialmente si scontrano a causa delle loro opposte idee politiche e danno il via a un teatrino ben poco edificante.
Mie care Signore, perdonate la mia invadenza, ma i vostri figli stanno lottando tra la vita e la morte, vi pare questo il momento per fare un comizio?
E questo è nulla rispetto alla discussione di cui si renderanno protagonisti Claire e Asher nel corso di uno dei due interventi.
Asher: Brutta cosa quando una manifestazione finisce in tragedia. Ognuno dovrebbe poter esprimere le proprie idee liberamente.
Claire: Eh si, hai ragione!
Asher: Io alle ultime elezioni ho votato Trump ma per molto tempo mi sono vergonato a dirlo perché mi prendevano in giro.
Claire: Ma non ti vergogni? No, dai dimmi che sei tu a prendere in giro me.
Asher: Perché? Siamo in un paese libero, mi piacevano le sue idee su Israele e quindi l’ho votato.
Claire: Oh, per carità che mi tocca sentire! Se prima ti stimavo come medico, ora inizio ad avere dei dubbi sulle tue capacità.
Asher: Come ti permetti? Adesso sono un medico di merda perché ho votato Trump?
Claire: Beh, vedi un po’ tu!
Asher: Ma insom…
Andrews: Eh mo’ basta avete rotto tutti e due. Vi ricordo che siamo in una sala operatoria!
Che imbarazzo!
Il secondo intervento viene seguito da Shaun, Alex Jordan e Dr. Lim.
L’unico momento interessante sarà il confronto tra Dr. Glassman e Shaun che – per la prima volta – mostra empatia per il proprio paziente.
Mi è piaciuto vedere il nostro giovane protagonista alle prese con queste nuove emozioni; il ragazzo generalmente non sa gestire situazioni che esulano da uno schema logico, ma in questo caso ha mostrato una grande maturità.
Segno che sta crescendo e imparando lentamente ad affrontare le proprie debolezze e ad abbracciare certi sentimenti come qualcosa di naturale e non come difetti.
Tuttavia, come ho detto prima, questi pochi momenti non bastano a rendere piacevole una puntata nel complesso fredda e che non mi ha trasmesso alcuna emozione.
A scapito di un epilogo sconvolgente alla luce del quale ho solo tirato un sospiro di sollievo e ho detto: finalmente è finita sta rottura!
Il prossimo appuntamento con The Good Doctor è fissato per il 10 maggio. Vi lascio il promo.