Recensione Film: Crudelia (2021)
La nostra Shelby è stata felicissima di tornare finalmente al cinema e ha visto Crudelia. Leggiamo insieme cosa ne pensa. Qui per iniziare potete trovare il trailer.
Titolo originale: Cruella
Lingua originale: inglese
Paese di produzione: Stati Uniti d’America
Anno: 2021
Durata: 134 min
Genere: commedia, drammatico
Regia: Craig Gillespie
Distribuzione in italiano: Walt Disney Studios Motion Pictures, Disney+
Musiche: Nicholas Britell
Costumi: Jenny Beavan
Uscita italiana: 26 maggio cinema, 28 maggio ingresso Vip Disney+
Cast
Emma Stone: Estella / Cruella de Vil, Emma Thompson: Baronessa von Hellman, Joel Fry: Jasper Badun, Paul Walter Hauser: Horace Badun, Emily Beecham: Catherine de Vil, Mark Strong: John, Kirby Howell-Baptiste: Anita Darling
Nella Londra degli anni ’70, la giovane Estella/Cruella (Emma Stone) cerca di realizzare il sogno di diventare la stilista più famosa del paese. Questo nuovo live action ci racconta come è nata una delle villain più iconiche dei classici Disney: Cruella De Vil, per noi Crudelia De Mon.
Crudelia è davvero il miglior live action? NI, la trama è banale tutto il resto è spettacolare!
Scavando nel passato di una delle villain più amate/odiate della Disney, scopriamo che il personaggio ossessionato dalle pellicce, disposto a scuoiare animali di ogni specie per poterli indossare, ha un disturbo della personalità.
C’è il lato buono: Estella e quello oscuro: Cruella.
Il problema è proprio quest’ultimo, non c’è perfidia o malvagità, è soltanto una ragazza che cerca di prendere quello che le è stato tolto da bambina, solo tanta voglia di riscatto. Niente di quello che ho visto mi ha dato l’idea che potesse ammazzare cani. Forse ci sarà un sequel? Spero proprio di no.
Nel film d’animazione La Carica dei 101, uscito nel 1961, Cruella è una psicopatica che decide di far rapire dei cuccioli di dalmata per poterli scuoiare e farne una pelliccia. Da bambina mi spaventava da morire. Nel live action del 1997 con il volto di Glenn Close morivo dalle risate. Lo so sono strana.
In questo prequel, con protagonista Emma Stone, dove si racconta la sua storia, ho fatto il tifo per lei e, alla fine della pellicola non l’ho trovata malvagia!!!
Quindi, quello che ho visto in 134 minuti come si ricollega alla storia madre? Risposta: “A ca**o di cane”, tanto per restare in tema.
La Disney ci ha preso gusto nel prendere i suoi cattivi e regalarci un film che possa farci capire perché siano diventati tanto malvagi. Un po’ come stilare il profilo di un serial killer, ma in realtà sia con il personaggio di Maleficent che con quello di Cruella capiamo che sono buone e sono state vittime di persone davvero perfide. Che noiaaaaaaaaaaaaa!!!
Maleficent lanciava la sua maledizione contro l’innocente Aurora perché tradita dall’uomo che le aveva giurato amore, in pratica la principessa si becca un maleficio a causa del padre che è un grande str***o. Sceneggiatura pigra, ma tutti eravamo affascinati da Angelina Jolie, quindi non ce ne poteva fregare di meno.
Anche in questo caso ciò che colpisce sono: le musiche, l’atmosfera della Londra anni ’70, gli abiti favolosi e le straordinarie interpretazioni di Emma Stone ed Emma Thompson.
La storia? Visto che siamo nel mondo delle fiabe prendiamo un calderone e buttiamo dentro cose viste in altre pellicole: tragedia familiare, un segreto legato al passato, un personaggio malvagio e altro a caso. Vietati zucchero, unicorni e arcobaleni perché la Disney vuole uscire dal solito cliché, peccato che non ci riesca.
Infatti, il calderone in questione è esploso nella scena post-credit… non esistono più le magie di una volta così come i cattivi di un tempo.
Estella/Cruella è una donna che, sin da bambina, ha talento per la moda. Per realizzare il suo sogno dovrà mettere in panchina Estella e far giocare Cruella.
Solo con l’audacia e la sfrontatezza riuscirà a mandare all’aria ogni sfilata della famosa Baronessa von Hellman, guru della moda, ormai obsoleta e vera cattiva di questa fiaba moderna. La combatte a colpi di taffetà e sarà lei il volto del futuro.
Emma Stone è perfetta nel vestire i favolosi abiti della dolce e impacciata Estella e della ribelle e spavalda Cruella, proprio come i suoi bellissimi capelli metà bianchi e metà neri. Ma la giovane alla fine sarà davvero così crudele?
Emma Thompson, dopo essere stata la severa ma dolce Tata Matilda, qui veste, in maniera sublime, i panni della malvagia Baronessa. Peccato sia la copia di Miranda nel Il Diavolo veste Prada, ma decisamente più perfida.
Il film funziona grazie alle atmosfere, alle due attrici e alla strabiliante colonna sonora. La canzone Call me Cruella, del gruppo Florence and The Machine, è magnifica.
Quello che non va è la trama, nel corso della pellicola ci sono situazioni che finiscono per appesantire e dilungare troppo la storia. Ad esempio, Cruella con i suoi amici d’infanzia Horace e Jasper progetterà un colpo per rubare una collana che le appartiene… di nuovo? Questa cosa quante volte l’abbiamo vista??? Ho perso il conto.
A causa della sceneggiatura trita e ritrita e alla mancanza di malvagità della protagonista avrei dato meno, ma do un 3 anche per l’emozione di essere tornata finalmente al cinema!