Recensione: ” Mente perversa” di K.A. Merikan -Sex & Mayhem Series
Titolo:Mente perversa
Autore:K.A. Merikan
Editore:Acerbi e Villani LtD2
Genere:Romance MM
Serie :Sex & Mayhem Series
Data di pubblicazione: il 21 Aprile 2021
— Faccia d’angelo. Mente perversa. —
Mike. Motociclista macho. Segnato. Non amerà mai più.
Arden. Femme boy. Stanco. Non cederà mai più al desiderio.
Mike è sempre alla ricerca di un’avventura nuova, e ci sono pollastre a sufficienza per uno stallone come lui allo Smokey Valley MC. Tuttavia, la cosina graziosa che nota alla stazione di servizio si rivela un ragazzo, e quello fa scattare parecchia confusione.
Mike ama le sfide, così, quando viene trattato con freddezza, i suoi sensi da predatore vanno a fuoco. Etero o no, Mike fa una scommessa con il cugino e non si accontenterà finché non avrà sedotto del tutto Arden.
Arden ha cose più importanti a cui badare, delle insicurezze insignificanti di un motociclista. Stanco e ferito dalla sua ultima storia, ha promesso che non avrebbe mai più ceduto al fascino di un ragazzaccio. Soprattutto perché Mike non è soltanto sexy, ma anche troppo irresistibile. Più grande, pericoloso e arrogante, Mike sarà la sua fine, se Arden non farà attenzione.
Eppure, quando un mostro del suo passato tira fuori gli artigli, l’unico deterrente che Arden riesce a pensare è far credere che Mike sia il suo nuovo ragazzo. Pertanto, si ritrova intrappolato in una relazione finta con un ragazzo etero.
Per Mike, quello che inizia come un gioco si rivela un risveglio che non si sarebbe mai aspettato. Il principe di ghiaccio in pizzo, in realtà è bollente come le fiamme dell’inferno, con una mente perversa che rivaleggia con quella di Mike e, all’improvviso, il suo cuore segnato non è al sicuro come pensava.
Era etero, ma non c’era niente in quel ragazzo femminile che minacciasse la sua identità. Arden strizzò gli occhi e indietreggiò, finendo addosso agli scaffali con oli per auto vicino all’ingresso. «E tu sembri il genere di uomo che ottiene sempre ciò che vuole. Deve essere una cosa difficile da sentire, quindi lo ripeterò scandendo ogni parola. Non sei il mio tipo.» Mike rise, e il modo in cui gli occhi di Arden furono subito attratti dalle sue labbra gli disse tutto. «Stai mentendo. Sappiamo entrambi che sono il tipo di tutti.»
Devo ammettere che Mike non è mai stato uno dei miei personaggi preferiti, quando negli altri romanzi di questa serie faceva la sua comparsa con battutine stupide, superficialità nell’affrontare qualsiasi problema, uno stuolo di donne da usare e gettare e, in generale, troppa leggerezza nel muoversi nel mondo. Credevo che dietro l’eccessiva pienezza di sé ci fosse arroganza, aridità di sentimenti e anche un po’ d’incapacità nel comprendere le dinamiche complesse.
Si sedettero a un tavolo rosa. Un motociclista fuorilegge con una enorme bibita al latte in mano e un ragazzo che indossava un reggiseno sotto la maglietta. Qualcuno avrebbe potuto dire che fossero inadeguati, ma a lui non gliene fregava un cazzo di “qualcuno”.
Scoprire Mike è stato interessante e, sotto un certo punto di vista, liberatorio. Il suo fregarsene di qualsiasi giudizio altrui è semplicemente frutto di una grande autostima e solidità interiore, mentre la leggerezza con cui prende gli eventi della vita è proprio quello che gli permette di accettare il suo orientamento sessuale “etero flessibile” e il suo interesse per un uomo femminile senza che questo metta in crisi la sua identità.
“Etero” era solamente un’etichetta per descrivere come si sentiva di solito, non era una prigione. Non gli era richiesto di restare entro i suoi confini, perché si trattava di lui e Arden, nient’altro.
Non saranno mai gli uomini ad attrarlo, con i loro muscoli, barba e tatuaggi… ma un ragazzo che indossa lingerie di pizzo, calze a rete e che mette lo smalto? Quello lo manda fuori di testa: sexy, ambiguo e perverso. Non si fa certo intimidire dalla presenza di attributi maschili, che, al contrario, rappresentano per lui una nuova sfida. Sì, perché un altro aspetto che scopriamo di Mike è che alle sfide non può dire di no: non c’è modo migliore per spingerlo a fare qualcosa se non negandogliela. E Arden stuzzica proprio questo suo istinto predatorio, negandosi a lui in un estremo istinto di proteggere i suoi sentimenti dall’ennesimo dolore.
Mike è anche un animo gentile e premuroso, che ha cura della persona che, anche temporaneamente, sta vivendo qualcosa con lui. Generoso nel sesso così come nella vita, riempie il suo “non fidanzato” Arden di attenzioni e coccole.
Non era nemmeno sicuro di come o quando Arden lo avesse preso in pugno in quel modo. Erano da soli in camera con una chimica sessuale che sfrigolava come una bistecca lanciata senza cura sulla griglia, e non osava toccare senza permesso per non rischiare di spaventare la cerbiatta bellissima dagli occhi azzurri.
Ambiguo ma delizioso è il percorso che i due uomini (Arden, in realtà, è appena diciannovenne) compiono insieme per arrivare a scoprire di amarsi. La relazione di facciata a beneficio del Club non è quasi mai corrispondente a quella reale (che rimane praticamente casta per buona parte del libro, nonostante esploda di sensualità), che a sua volta diverge da ciò che i loro gesti, sguardi, attenzioni, ricerca, istinto di protezione esprimono, anche nella fase in cui hanno, sia ufficialmente che ufficiosamente, rotto.
Lo osservò da lontano, come un cane senza un osso. Ogni uomo nei paraggi sapeva che Arden era un maschio, eppure quando il ragazzo si piegò sull’auto con addosso quei tacchi assurdi e lavò il parabrezza, anche Axel inclinò il collo per osservare meglio quel culo spinto all’infuori. Se avessero saputo quanto fosse sessualmente esplosivo Arden, forse anche loro avrebbero avuto desideri più flessibili.
Senza voler entrare troppo nel dettaglio per non rovinare il gusto della sorpresa, i due ragazzi fingono inizialmente di stare insieme praticamente per gioco, per burlarsi della famiglia che non vedrebbe mai un donnaiolo come Mike nei panni gay. Questa burla ha anche una funzione di immagine rispetto a un problema con una donna troppo pedante che non capisce il rifiuto del motociclista. Arden è appena uscito da una brutta relazione e ha promesso a se stesso di non innamorarsi e di non fare mai più sesso, ma acconsente a fingere la relazione in cambio di protezione.
L’atteggiamento istintivamente gentile e protettivo di Mike, unito alla forte attrazione tra loro e all’assenza di seghe mentali (passatemi il termine, ma ben si abbina all’atteggiamento leggero e quasi sbruffone con cui Mike affronta qualsiasi tema anche difficile) relative allo sperimentare una relazione con un uomo sono tutti aspetti che spingono in una direzione sola: presto Mike e Arden si affezionano l’uno all’altro in modo intimo, profondo, bisognoso e carnale.
Il colore era fantastico sulla pelle di Arden, ma c’era qualcosa in quel pezzetto di stoffa striminzito di tessuto velato che frantumò con uno scalpello rovente tutto ciò che Mike aveva sempre creduto della propria sessualità, che dovette rimetterli insieme in maniera nuova.
Naturalmente non mancano i “ma”: l’istinto protettivo di Mike è legato a un trauma ancora molto vivido in lui, e dovrà trovare la forza di superarlo e di accantonare le sue paure di perdere qualcuno che ama. Del resto, a questo serve la famiglia: a mettere all’angolo Mike su discorsi difficili, dolorosi e troppo passati perché lui non riesca a trovare il coraggio di affrontarli.
«Sei la creatura più stupenda che esista,» sussurrò e premette il naso sulla carne soda, inebriandosi dell’eccitazione pungente mescolata a note di gelsomino. Non aveva idea di come un uccello potesse essere femminile, ma quello di Arden lo era.