Recensione: Stampato sulla pelle di Carrie Ann Ryan-Serie Montgomery Ink 4-
Titolo:Stampato Sulla Pelle
Serie:Montgomery Ink 4
Autore:Carrie Ann Ryan
Genere:Romanzo rosa
Data di Uscita : il 7 Giugno 2021
Non c’è niente di peggio per uno scrittore che non rispettare una scadenza. Per Griffin Montgomery, il fallimento nel fare ciò che ama arriva in un colpo solo. Non capisce quanto questo stia influenzando la sua vita, fino a quando la sua famiglia benintenzionata non si intromette. Le sue sorelle hanno assunto per lui una nuova assistente personale e Griffin è furioso, almeno finché non scopre chi è.
Autumn Minor è una donna che ama muoversi in sordina, molte delle persone che la incontrano ne hanno un ricordo vago. Fa del suo meglio per mimetizzarsi ovunque viva, anche se si tratta di un breve periodo di tempo. Assicurarsi che nessuno si accorga di lei è l’unico modo in cui è sopravvissuta al suo passato. Solo quando incontra Griffin e il resto della famiglia Montgomery, per la prima volta ha paura di non riuscire a partire quando sarà il momento.
I due iniziano una relazione incerta ed esplosiva allo stesso tempo, ma sanno che non può durare per sempre. Nessuno dei due è votato alle relazioni a lungo termine, quando si tratta di amore e romanticismo. Quando i demoni del passato di Autumn la trovano e mettono a rischio le loro vite, Griffin non si fermerà davanti a nulla pur di proteggerla. Però alla fine sarà lui a chiederle una seconda possibilità.
È il 4° libro di una serie, ma per quanto i membri della famiglia Montgomery siano coloriti e invadenti, non ci sono spoiler sulla storia dei fratelli già conosciuti nei romanzi precedenti né filoni in sospeso tra un romanzo e l’altro, e quindi ogni volume è di fatto autoconclusivo.
“Perché non c’era una sola possibilità che finisse per mettersi con un Montgomery. Non quando loro erano gli unici a farla sentire al sicuro mentre attraversava le ombre della sua vita. E comunque se ne sarebbe andata presto. Perciò non l’avrebbe aiutata guardare troppo da vicino un uomo che aveva fatto reagire il suo cervello e il suo corpo come se l’avessero collegata a una presa elettrica.”
In merito allo stile, non mi sono trovata molto in sintonia con l’autrice, ma temo che la lettura sia gravata anche da una cattiva traduzione. A partire dall’opportunità persa di utilizzare un nomignolo con doppio senso con cui Griffin chiama affettuosamente e giocosamente la protagonista Autumn (scommetto che in lingua originale lui la prende in giro chiamandola “Fall”, per i significati ambivalenti, mentre in italiano è stato tradotto con un banale Autunno: se ne ricava un epiteto che è praticamente identico al nome e che perde quindi ogni fascino). Le frasi sono un po’ attorcigliate, qualche piccola espressione che ricorda americanismi, ma questo si abbina anche a una formulazione piuttosto monotona dei contenuti: una ridondanza di concetti e di riflessioni che non portano ad avanzamenti della trama o sviluppo dei personaggi ma anzi continuano a calcare sempre sugli stessi temi.
Inoltre, si nota uno sforzo nel rendere molto piccante e passionale le scene, caricando di sensualità il testo, con spintarelle anche poco velate e un po’ forzate.
Ma dopo quella notte, lei non sapeva più cosa le sarebbe successo, quanto avrebbe dovuto correre per trovarsi un posto sicuro. Non era mai stata veramente al sicuro, e con Griffin nel profondo del corpo e dell’anima, in quel momento, in quel preciso istante, temette di aver trovato il posto più sicuro. Con lui.
Per quanto la trama possa essere intrigante, le caratterizzazioni sono un po’ leggere, con personaggi che non lasciano molto di sé, rimangono molto semplici e non vanno dal di là dell’ambivalenza paura/attrazione. Per quanto, come detto all’inizio, lo stile sia introspettivo e ridondante, si tende a insistere più volte sugli stessi concetti dilungandosi senza far evolvere i protagonisti anziché approfondire, ampliare, indagare e proporre spaccati di personalità.
“Autumn, dimmi tutto. Ti prego .”
Lei sentì il corpo tremare e il cuore batterle forte. Si era tenuta tutto dentro da troppo tempo, non aveva mai permesso a qualcun altro di sapere ciò che pensava, ciò che provava. Nessuno conosceva il suo passato, perché sapere significava rischiare di farsi male… ma forse non ce la faceva più a resistere. Forse poteva dirglielo?
Autumn sta scappando da qualcosa e non vuole affezionarsi a nessuno per la paura di metterlo in pericolo. Nonostante i suoi conflitti interiori, non raggiunge il suo intento a causa dell’attrazione forte per Griffin.
Assunta per aiutarlo nei lavori domestici in un periodo di picco di lavoro e con una mano ingessata, questo nuovo imprevisto legame inizia a farla sentire utile, a darle la sensazione di calore di una casa. Ma, mentre lei si abbandona alla consapevolezza di non riuscire a resistere al suo fascino, lui cede solo qualche volta al richiamo carnale.
Griffin è un protagonista non al massimo delle sue potenzialità. È uno scrittore affermato ma ci viene mostrato il suo lato peggiore quando la famiglia lo umilia obbligandolo ad assumere qualcuno perché si occupi di lui e della casa in cui vive. Appare come una persona incapace di prendersi cura di sé e se ne vergogna. Di fatto, questo bel ragazzo nerd e tatuato risulta poco virile, spaventato, disordinato e poco deciso su quello che vuole: non proprio una bella mano di carte.
“Quindi hai intenzione di cucinare e pulire, e io devo accettarlo e basta?” Griffin inspirò profondamente. “E tutto ciò dovrebbe darmi del tempo libero così posso scrivere?” Autumn avrebbe voluto urlare davanti a quell’atteggiamento, ma si fermò quando vide lo sguardo nei suoi occhi. Quell’uomo era spaventato. O qualcosa di molto simile.
Autumn e Griffin sono entrambi molto spaventati: lei sta fuggendo da uno stalker e teme di mettere in pericolo chiunque le si affezioni, e lui perché ha subito la perdita dolorosa della ragazza che avrebbe potuto diventare sua moglie. Nonostante l’età e la maturità, nessuno dei due se la sente di entrare in una storia seria, e preferiscono fingere di avere un rapporto esclusivamente fisico, ignorando quanto si stiano legando l’un l’altro anche a causa di una convivenza forzata.
Per quanto si accordino per una relazione senza impegni, infatti, è la loro vicinanza e l’intimità del lavorare insieme, del cucinare, del vivere nella stessa casa, che permettono a lei di sentirsi al sicuro con lui e a proprio agio l’uno con l’altro, ciò aggiunge pennellate di colore alla loro relazione. Inutile dire che, prima di essere capita e accettata, questa subirà una serie di rifiuti e negazioni che portano al classico tira e molla.
“Era solo sesso.
Niente legami.
Autumn era importante per lui.
Ma non era amore.
L’amore svaniva. L’amore faceva male. L’amore aveva lasciato suo fratello Alex in preda al dolore, in riabilitazione. L’amore aveva lasciato sua sorella Meghan distrutta per un uomo. L’amore aveva lasciato lui in agonia. Sarebbe rimasto con Autumn momento dopo momento, disposto a lasciarla andare al momento giusto.”