Period-Mania: Vikings
Oggi, per l’appuntamento con Period-Mania ci addentriamo nel mondo dei vichinghi, in maniera particolare vi vogliamo parlare della serie tv Vikings con Travis Fimmel (leggetelo con un bel sospiro e gli occhi a cuoricino 😍, come me quando lo nomino 😂) Qui il trailer.
Qui il nostro ultimo articolo della rubrica: Vanity Fair.
Vikings, la cui prima stagione è uscita nel 2013 si è conclusa con la sesta, andata in onda alla fine del 2020. Qui le nostre recensioni dettagliate.
Paese: Canada, Irlanda
Anno: 2013-2020
Genere: drammatico, storico, in costume
Stagioni: 6, 89 episodi da circa 45 min.
Ideatore e sceneggiatore: Michael Hirst
Fotografia: John Bartley (st. 1), PJ Dillon, Owen McPolin (st. 4–6), Peter Robertson (st. 5–6), Suzie Lavelle (st. 5)
Musiche: Trevor Morris
Costumi: Joan Bergin (st. 1–4), Susan O’Connor Cave (st. 5–6)
Casa di produzione: TM Productions, Take 5 Productions, Octagon Films (st. 1–4), Shaw Media (st. 1–4), Corus Entertainment (st. 4–6), Metro-Goldwyn-Mayer, History.
Prima TV originale: 3 marzo 2013
Rete televisiva: History
Distribuzione in italiano: Rai 4 (st. 1), TIMvision (st. 2–6)
Cast
Travis Fimmel: Ragnar
Katheryn Winnick: Lagertha
Clive Standen: Rollo
Jessalyn Gilsig: Siggy
Gustaf Skarsgård: Floki
Gabriel Byrne: Conte Haraldson
George Blagden: Athelstan
Donal Logue: Horik
Alyssa Sutherland: Aslaug
Linus Roache: Ecbert
Alexander Ludwig: Bjorn
Ben Robson: Kalf
Kevin Durand: Harbard
Lothaire Bluteau: Carlo
John Kavanagh: Indovino
Peter Franzén: Harald
Jasper Pääkkönen: Halfdan
Alex Høgh: Ivar
Marco Ilsø: Hvitserk
David Lindström: Sigurd
Jordan Patrick Smith: Ubbe
Moe Dunford: Aethelwulf
Jonathan Rhys-Meyers: Heahmund
Danila Kozlovsky: Oleg
Eric Johnson: Erik
Georgia Hirst: Torvi
Ragga Ragnars: Gunnhild
Ray Stevenson: Othere
Il guerriero vichingo Ragnar Lothbrok desidera esplorare le civiltà attraversando le acque dell’oceano. La sua ambizione si contrappone però all’ostinazione del capo locale, il Conte Haraldson, che non vuole rischiare di perdere le sue navi e i suoi predoni inviandoli nell’inesplorato Ovest. Aiutato dall’amico Floki, un costruttore di barche, Ragnar crea una nuova generazione di navi capace di domare il mare agitato del Nord, senza immaginare lo spargimento di sangue cui la sua gente sta per essere chiamata in nome della supremazia e della gloria (Fonte: Comingsoon.it).
Curiosità e Location
Sebbene ci si possa aspettare che la serie sia girata in Scandinavia, la maggior parte delle scene sono state realizzate in Irlanda e in particolare nella contea di Wicklow.
Il lago di Lough Tay è stato utilizzato per rappresentare Kattegat, sulle cui rive è stato costruito un set con le case vichinghe e le tipiche imbarcazioni. Nei suoi pressi c’è la montagna di Luggala e la cascata Powerscourt, dove per la prima volta abbiamo incontrato Aslaug. Altri laghi impiegati come set sono i Blessington Lakes. Le miniere di Avoca, sempre nella stessa zona hanno fatto da sfondo a molte scene di combattimento.
La Nuns Beach, la spiaggia delle suore, nella contea di Kerry, è stata usata per le ambientazioni in Northumbria. Il fiume della Senna di Parigi invece corrisponde al fiume Boyne, nella contea di Meath.
Altre scene sono state girate anche alla spiaggia di Vik e alla cascata Skógafoss, in Islanda.
Il personaggio di Ragnar è probabilmente ispirato a una figura storica realmente esistita ovvero al re che avrebbe regnato su Svezia e Danimarca alla fine del IX secolo, di cui però si hanno pochissime notizie certe. Esiste un ciclo di racconti incentrato sulle gesta di Ragnar Lothbrok e dei suoi figli, che avrebbe origini islandesi e risalirebbe al XIII secolo. Lagertha, invece, è una figura inventata.
Travis Fimmel è stato per tanti anni un modello di biancheria intima.
Chi non lo ricorda con gli slip di Calvin Klein?
Vikings avrà uno spin-off, in lavorazione, con uscita nel 2022: Valhalla.
Sarà ambientato circa 100 anni dopo e ci racconterà le avventure di Vichinghi più famosi, realmente esistiti: Leif Erikson, Freydis, Harald Harada e il re Guglielmo il Conquistatore.
Considerazioni
Se penso a Vikings le prime cose che mi vengono in mente sono: violenza, sesso (assolutamente da non fare vedere ai bambini piccoli) ma anche dipendenza.
Dipendenza da cosa? Ma dalla serie, ovviamente… se non l’avete vista fatelo e poi ne riparleremo.
Ragnar, un guerriero vichingo, insieme al suo amico Floki e al fratello Rollo, costruisce una nave per esplorare le coste inglesi e, nel giro di poco tempo i tre hanno a disposizione un’intera flotta e iniziano a razziare l’Inghilterra.
Al loro gruppo si uniscono Lagertha, moglie di Ragnar, e le guerriere del paese.
Gli anni passano, Ragnar e Lagertha diventano una leggenda e i loro figli dei guerrieri destinati anche a combattersi tra di loro e annientarsi a vicenda.
Difficile non spoilerare le sorti dei personaggi, però posso dirvi che dalla quarta stagione la serie prende una svolta particolare che la rende diversa, il cambio di rotta è importante e potrebbe lasciare un pochino allibiti come il finale dell’ultima stagione.
Inutile dirvi che mi sono affezionata a molti personaggi ma vado controtendenza: Bjorn la Corazza, per esempio, benché l’attore sia stato bravissimo nell’interpretazione, non mi è mai piaciuto molto.
Ragnar: beh, lui le prime tre stagioni è stato veramente esemplare (Travis Fimmel è stata una scoperta come attore), mentre durante la quarta sarebbe stato da uccidere!
Rollo è un guerriero tutto d’un pezzo, freddo, calcolatore, forte, penso che Clive Standen sia stato molto bravo nell’impersonarlo, la violenza era ovunque quando c’era lui, si percepiva proprio.
I due che amo di più tuttavia sono il Monaco Athelstan perché riesce ad adattarsi alla vita vichinga diventando parte di essa e dando vita a colui che unirà l’Inghilterra sotto il potere di un unico re e infine, Ivar, Il senz’ossa, figlio di Ragnar destinato a morire per la sua diversità, ma salvato dal padre.
Nel giro di poco tempo impara a giocare d’astuzia e diventa un grande guerriero nonostante la sua infermità (nulla lo ferma! È veramente un grande), folle fino al limite ma umano nel suo intimo che viene rivelato a pochi, in assoluto il personaggio più complicato da gestire.
Il mio applauso va anche a Alex Høgh Andersen per essere riuscito a interpretare uno storpio folle e avermi fatto innamorare di lui e… beh, non vi dirò cosa ho fatto alla fine della serie ma chi l’ha vista può benissimo immaginarlo dato che parteggiavo per lui.
L’unica cosa che mi sento di dirvi in negativo riguarda Floki che all’inizio era gradevole e interessante, ma a un certo punto la situazione cambia e quello che prima si guardava con simpatia è diventato talmente pesante da costringermi a mandare avanti veloce le sue parti. Per tutto il resto se amate i vichinghi e la storia non potete assolutamente perdervi questo gioiello.
Appuntamento al prossimo period!