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Recensione: “Proteggere Cheyenne – Armi & Amori #6” di Susan Stoker

Titolo: Proteggere Cheyenne

Autrice: Susan Stoker

Serie: Armi & Amori #6

Genere: Romance

Self Publishing

Data di pubblicazione: 18 ottobre 2020

 

Vivendo nel sud della California, Cheyenne era abituata a vedere dei militari affascinanti ogni giorno, sbrigando le sue faccende. Un incontro anonimo al supermercato cementerà la sua passione per un uomo di questo tipo. Un uomo grande, muscoloso e dallo sguardo incredibilmente affascinante; ma chissà se lui avrebbe mai notato lei. Sempre in controllo di qualunque situazione, Faulkner “Dude” Cooper è un esperto di esplosivi. Come artificiere esperto, ha dovuto superare molte situazioni ad alto rischio. Sfigurato da una bomba durante una missione, è abituato a essere guardato con compassione. Quando viene chiamato dalla polizia per fornire assistenza presso un supermercato locale, l’ultima cosa che si aspetta di trovare è un atto generoso di bontà da parte di una donna bella e meravigliosa. Incantato dal suo altruismo di fronte al pericolo, intrigato dalle sue azioni per salvare dei cittadini che non conosceva, Dude è preso dall’interesse. Dude è stato in grado di salvare Cheyenne dal gruppo di malviventi che cercavano di ucciderla, ma quando il passato torna a tormentarli entrambi, conoscenze e desiderio non basteranno a sconfiggere il conto alla rovescia del tempo.**Proteggere Cheyenne è il sesto libro della serie “Armi e Amori”. Il libro è autoconclusivo, ma vi consigliamo di leggere i volumi in ordine per godervi al meglio la serie.

 

Benvenuti in un nuovo avvincente episodio della serie Armi & Amori. In questo romanzo, l’autrice tratta la storia di Cheyenne e Faulkner “Dude” Cooper, narrata con entrambi i punti di vista. La caratterizzazione dei personaggi è molto buona, senza essere pesante ed eccessiva. Le loro descrizioni vengono inserite quasi con naturalezza lungo la storia, rendendoci parte ancora più del romanzo stesso, come se fossimo presenti. Ma torniamo alla trama: Cheyenne lavora per il call center e gestisce il numero delle emergenze (devo dire che effettivamente è una categoria sottovalutata, ma che nel libro trova giustizia). Nonostante abbia una famiglia alle spalle (che non la capisce e che sinceramente ho detestato subito), è molto sola. Ha dei pessimi orari che, per esempio, non le permettono di uscire al bar con le amiche, e il fatto che sia timida non la rende esattamente un animale sociale. Dude, invece, è l’artificiere della squadra. È un tipo piuttosto rilassato, bello e deciso, che mi è veramente piaciuto al di là della sua prestanza fisica e delle dita mancanti, che lui a volte ignora e a volte no, in base a coloro che ha davanti.

Insieme sono una splendida combinazione, che in una sfortunata coincidenza sapranno far fronte unito fin dall’inizio.

La loro è una relazione con un bellissimo crescendo, rispettando “i tempi giusti”, un sano erotismo non volgare, carico di sentimento, e una buona dose d’azione. Ma la parte che ho adorato è quando ha dato una scossa ai miei pensieri, facendomi concentrare sulle cose che noi diamo per scontate, come, per esempio, Cheyenne che passa una chiamata di vitale importanza all’ospedale o alla polizia. Lei, col suo lavoro, ha il potere di cambiare il corso delle cose. La gente fa poco caso a questi “addetti”, come se fossero fantasmi di un sistema, ma sono loro a fare la differenza, salvandoti la vita perché capiscono le tue necessità prima di te.

Davvero un bellissimo romanzo che la prolifica mente della nostra autrice ha avuto ben ragione di raccontare, per farcelo gustare in un soffio. Sono certa che continuerà a darmi grandi soddisfazioni. A voi auguro semplicemente una buona lettura.

 

 

 

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