Recensione: Medina. Ladykill di Andrea Carlo Cappi
Titolo: Medina. Ladykill
Autore: Andrea Carlo Cappi
Editrice: Oakmond Publishing
Genere: Noir / Thriller Politici
Data di pubblicazione: 04 Luglio 2021
Il mio nome è Carlo Medina e mi occupo di intrighi e di omicidi.
Non di risolverli. Di organizzarli.
Estate 1997: tutti i giornali parlano della coppia del momento, la principessa divorziata e il playboy egiziano. Tutt’intorno una ragnatela di potere, politica, affari e servizi segreti.
La storia d’amore dell’anno si conclude all’improvviso con un tragico incidente a Parigi. Fatalità o sabotaggio? Per arrivare alla verità non servono poliziotti o detective, ci vuole Carlo Medina, il killer professionista esperto a sua volta di morti accidentali. In una nuova edizione arricchita di contributi inediti, il bestseller scottante che reinterpreta gli indizi di un clamoroso fatto di cronaca.
Ben trovate Fenici, l’estate si avvia al suo termine e le spiagge sembrano più lontane; arriva la stagione dei ricordi e una sorda malinconia comincia a popolare le nostre giornate.
Il libro che ho letto per voi in questi ultimi giorni di vacanze, ci riporta indietro nel tempo, quando la famosa Lady D, la principessa del popolo, fu coinvolta in quel misterioso incidente in cui perse la vita.
Ma fu davvero un incidente?
Scopriamo insieme all’autore di questo romanzo quali potrebbero essere le altre ipotesi.
Medina è un killer che lavora per un’organizzazione italiana. Efficiente e pragmatico, esegue sempre i suoi incarichi in modo pulito, senza lasciare niente al caso.
Che sia un malavitoso o un uomo d’affari, i suoi lavori vengono sempre svolti in modo asettico, senza nessun coinvolgimento.
Alcuni imprevisti e la scomparsa della sua collaboratrice, porterà Medina a essere invischiato in un complotto internazionale, trovandosi a Parigi durante l’incidente d’auto in cui persero la vita la principessa Diana e Dodi Al-Fayed.
A indagare sul caso è la misteriosa Nabilia, una donna araba con contatti all’interno delMI5 e MI6.
Il destino farà incrociare le loro strade, e l’amore si sa, per due come loro è solo un lusso, ma Nabilia farà di nuovo battere il cuore di Medina.
Di solito questo tipo di romanzi non mi appassionano molto, però in questo caso l’ho trovato un lavoro davvero interessante.
Come scrive l’autore il suo intento non è quello di creare un reportage giornalistico, ma di suscitare dubbi e domande, proponendo soluzioni alternative.
Chi ha ucciso lady D?
Qual è il vero motivo della sua morte?
Era lei il reale bersaglio dell’attentato? Aspettava davvero un figlio?
I servizi segreti erano gli effettivi mandanti?
La cosa che incuriosisce è il fatto che si parli dei servizi segreti non come organi a opera della corona, ma come agenti indipendenti, votati a interessi personali, o a un particolare presupposto di giustizia deviata, nella quale la vittima è solo un intralcio per il governo inglese.
Intrighi, denaro, omicidi, malavita organizzata creano suspense e clamore.
Non si tratta di un libro dalla lettura semplice: per capirlo e apprezzarlo bisogna leggerlo con dovizia e concentrazione, soprattutto per carpire tutti i legami e i collegamenti tra le varie situazione e fazioni.
Ho apprezzato lo stile fluido e capace dell’autore, che lascia trasparire un’evidente capacità professionale e uno spiccato stile giornalistico. In alcuni punti la lettura diventa un po’ lenta per riprendere poi con slancio. Godibili alla fine dei capitoli dedicati a delle scene teatrali.
Nel complesso un romanzo notevolmente interessante. Tra tutti ovviamente ho amato il protagonista Medina. Di Nabilia invece, si percepisse molto poco, forse avrei sviluppato di più la sua posizione.
A presto Fenici e buona lettura.