Recensione Serie TV – Britannia – Stagione 3 completa
Carissime fenici, oggi vi parlo di una delle serie tv che sul web dicono sia una delle migliori di genere fantasy assieme a GOT e a quella storica de I Medici… tra le più amate del pubblico (ma siete sicuri? Cioè cosa avete visto?) anche se io ho avuto l’impressione di essere stata catapultata in un trip pauroso senza capo nè coda.
Se la prima stagione (nonostante facesse schifo) aveva almeno un senso storico valido, con la seconda è diventata puramente un fantasy (di serie C), allontanandosi il più possibile dalla storia “vera” e non solo, si è proprio inventata di sana pianta e senza nessuna prova tangibile la motivazione e la tecnica per la costruzione di immagini, tipo il White Horse Hill.
Lo so, a questo punto mi state dicendo ma è un fantasy se volevi vedere un documentario non guardavi Britannia, ma Alberto Angela; avete ragione era meglio, ma purtroppo ho fatto la scelta sbagliata.
Ma torniamo a noi, la seconda stagione mi ha fatto maledire nove puntate e me stessa per essermi inflitta la tortura di guardarla, mentre l’ultima puntata mi aveva fatto decidere di dare un’altra possibilità a questa serie.
Errore!
Oltre alla musica della sigla, Hurdy Gurdy Man di Donovan (ma quella c’è da tre stagioni) che sembra uscita dagli anni ‘70 in cui a tratti è come essere catapultati a un concerto rock (bellissimo ma direi un filino inadatto alla serie), in questa stagione oltre ai soliti drudi che lottano per bloccare l’invasione dei romani nella Britannia da parte del Generale Aulo Plauzio (doppiato in maniera magistrale da Pino Insegno) appaiano i cannibali (eh già pure loro) guidati dalla moglie del generale (ma quale moglie? Io sta tipa non l’ho mai vista nelle due stagioni precedenti e non ho fatto un pisolino in mezzo alle puntate ve lo giuro!).
Lei è una sacerdotessa di una setta religiosa che, oltre a compiere sacrifici umani (ha sacrificato anche il giovane figlio del marito), cuoce i malcapitati per mangiarli (della serie non si butta via nulla, vabbè forse ci sta il cannibalismo come atto estremo di una setta) .
Cait, la prescelta continua a esserci e a non capire quale sia il suo ruolo, fino alla fine della terza stagione.
Gli uomini, qui, fanno la parte degli idioti (eh già) soggiogati dalle donne e comandati a bacchetta dai loro voleri e inganni. Ma soprattutto queste lottano come delle ninja mentre i maschietti non sono guerrieri (a parte qualche raro caso) ma solo poveri inutili visionari (poveracci sembrano la quota rosa della serie TV ahahah)
Insomma sono ben contenta che Sky non abbia ancora rinnovato per la quarta stagione di questa serie e sono basita che ne siano state fatte tre su di lei.
Peccato, la storia di per sé poteva avere delle potenzialità, ma a mio parere si è voluto osare troppo fino a farla cadere nello schifo più totale, non chiara e senza filo logico a meno che non la si guardi dopo essersi fumati qualcosa di buono.
Complimenti agli attori, tutti spettacolari nei loro ruoli sopra le righe.
Per finire mi dispiace dirvelo ma… state alla larga da questa oscenità.
Vi chiedo scusa se questa recensione vi sembra qualcosa di strano e allucinogeno, ma portate pazienza sono ancora frastornata dagli effetti del trip che ho intrapreso.