Titolo: “Ho sposato un uomo lucertola” di Regine Abel
TITOLO: Ho sposato un uomo lucertola
AUTORE: Regine Abel
GENERE: Fantasy erotico
EDITORE: Self publishing
DATA DI PUBBLICAZIONE: 9 Ottobre 2021
Come terza figlia nella colonia agricola di Meterion, le prospettive future di Susan non sono troppo promettenti. Un bel viso, abilità di prim’ordine e duro lavoro non significano nulla se la tua dote non include terre fertili. Con l’avvicinarsi del suo venticinquesimo compleanno e senza alcun pretendente neanche lontanamente in vista, Susan sarà costretta a lasciare le terre di famiglia per lavorare come serva a contratto nella capitale. La sua unica via d’uscita è accontentarsi di un matrimonio combinato attraverso l’AP – Agenzia Primaria. Solo che non si sarebbe mai aspettata di essere accoppiata a uno scontroso e massiccio lucertolone, e soprattutto di affezionarsi così tanto alle sue squame e ai suoi modi bizzarri.
Con tutto quello che sta succedendo, l’ultima cosa di cui Olix ha bisogno è una compagna, specialmente una molliccia, senza squame, straniera, dai modi strani e con un’ossessione per l’agricoltura. Lui è un Cacciatore, non uno scava terra. La Veggente doveva essersi sbagliata quando aveva insistito che, per il bene del popolo, lui prendesse una compagna dalle stelle. Come poteva una creatura così minuta essere la loro salvezza? Eppure, la morbidezza della sua Susan dava una dipendenza inquietante e nascondeva allo stesso tempo una sorprendente resilienza.
Con le sue terre ancestrali in gioco e il futuro dei clan minacciato, poteva questo fuscello di donna cambiare il loro destino?
Quando Susan decide di sposare un alieno con le fattezze di un lucertolone, non ha ben chiaro cosa l’aspetta e le abitudini quotidiane della specie in questione.
Deglutii a fatica mentre osservavo l’aspetto dell’essere che probabilmente avrei chiamato marito in un futuro non troppo lontano. Improvvisamente, tutto l’entusiasmo che provavo all’idea di scoprire un mondo ignoto e di trovarmi di fronte a un nuovo inizio ricco di speranze e di possibilità cominciò a svanire. Avrei veramente potuto farcela? Non mi ero mai considerata una donna superficiale, ma potevo davvero accoppiarmi con un essere simile?
Un matrimonio combinato all’età di venticinque anni è la scelta più ovvia per questa ragazza di campagna senza un soldo, con una istruzione minima, graziosa ma non particolarmente raffinata.
L’AP (Agenzia Primaria) rappresenta i pianeti considerati ancora primitivi, la cui popolazione è stata esposta ad altre culture aliene, in basso nella scala tecnologica della galassia e dall’aspetto fisico non molto attraente.
La suddetta agenzia riesce a trovare sempre il giusto abbinamento, grazie al potere empatico di chi la gestisce, i Temern, una specie rassomigliante a un uccello.
Il candidato ideale di Susan si rivela essere un cacciatore Andturiano del pianeta Xecania, capo del suo clan e proprietario delle terre più fertili di tutto il sistema solare.
L’incontro e le nozze con Olix avvengono nello stesso momento in cui Susan mette piede sul pianeta alieno. Entrambi sono motivati da aspettative che non comprendono l’amore.
Inizialmente si scrutano e si ravvedono delle molteplici differenze fisiche: lui è basito dell’aspetto di Susan e non proprio felice di questa unione ma disposto ad assecondare la visione di una veggente che ha previsto il matrimonio con una straniera, una compagna delle stelle, in grado di cambiare il destino del suo popolo.
Il suo morbido aspetto esteriore mi ricordava la pelle di un uccello spennato. Come avrei mai potuto giacere con questa femmina era per me inconcepibile.
Gli Andturiani, hanno l’aspetto di grandi lucertoloni, provvisti si squame colorate, una lunga coda e, udite udite, un pene retrattile che quando è eccitato fuoriesce… e allora che Dio lo abbia in gloria!
Questo popolo è povero, non ha velleità di ricchezze e purtroppo sta affrontando una terribile carestia.
La principale fonte di sostentamento è la selvaggina che però è sempre più difficile da reperire mentre l’agricoltura non è sviluppata adeguatamente, il che rende la produzione alimentare davvero scarsa.
Dopo la cerimonia, Susan viene condotta nel villaggio di suo marito in groppa a uno strano e mostruoso essere che funge da mezzo di trasporto.
Durante il mio volo qui, avevo letto tutto quello che potevo sugli Andturiani. La loro propensione ad andare in giro nudi mi disturbava infinitamente. Per lo meno, le loro code nascondevano le fessure del sedere e i maschi avevano piselli retrattili. Una buona cosa visto che il perizoma decorativo che Olix indossava non nascondeva molto.
Susan viene presentata al popolo di Xecania, che per l’occasione è giunto dai villaggi più disparati, ed è accolta con grande entusiasmo specialmente dalla suocera e dalla cognata di Olix che fanno gli onori di casa.
Finiti i festeggiamenti per i neo-sposi è ora di “consumare” e ritirarsi in quello che loro chiamano “il nido”.
L’accoppiamento tra lucertole non è poi così differente da quello umano, solo è molto più minimalista perché i baci non sono compresi e l’atto si svolge in piedi e in modo sbrigativo. Sarà premura di Susan spiegare al bestione che lei è molto più piccola e delicata e che esistono i “preliminari” che rendono il rituale molto più piacevole.
È interessate l’approccio della coppia per cercare di soddisfarsi e imparare a conoscersi meglio. L’imbarazzo e la paura di non essere all’altezza è un sentimento comune, ma i due protagonisti impiegheranno molto poco a capire i meccanismi dei reciproci corpi.
Di sicuro la rappresentazione di Olix che compare alla fine del libro è meno spaventosa del disegno in copertina… che onestamente mi avrebbe fatto fuggire a gambe levate. Nonostante l’aspetto però, caratterialmente lui è un gran signore, attento alle esigenze della sua compagna, premuroso e desideroso di far funzionare l’unione.
Ad essere onesti, non potevo lamentarmi del suo aspetto. Certo, non rientrava esattamente nella mia definizione standard di bellezza basata sull’estetica umana.
Tuttavia, come lucertola, i lineamenti di Olix erano armoniosi.
Susan pur essendo una vergine si dona anima e corpo al suo compagno, sperimentando insieme a lui l’arte della seduzione.
In tutto ciò, i due si trovano nel mezzo di una profonda crisi del pianeta ed essendo lui “la lancia dei clan Andturiani” cioè il miglior cacciatore del suo popolo, ha la responsabilità di trovare una soluzione al problema.
Susan è una contadina del fertile pianeta Meterion, lei sa bene come coltivare le terre e infatti si è premunita di portare con sé vari semi e materiali.
La reticenza con la quale si scontra però, è qualcosa che non aveva calcolato: gli abitanti di Xecania sono ostili a fare gli agricoltori a causa di un passato di schiavitù che li ha costretti a lavorare la terra in condizioni disumane conducendoli fino alla morte.
Con un doppio POV intrigante riusciamo a capire i pensieri dei due protagonisti, con una narrazione scorrevole e ricca di particolari intriganti, sull’ambiente circostante e sull’aspetto fisico e culturale degli abitanti del paese alieno.
L’erotismo non è eccessivo e neanche volgare, le dinamiche per la sopravvivenza e la scongiura della carestia sono al centro del racconto e chissà se un’umana così esile in confronto a loro potrà cambiare le sorti di questo popolo!
Vi invito a scoprirlo!