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Recensione: La corona contesa. Il romanzo di Matilde d’Inghilterra di Elizabeth Chadwick

Titolo: La corona contesa. Il romanzo di Matilde d’Inghilterra
Autrice: Elizabeth Chadwick
Editore: Tre60
Genere: Historical romance
Data di Uscita: 1 aprile 2021

1125, Inghilterra.  Matilde, moglie dell’imperatore del Sacro Romano Impero, torna a Londra dopo la morte del marito. In assenza di eredi maschi, suo padre, re Enrico I, le promette la successione al trono, ma le nozze di Matilde con Goffredo V, figlio del Conte d’Angiò, il nemico storico dei normanni, provocano sconcerto e disapprovazione a corte. Inoltre tra i potenti del Regno, convinti che una donna non possa ambire al ruolo di sovrana, si scatena un’accesissima lotta per la corona.
Alla morte del padre, tuttavia, Matilde è determinata a conquistare la corona d’Inghilterra, anche a costo di strapparla a suo cugino, Stefano I, che nel frattempo ha imposto la propria candidatura.
Soltanto Adeliza di Lovanio, la regina, matrigna di Matilde, cerca di appoggiarla: la considera l’unica erede legittima al trono. Ma Adeliza ha sposato in seconde nozze uno dei più fedeli sostenitori di Stefano I. E in un’epoca in cui la parola di un uomo è legge, come può Adeliza obbedire al marito e sostenere al tempo stesso la battaglia di Matilde? Qual è il prezzo della corona? E quale sfide Matilde dovrà affrontare per conquistarsi il titolo di Signora degli inglesi?

Ritorna la penna dell’autrice della saga di Eleonora d’Aquitania, che ci regala la storia di una donna speciale, una sovrana che tanto ha fatto per l’Inghilterra.

Stavolta tocca a Matilde, giovane sposa di Heinrich Imperatore del Sacro Romano Impero, rimasta vedova all’età di ventitré anni e costretta a tornare in patria alla corte del padre, Re Enrico I d’Inghilterra.

L’uomo, non avendo altri eredi, fa risposare Matilde con Goffredo V, un ragazzino molto più giovane di lei e figlio del Conte d’Angiò. Sebbene l’attrazione verso il marito sia forte, ella è decisa a conquistare la corona della successione nel momento in cui muore il padre.

Appoggiata da Adeliza, la sua matrigna coetanea, inizia una strenua lotta contro i Baroni Normanni, che si sono invece schierati con Stefano I, il quale nel frattempo ha approfittato del trono vuoto e si è imposto come legittimo Re.

La nascita di Enrico, figlio suo e di Goffredo, farà sì che Matilde si ponga come obiettivo quello di renderlo il legittimo erede al trono.

Nella lotta le saranno a fianco molti nobili devoti, tra cui spicca Brian FitzCount segretamente innamorato di lei.

La scrittrice è, a giusto titolo, ritenuta la migliore autrice di fiction medievale vivente, per la grande capacità di mixare la fantasia con la storia, arricchendo ogni pagina con dettagli che raccontano nei minimi particolari la vita e la quotidianità nel 1100. Un’epoca lontana durante la quale in Inghilterra la Chiesa Cattolica aveva ancora un grande potere sia religioso che temporale, e dove la vita era governata dalle stagioni come dagli umori dei Re.

La figura di Matilde, da sempre ammantata di leggenda e sulla quale esistono poche testimonianze scritte, ci appare come una donna intelligente, una femminista ante litteram che seppe governare nel miglior modo possibile in un periodo storico in cui il sesso femminile, di qualunque posizione sociale, doveva conservare riservatezza e sottomissione all’uomo.

Mi è piaciuta moltissimo la storia nella storia di Adeliza, giovane vedova del Re Enrico, destinata a un’apparente sterilità ma che ritrova, nel grande amore con il nuovo marito Elmo d’Albini, una nuova opportunità. Insieme ebbero infatti ben sei figli e per lei Elmo costruì il bellissimo Castel Rising nel Norfolk, famoso per le sue innovative latrine e ancora di proprietà degli eredi della coppia.

Un romanzo storico che non può mancare nella rosa delle vostre nuove letture.

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