Recensione: L’estate della buona società di Lex Croucher
Titolo: L’estate della buona società
Autore: Lex Croucher
Genere: Romanzo Storico
Editore: Garzanti
Data di pubblicazione: 24 Giugno 2021
Inghilterra, anni Venti dell’Ottocento. Mr Thomas Hawksley è tornato in città. Non se ne conosce il vero motivo e di certo nessuno lo verrà a sapere da lui, così introverso, enigmatico e, a detta di tutti, poco incline al divertimento. Ma è estate e, per salvare le apparenze, deve suo malgrado partecipare a qualche festa. Un’estate che Georgiana non avrebbe voluto trascorrere con gli zii che, pur appartenendo alla buona società, conducono una vita molto appartata. La noia è la sua unica compagna. Finché, al primo ballo a cui è invitata, conosce Mr Hawksley. Il loro è un incontro tutt’altro che indimenticabile. Lei fa una gaffe dopo l’altra e lui sembra poco interessato alla conversazione. Nulla che lasci presagire una futura frequentazione, nemmeno di facciata. Anzi, tutto il contrario. Ma la città non è grande e rivedersi è inevitabile. Nonostante tutti consiglino a Georgiana di stare alla larga da lui perché il suo temperamento non può portare a a di buono, l’uomo esercita su di lei un fascino sempre maggiore. E più Thomas si ripete che Georgiana è solo una ragazza che passerà lì l’estate, più togliersela dalla mente diventa difficile. Ma arriva sempre il momento della verità. Quello in cui non si può più nascondere a. Ed è allora che i due devono capire a cosa e a chi credere davvero.
Non aspettatevi assolutamente un romanzo storico stile Orgoglio e pregiudizio, perché troverete un affresco poco edificante dell’epoca Regency e personaggi pieni di schizofreniche abitudini, narcisisti patologici e manie di grandezza, come solamente in un’epoca di privilegi medievali poteva succedere. Devo dire che, dopo aver letto questo romanzo, le atmosfere stile Ragione e sentimento hanno perso il loro smalto.
Protagonista una donna, Georgiana, non più giovanissima e senza particolari attrattive; segue gli zii in campagna, i signori Burton, per trascorrere con loro le vacanze estive. Non ricca, dotata però di forte senso critico e acume, sa benissimo che i suoi genitori, talmente presi da loro stessi, non soffriranno né la lontananza né l’assenza della figlia, arrivando quasi a dimenticarla. Questo tema è uno dei punti cardine della storia e la protagonista ne parlerà più volte colma di sofferenza.
In campagna, durante una festa, la ragazza entrerà in contatto con Frances Campbell, leader di un gruppo di giovani nobili e ricchi, considerati la crema della buona società, che però si riveleranno più marci dei bassifondi di Londra, attirandola come una falena dalla luce. La nuova amica è brillante e senza freni, sfacciata ed esibizionista, come solo una ragazza cresciuta nel lusso e figlia di genitori distratti e ossessionati dal rango può essere; beve come una spugna, fa uso di stupefacenti e svolazza come una farfalla da un divertimento all’altro. Per Georgiana è la classica cattiva ragazza a cui è impossibile resistere, quella che ha sempre la battuta pronta e lo scherzo più divertente da proporre; così, pian piano, ne rimane avvinghiata e risucchiata, arrivando a mentire ai suoi zii per frequentare le sue soirée.
Nel gruppo di giovani debosciati che la circondano, la nostra protagonista incontra un uomo diverso e affascinante: Thomas Hawksley, figlio di un nobile inglese e di una nobildonna indiana. Questi rappresenta per la donna un’irresistibile occasione, però è chiaro sin da subito quanto egli disprezzi i giochi e le abitudini dei suoi coetanei, e gli equivoci che si creeranno rischieranno d’incrinare ogni possibile rapporto tra i due.
Lentamente, mentre la breve estate inglese scivola verso l’autunno, Georgiana avrà modo di scoprire l’altra faccia della buona società e Frances si trasformerà da amica a nemica giurata, pericolosa e letale come solo una narcisista patologica può diventare. Un evento terribile rischierà di fare terminare l’esperienza estiva in un lago di sangue, rovinandole per sempre la vita.
L’autrice inizia il suo romanzo chiedendo scusa a Jane Austen e questo avrebbe dovuto mettermi sull’avviso: L’estate della buona società è una storia che può ambientarsi benissimo anche ai giorni nostri, raccontando una realtà di giovani ricchi e annoiati, alla ricerca dello sballo facile nel più totale disprezzo della vita propria e altrui, con l’aggravante del delirio d’onnipotenza generato da un’epoca in cui essere nobili e pieni di soldi era tutto e gli altri, i plebei, erano solo carta straccia.
Georgiana è la classica ragazza piena di aspettative e di vita, dai pochi pregiudizi e con il coraggio di chiamare le cose con il proprio nome.
Una realtà non aderente al mondo patinato che è sempre esistito e sempre esisterà.
Molto bello, da leggere assolutamente per chi ama le atmosfere Regency e la buona vecchia società inglese.