Recensione Serie Tv – And Just Like That – 01×01-02
– 1×01 “HELLO IT’S ME.” – 1×02 – “LITTLE BLACK DRESS.”
Il sequel tanto atteso di Sex and The City è arrivato! Dopo tanti anni ritroviamo tre delle quattro amiche, ovvero Carrie, Miranda e Charlotte, alle prese con la vita quotidiana. Brandshaw non scrive più per Vogue, ma si dedica a un podcast e ai social, mentre la rossa Hobs s’iscrive di nuovo all’università, invece, la mora York si dedica alle figlie. L’unica a mancare è Samatha, trasferitasi a Londra per lavoro.
A fianco delle donne ci sono sempre i mariti: Steve, Henry e John; e non possono mancare Stanford e Anthony.
Non so voi, ma questa era una delle serie tv che aspettavo con ansia e gioia! Non mi sembra quasi vero che siamo già qui a commentare i primi due episodi! Quindi, bando alle ciance e veniamo al dunque!
Ho apprezzato che il ritrovo del gruppo sia coerente con il momento storico che abbiamo vissuto e che stiamo vivendo tutt’ora. Oltre a questo è tutto lineare anche con l’età delle protagoniste: negli ultimi film le vediamo alla soglia dei quarant’anni (tranne Samantha), mentre ad oggi hanno circa quindici anni in più. È stato divertente vedere il siparietto sui capelli grigi di Miranda e sull’udito di Steve.
C’è anche dell’ironia quando viene presentata Rose, la secondogenita di Charlotte, esatto contrario della sorella Lily e della madre. La ragazza si mostra molto legata al padre, con cui intraprende diverse attività; anche se non è chiaro se Henry lo faccia per stare con la “piccola”, o perché è in preda alla crisi di mezz’età. Rimanendo in tema giovani/ragazzi ritroviamo anche Brady, il figlio di Steve e Miranda, oramai diciassettenne, con una vita sessuale attiva e vissuta apertamente a casa dei propri genitori. Devo ammettere che vedere sia Charlotte che la Hobs così calme, aperte e quasi accondiscendenti nei confronti dei loro pargoli è abbastanza strano. Miranda ha sempre avuto un carattere tosto e non ho mai pensato di vederla sotto quell’ottica, la York nell’ultimo film sembrava un po’ più maniaca del controllo, e ad oggi sembra anche lei essersi addolcita in quella sfaccettatura.
Questo “’cambiamento” c’è anche per il personaggio di Carrie: se nella serie, ma anche nei film, era una donna frizzante e aperta mentalmente che trattava di temi quasi tabù per scardinarli da quell’etichetta, in questa stagione è quasi a disagio ad affrontarli. Oh, adesso sa pure cucinare! Secondo me questo potevano evitarlo come cambiamento. Per carità, capisco che con gli anni ci sia un’evoluzione caratteriale dei protagonisti, ma scardinarli dalla loro icona, chiamiamola così, non mi è piaciuto e lo trovo insensato.
Non approvo assolutamente la costruzione intorno a Samatha. Mi spiego meglio. Visto che l’attrice è stata cacciata dal set anni fa e non c’era mezza intenzione di farla tornare, va bene dire che potesse essersi trasferita a Londra per lavoro, ma far passare (poiché questo è stato) che la sua amicizia con loro esistesse solo per il lavoro con Carrie mi è sembrato troppo. Assurdo e incoerente. Bastava dire che lavorava altrove e si tenevano in contatto telefonico, anche perché a causa della pandemia non era possibile incontrarsi. Non mi sembra così difficile! Ma no, loro devo distruggere delle certezze che ci portiamo dietro da anni!
Ora entriamo nel vivo dei fatti accaduti. Il primo episodio è semplicemente un ritrovo di tutti i personaggi e dei loro problemi. Insieme – tranne Big – si recano a un saggio di Lily, durante il quale accade che a John venga un infarto e Carrie, quando rientra, lo trova collassato. Nella seconda puntata viene data la notizia della sua morte e si organizza il funerale. Lasciatemi dire che io tutto questo non lo condivido! Mr. Big, da sempre un’icona, non meritava una fine del genere. Devo ammettere, però, che hanno centrato l’emozione giusta, i cari autori, perché è impossibile non piangere nelle scene finali, né al funerale. Peccato non poter vedere altro su di lui, ci speravo.
Piccola parentesi sull’ormai ex coppia: assurdo che lei non versi neanche una lacrima! Sia chiaro, ognuno ha il proprio modo di affrontare il lutto e non c’è nulla di male in questo. Ma ricordate nel primo film, quanto lei fosse distrutta all’idea di perderlo e tutta la tiritera seguita? Perché ora neanche mezza di queste cose? Sono abbastanza allibita.
Oltre i personaggi principali ritroviamo qualche comparsa degli anni passati e qualcuno nuovo che molto probabilmente verrà approfondito prossimamente.