Recensione: “Una fiamma nella notte – Dominio del fuoco #2” di Sabaa Tahir
Titolo: Una fiamma nella notte
Serie: Dominio del fuoco #2
Autrice: Sabaa Tahir
Editore: Casa Editrice Nord
Genere: Fantasy YA
Data Uscita: 07 Settembre 2017
Il dominio del fuoco #1
Una fiamma nella notte #2
In un mondo dominato dalla paura e dalla tirannia, due ragazzi sono pronti a sacrificare ogni cosa in nome della libertà… Servire l’impero. Quello era il destino di Elias, il risultato di anni di addestramento fisico e psicologico. Ma tutto è cambiato quando, assecondando il proprio istinto, lui si è rifiutato di giustiziare Laia, una schiava colpevole soltanto di sognare un mondo migliore. È stato allora che Elias ha aperto gli occhi e ha capito di non voler essere complice di un regime oppressivo e autoritario. E, ora, è lui il condannato a morte. Tuttavia in suo aiuto accorre Laia, che gli propone un patto: lei lo farà scappare se, in cambio, lui la guiderà fino a Kauf, la famigerata prigione in cui sono reclusi i traditori, e l’aiuterà a organizzare l’evasione di suo fratello Darin. Elias accetta e, ben presto, i due si ritrovano a marciare attraverso una terra selvaggia e irta di pericoli, costantemente braccati dall’esercito imperiale. Ed Elias scoprirà troppo tardi che tra i soldati che danno loro la caccia c’è anche Helene, la sua compagna d’armi all’accademia, la sua amica più fidata. L’unica che è sempre stata in grado di prevedere ogni sua mossa. E adesso Helene ha un solo, straziante obiettivo: ucciderlo…
Dopo la precipitosa fuga da Rupenera, Laia ed Elias si trovano ad affrontare la Comandante in uno scontro che, inizialmente, li vedrà vittoriosi. Ma la guerriera ha un asso nella manica, e il ragazzo sarà in grave pericolo. In seguito all’incoronazione di Marcus (nemico di Elias in combutta con la Comandante), Helene, in qualità di Averla Sanguinaria, dovrà eseguire gli ordini, dare la caccia al suo migliore amico e affrontare situazioni più grandi di lei, per dimostrare la propria lealtà.
In questo secondo capitolo ci saranno nuovi personaggi, tra cui il famigerato Direttore del carcere di Kauf, dove è rinchiuso il fratello di Laia. Un uomo oscuro, dedito a esperimenti sui propri prigionieri e che conosce molti segreti. Incontreremo anche il Tenente Harper, le cui origini saranno il miglior colpo di scena delle ultime venti pagine.
Le alleanze sono state strette, i piccoli fuochi ancora tremolanti di una battaglia sono stati accesi. Le perdite sono dolorose, ma necessarie per far brillare la fiamma del riscatto e della vendetta. Fidatevi, non affezionatevi troppo a nessuno, da un momento all’altro, senza tanti giri di parole, l’autrice potrebbe farlo fuori con un sottilissimo velo di crudeltà, forza trainante di questa saga. Perché per risplendere, per rinascere forte e vigorosa, una fiamma deve prima essere piegata.
I nostri eroi affronteranno il difficile viaggio verso Kauf, fronteggiando predoni, spettri, spiriti della sabbia, e scendendo a patti che li porteranno, sì, a destinazione, ma a caro prezzo. Scopriremo qualcosa in più sul loro passato e sulla storia dell’impero. Le profezie degli Auguri, del primo libro, qui troveranno il loro compimento. Conosceremo la Traghettatrice di Anime, colei che aiuta gli spiriti ad attraversare oltre, personaggio che mi è piaciuto molto, con la sua storia triste e maledetta che l’ha portata a essere ciò che è.
Ma quello che più ho apprezzato è stato lo spazio dato a Helene. Cambierà molto rispetto alla ragazza gelosa di un tempo, sarà il fulcro della vicenda, la sua storia è un continuo mutare, un susseguirsi di colpi di scena.
La narrazione è sempre in prima persona, con i vari personaggi principali che si avvicendano nei capitoli. Sono loro che ci raccontano le proprie disperazioni in un crescendo di tensione che non permette di staccarsi dalla lettura, tanto coinvolge.
Ci sono situazioni particolari, che ancora mi lasciano in dubbio su dove porteranno, alcuni punti che restano ancora oscuri e che, sicuramente, verranno spiegati nei due volumi conclusivi. Almeno lo spero, perché il patto che Elias ha stretto con la Traghettatrice non fa presagire nulla di buono.
Un romanzo scritto divinamente, che coinvolge in un susseguirsi continuo di emozioni e i cui personaggi vengono ampiamente approfonditi e caratterizzati, regalandoci immagini che restano impresse nella mente. Inoltre ci sono questa sottilissima tensione e vari punti ancora da chiarire, che lasciano sgomenti per la piega che fanno prendere agli eventi. Insomma, un libro splendido e avvincente, che continua a incuriosirmi e mi lascia sempre più carica di curiosità e aspettativa. Superconsigliato!