Recensione libri

Recensione: Cheyenne di Madeline Baker

 

 

 

Titolo: Cheyenne

Autore: Madeline Baker

Editore: Mondadori

Collana: I romanzi introvabili

Uscita: 7 febbraio 22

Nato da un padre che non gli ha mai perdonato le sue origini indiane, Caleb Stryker ha lasciato da dodici anni la cittadina di Cheyenne per cercare fortuna nel selvaggio West. Ora che i genitori sono morti ha deciso di tornare, ma anche i suoi rispettabili concittadini non riescono ad andare oltre le apparenze: in lui vedono solo un tenebroso cacciatore di taglie, un mezzosangue… Lì lo aspetta Callie McGuire, una ragazza che reclama la sua parte di eredità e che, al pari di Caleb, non sembra godere di buona reputazione in città: pur bellissima e intraprendente, è solo l’orfana di una prostituta da saloon. A dispetto dei benpensanti, però, l’incontro tra i due giovani reietti porterà a un tempestoso grande amore che infiammerà non solo i loro cuori, ma anche le vicende di quella che è stata, fino ad allora, una quieta cittadina…

 

Il caro, vecchio e selvaggio West mi era mancato tanto, e tornare con la fantasia nel territorio del Wyoming, nel 1883, mi ha aperto il cuore. 

 

Come prima cosa, ci tengo a dire che ho adorato la scrittura di quest’autrice che, ahimè, non conoscevo. 

Questa bellissima storia d’amore ci trasporta nella città di Cheyenne, una delle località che si sono espanse con l’arrivo della ferrovia, e che ha reso ricchi i proprietari di quella terra, un tempo isolata e priva di valore.

 Caleb Stryker è un mezzosangue che torna nella città in cui ha vissuto con il padre bianco e la madre indiana, dopo che hanno deciso di lasciare la riserva lakota dove si erano incontrati. 

Per lui i ricordi sono intrisi di odio e dolore. 

L’odio per il padre che aveva deciso che fosse giunto il tempo di rientrare nel suo mondo, e successivamente lo aveva picchiato per la sua resistenza a adeguarsi ai costumi “civili”; e dolore per il pensiero di non essere mai tornato dalla madre prima della sua morte. 

Caleb si trova a Cheyenne per una lettera che gli è stata inviata dall’avvocato di famiglia. A quanto pare il padre, morto tre mesi prima della madre, aveva lasciato tutto e lei, a sua volta, aveva cambiato il suo testamento trasferendo tutto al figlio, fuggito dodici anni prima. 

Così lui ora è un uomo ricco. Dopo otto anni come cacciatore di taglie, improvvisamente ha un palazzo in città e un ranch, il Rocking S, ma cosa ne farà… starà al tempo decidere.

 Callie McGuire è una ragazza nata sotto una cattiva stella. La madre Leila era una prostituta e nonostante l’abbia protetta e allontanata quanto poteva da quel mondo, la sua reputazione l’ha segnata indelebilmente. 

Fa la cameriera presso un ristorante in città, ma aspetta con ansia l’arrivo del figlio di Duncan Stryker per presentare le sue richieste. Infatti sua madre era l’amante di Duncan e lui le aveva promesso di badare alla figlia quando lei fosse venuta a mancare. 

Fatto sta che il vecchio era morto per un infarto cinque giorni dopo, e la ragazza non aveva avuto il coraggio di chiedere alla moglie indiana, visibilmente distrutta dal dolore, di tenere fede alla promessa del marito traditore.

 Il piano di Callie era semplice: chiedere i soldi che le permetteranno di andarsene da quella città, in cui tutti la giudicano per il passato della madre, e iniziare una nuova vita. Ma le cose non andranno come si aspetta e il bel mezzosangue dai penetranti occhi grigi non le renderà la cosa facile. 

L’attrazione fra i due è qualcosa di esplosivo e l’autrice riesce a trasmettere al lettore le resistenze di Caleb e le paure di Callie.

Caleb è riluttante nell’ammettere i suoi sentimenti per non essere ferito, e Callie a sua volta ha il terrore di essere usata e gettata via.

Caleb è bello e sa di esserlo, ma la vita non è stata semplice perché è un mezzosangue. La sua infanzia è stata felice fra i Lakota, nella riserva, ma il mondo dei bianchi non l’ha accolto con lo stesso animo. Ha dovuto subire gli sguardi e le dicerie in città e successivamente l’ira del genitore quando si è rifiutato di vestire e comportarsi come loro. 

Dopo che il padre, in uno scatto di rabbia, gli aveva tagliato i lunghissimi capelli, era scappato di casa e non aveva più fatto ritorno, spezzando il cuore della madre che amava molto.

 Callie ha paura degli uomini. Sua mamma le ha insegnato fin da piccina che vogliono solo una cosa e dopo che l’hanno ottenuta scompaiono. La ragazza quindi lotterà contro i forti sentimenti per il mezzosangue che le scatena ondate di emozioni per preservare l’unica cosa le permetterà un matrimonio, la verginità.

 I due avranno una storia intrisa di sentimenti e paure che li renderà instabili, ma che rafforzerà il loro amore fino a inciderlo nelle stelle. 

Le attraversate a cavallo, le sparatorie, le zuffe, i saloon, e i riti dei nativi americani ci portano in un mondo affascinante che guida da secoli l’immaginazione collettiva.

Ho amato questa storia e ho letto le ultime pagine con un sospiro di felicità, perché nonostante tutto, il destino ci trova sempre. 

 

 

 

 

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