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Recensione: Autopsia di Patricia Cornwell

Titolo: Autopsia
Autore: Patricia Cornwell
Editore: Mondadori
Genere: Thriller
Serie: Kay Scarpetta
Prezzo: € 11.99/21.38
Data di pubblicazione: 1 febbraio 2022

Dopo un’assenza durata parecchi anni, l’anatomopatologa forense Kay Scarpetta torna in Virginia, lo Stato dove ha avuto inizio la sua brillante carriera. Kay e suo marito Benton Wesley, ora psicologo forense per i servizi segreti americani, si sono trasferiti ad Alexandria, a pochi chilometri dal Pentagono, in un mondo post-pandemico lacerato da disordini civili e politici. Scarpetta è diventata capo medico legale, ma si trova a lavorare con una segretaria prepotente e a gestire una situazione di trascuratezza e presunta corruzione. Dopo poche settimane, viene chiamata sulla scena di un crimine: presso i binari della ferrovia è stato ritrovato il corpo di una donna, orribilmente mutilata. E, non appena Kay inizia a indagare, gli indizi rivelano un quadro inquietante: l’omicidio potrebbe essere opera di un serial killer. Nello stesso tempo, una catastrofe in un laboratorio spaziale segreto mette in pericolo la vita degli scienziati a bordo. In quanto membro della Doomsday Commission, specializzata in casi sensibili per la sicurezza nazionale, Scarpetta è convocata alla Casa Bianca e incaricata di scoprire cosa sia successo. Mentre è impegnata a lavorare alla prima scena del crimine nello spazio, però, il male si avvicina pericolosamente a casa sua.

In questo nuovo romanzo della sua rivoluzionaria serie con protagonista Kay Scarpetta, Patricia Cornwell cattura i lettori con colpi di scena, alta tensione e i dettagli forensi che l’hanno resa famosa, ricordandoci ancora una volta perché è la scrittrice di gialli più venduta al mondo.

“Quello che penso non potrebbe essere più brutto di così” rispondo. Mi sento ribollire dentro.

“Se avessi ragione, succederà un casino, anche se mi dovesse costare il posto. Il modo in cui una persona muore non può essere oggetto di trattativa.”

“Calma, Doc. Sistemeremo tutto, come facciamo sempre. Elvin Reddy è uno stronzo incompetente, e odio vedere persone come lui che vengono ricompensate.”

Tratto dal libro

Questo brevissimo scambio tra Kay Scarpetta e Pate Marino riassume più di ogni altro la determinazione del nostro medico legale nel voler scoprire la verità, nonché la sintonia e il senso di squadra che la unisce all’ex detective.

Confesso di essere stata una fedele lettrice (soprattutto della prima decina di libri dedicati alla famosa patologa), ma di essermi poi un po’ persa, non trovando nei successivi capitoli la stessa tensione narrativa che invece contraddistingueva i precedenti.

Autopsia è stato un ottimo ritorno alle origini per me, e per più di un motivo. Kay è tornata a essere il direttore dell’istituto di medicina legale di tutta la Virginia (esattamente lo stesso ruolo che aveva in Postmortem, il primissimo libro della serie pubblicato nel 1990), con l’obiettivo di cercare di risolvere l’enorme problema legato l’imbarazzante numero di casi trascurati, o mal gestiti, dal suo predecessore, Elvin Reddy.

Un compito che si rivela davvero ostico, vuoi per la totale mancanza di professionalità di buona parte dei suoi collaboratori, vuoi perché da subito di trova ad affrontare il caso della scomparsa di una scienziata della Thor, una società che collabora segretamente con il governo per lo studio nello spazio sulla stampa in 3D di organi e pelle umani.

Sebbene non più al servizio pubblico, nelle indagini viene affiancata dal fedelissimo Marino, per tantissimi anni suo partner, amico, protettore e ultimamente anche… altro, ma non vi rovino la sorpresa.

Un caso in apparenza semplice, ma che pare collegato al ritrovamento di parti di un corpo di donna avvenuto a Daingerfield Island e che, sorprendentemente, conduce Kay Scarpetta alla Casa Bianca. Qui si ritrova al cospetto di un Presidente degli Stati Uniti d’America preoccupato che informazioni top secret, relative alle scoperte ottenute in anni di ricerca costata milioni di dollari, possano essere state vendute al nemico.

Le indagini vanno avanti e gli scenari si confondono: spionaggio industriale, delitto passionale, regolamento di conti, oppure opera di un serial killer?

Il finale, anche se a mio parere un po’ affrettato, non vi deluderà.

Patricia Cornwell si conferma abilissima nell’offrire dettagli tecnici, accurata nel descrivere le procedure e i particolari investigativi. Con lo stile incisivo che l’ha resa famosa e che ha conquistato milioni di lettori, rende davvero semplice vivere appieno la storia.

Nonostante la scrittura sia sempre in prima persona dal pov della protagonista ovviamente, la psicologia degli altri personaggi secondari è comunque approfondita e ne mette in evidenza le emozioni, le paure e i disagi. In Autopsia si fanno spazio nuovi personaggi, naturalmente utili alla narrazione, ma per me ritrovare Pate, Benton e Lucy è stato un po’ come tornare a casa.

Non perdetelo!

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