Recensione: La rosa di Parigi di Laura Gay
TITOLO: La rosa di Parigi
AUTORE: Laura Gay
GENERE: romance storico
DATA DI USCITA: 22 FEBBRAIO 2022
Folli passioni, tradimenti e gelosie nella Francia della Rivoluzione.
Francia, 1789.
Alla vigilia della Rivoluzione, Julie de Soissons, giovane fanciulla di rara bellezza, si muove tra le stanze di Versailles con innocente ingenuità, conquistando con il suo candore i favori della Corona e del Delfino di Francia. Ma tra virtù e dissolutezza c’è un confine molto sottile. Julie lo scoprirà a sue spese, innamorandosi perdutamente del marchese de Saint-Fraycourt, libertino senza scrupoli che non impiegherà molto a sedurla e a privarla di quella dote – la verginità – fondamentale per sposare un uomo di alto lignaggio. Ma da cosa è spinto il marchese? Dalla lussuria o da un astuto piano di vendetta? Per sfuggire alla prepotenza del fratello Nicolas, che la vorrebbe accasata con un vecchio e borioso duca, Julie è costretta a rinunciare ai lussi della reggia per mischiarsi al volgo parigino, in fermento, in piena carestia e pronto alla rivolta. Proprio a Parigi la ragazza conosce Philippe, giornalista squattrinato e dalle idee rivoluzionarie, con un oscuro passato alle spalle. Conquistata dalla sua aria tenebrosa e tormentata, si dona a lui anima e corpo. Ma i segreti che Julie gli tiene nascosti potrebbero dividerli per sempre.
Care Fenici, quando ho iniziato a leggere La Rosa di Parigi ho pensato: “oh no, mi sono beccata l’ennesimo Harmony con una protagonista svampita”. Proseguendo con la lettura, però, mi sono dovuta ricredere e penso che questo sarà uno dei pochi romanzi che rileggerò spesso. Mi ha totalmente conquistata e non solo per il più che ottimo stile narrativo ma soprattutto per la storia e i personaggi, pure Alain mi è rimasto nel cuore!
Se come me siete cresciute a pane e Lady Oscar o La Stella della Senna e avete (se no, fatelo!) guardato la serie TV Versailles vi sentirete non poco presi dalla nostalgia leggendo il romanzo. I fatti storici sono riportati alla perfezione e sembra di essere proprio a Versailles nel 1789, teatro di una grande rivoluzione, una di quelle che mai verranno dimenticate, per fortuna. Ma veniamo alla trama.
Julie De Soissons è una giovanissima lady, sorella di un duca, che viene portata a corte dal fratello per entrare nel mercato matrimoniale e sposare un uomo ben più vecchio ma ricco. La giovane ha tutta la grazia di una nobile, compresa la virtù, ma, come sempre, la corte pullula di intrighi e gelosie, per cui la dolce Julie non fatica ad attirarsi le invidie di una certa contessa che la spinge tra le braccia di un aitante libertino: Alain Saint-Fraycourt. Quest’uomo la corteggerà e le insegnerà i piaceri della carne, cosa assolutamente proibita per una giovane vergine in procinto di sposarsi.
Ve la sto mettendo in questi termini un po’ vecchiardi ma siamo nel 1789, non nel 2022, le donne erano solo merce matrimoniale sforna figli e stop. Alain è un vero stronzo, c’è poco da fare, e per tutto il tempo mi veniva in mente l’attore Evan Williams, se non sapete chi è vergognatevi e guardate Versailles! Pura divinità maschile in quanto a fascino e per quanto sia detestabile per tutto il libro, ho sperato fino all’ultimo che si redimesse. Vi giuro, tifavo in parte per lui, ma non poteva competere con Philippe, nessuno può.
Julie, ormai deflorata, sceglie di scappare a Parigi dove viene derubata e sarà questo il momento in cui cambierà il suo destino, incontrando Philippe, un giornalista rivoluzionario che l’aiuta portandola a casa sua e assumendola come domestica. Una lady e un uomo comune? Inaudito è dir poco, ma siamo alle porte del cambiamento e le cose stanno per prendere una piega drastica che porterà la donna a dover fare una scelta: l’amore o la famiglia?
Philippe, che uomo eccezionale! Non potrà non piacervi, a noi donne affascina il bad boy ma preferiamo un uomo che ci ami malgrado tutti i nostri difetti – spero almeno che sia così. Ma la vera scoperta è Julie, una ragazzina ingenua che riesce a mantenere la freschezza e l’altruismo e allo stesso tempo può rivaleggiare con una cortigiana in quanto a ricerca del piacere. Lei sa già quello che vuole, ma la Rivoluzione non lascia scampo ai buoni sentimenti e ben presto dovrà confrontarsi con il passato e con il futuro che desidera. Il finale è un po’ veloce e scontato ma regge bene e ci regala una storia che non vorremo dimenticare tanto presto. Grazie Laura Gay per avermi dato la possibilità di recensirlo.
Buona lettura!