Recensione #Booktok: Fabbricante di lacrime di Erin Doom
Titolo: Fabbricante di lacrime
Autore: Erin Doom
Genere: Romance contemporaneo
Età di lettura consigliata: dai 16 anni
Editore: Magazzini Salani
Data di uscita: 27 maggio 2021
Tra le mura del Grave, l’orfanotrofio in cui Nica è cresciuta, si raccontano da sempre storie e leggende a lume di candela. La più famosa è quella del fabbricante di lacrime, un misterioso artigiano dagli occhi chiari come il vetro, colpevole di aver forgiato tutte le paure e le angosce che abitano il cuore degli uomini. Ma a diciassette anni per Nica è giunto il momento di lasciarsi alle spalle le favole tetre dell’infanzia. Il suo sogno più grande, infatti, sta per avverarsi. I coniugi Milligan hanno avviatole pratiche per l’adozione e sono pronti a donarle la famiglia che ha sempre desiderato. Nella nuova casa, però, Nica non è da sola. Insieme a lei viene portato via dal Grave anche Rigel, un orfano inquieto e misterioso, l’ultima persona al mondo che Nica desidererebbe come fratello adottivo. Rigel è intelligente, scaltro, suona il pianoforte come un demone incantatore ed è dotato di una bellezza in grado di ammaliare, ma il suo aspetto angelico cela un’indole oscura. Anche se Nica e Rigel sono uniti da un passato comune di dolore e privazioni, la convivenza tra loro sembra impossibile. Soprattutto quando la leggenda torna a insinuarsi nelle loro vite e il fabbricante di lacrime si fa improvvisamente reale, sempre più vicino. Eppure Nica, dolce e coraggiosa, è disposta a tutto per difendere il suo sogno, perché solo se avrà il coraggio di affrontare gli incubi chela tormentano, potrà librarsi finalmente libera come la farfalla di cui porta il nome.
Nica e Rigel sono due adolescenti cresciuti insieme in un orfanotrofio, dove la storia più raccontata è quella del Fabbricante di lacrime: una figura misteriosa che aveva il potere di creare delle lacrime, appunto, al cui interno dimoravano le emozioni più negative e tristi esistenti.
Per la giovane questa storia raffigurava Rigel, il ragazzo che, con i suoi comportamenti scorbutici, la terrorizzava fin da piccola. Il sogno di Nica, inoltre, è sempre stato quello di far parte di una famiglia, tuttavia quando viene adottata è proprio il ragazzo a rovinarle la sua felicità, affidato anche lui alla stessa famiglia. Per i due inizierà una vita nuova, e superare le ferite personali sarà più difficile del previsto.
Nica è un personaggio molto particolare: pura, ingenua, eterna bambina che vive in una bolla costruita da lei stessa per proteggersi dal mondo esterno e dai mostri che le hanno distrutto l’infanzia.
Rigel, invece, è un’anima oscura che non si ama, anzi, è convinto di non meritare nulla; ciononostante è disposto a fare qualunque cosa per proteggere la ragazza con cui è cresciuto, anche se lei non se ne rende conto.
La storia costruita da Erin Doom tratta tematiche importanti quali abbandono, abusi e una realtà spesso sottovalutata, quella degli orfanotrofi. I messaggi forti sono accompagnati da uno stile poetico ed evocativo, ricco di metafore, che tuttavia risulta parecchio prolisso in alcuni momenti della storia. Per buona parte del libro, infatti, non ci sono risvolti né evoluzioni, ma solo ed esclusivamente un approfondimento della protagonista.
Il romanzo, dunque, è incentrato su Nica, sulla sua crescita personale e come riesca ad affrontare e superare un passato difficile. Anche il personaggio di Rigel è utile alla maturazione della ragazza: è la sua àncora di salvezza, l’unico che riesce a comprenderla, poiché ha vissuto le medesime esperienze. Penso, infatti, che l’autrice voglia farci comprendere la difficoltà nel superare determinati avvenimenti, con sui spesso ci si può solo convivere, mentre per comprenderli è necessario il confronto con qualcuno che li abbia provati sulla propria pelle.
Rigel, così, plasma la sua vita su quella della ragazza: vive per lei, ma allo stesso tempo vuole proteggerla da se stesso, perché crede di non valere nulla.
Il libro è, dunque, una storia di rinascita, di rivalutazione di sé e di amore (amore romantico, ma anche familiare). Ammetto tuttavia che in alcuni frangenti la relazione tra i due sia sembrata un po’ tossica, e avrei voluto leggere di un’evoluzione maggiore per entrambi i protagonisti. Rimane comunque una trama che colpisce il cuore, difficile da dimenticare.