Recensione: Con te a ogni costo di Ilari C.
Titolo: Con te a ogni costo
Autrice: Ilari C.
Genere: Romance MM poliziesco
Casa editrice: Self Published
Pagine: 250
Data di uscita: 21 febbraio 2022
Cooper ha trascorso gli ultimi dodici mesi tentando di rifarsi una vita dopo un evento traumatico. Si è trasferito a Londra nel borgo di Ealing e alle relazioni preferisce le notti di divertimento nel gay club del quartiere.
Brian ha impiegato la sua vita a esaudire i desideri degli altri. Ha una casa elegante, una compagna, una figlia e la qualifica di detective. Per mantenere l’equilibrio deve ignorare i sentimenti contrastanti che gli suscita il nuovo capo.
Il suo piano sembra funzionare fino a quando spunta un serial killer.
La vita di Brian sta per essere messa sottosopra, mentre quella di Cooper forse è in pericolo. Qual è il costo da pagare per stare insieme?
Con te a ogni costo è un MM romance e contiene scene esplicite, anche violente. Per i temi trattati è consigliato a un pubblico adulto.
Care Fenici, questo romanzo è arrivato in un momento in cui desideravo leggere una bella storia d’amore con qualche accenno di oscurità. Sono rimasta abbastanza contenta di averlo letto eppure non totalmente soddisfatta. Lo stile narrativo è piacevole e intrigante ma fino a un certo punto. Alcune cose, infatti, mi hanno lasciata tentennante.
Siamo a Londra dove Brian, sergente di polizia, ha una vita praticamente perfetta, direi anche troppo. È sposato con una donna a cui vuole molto bene, insieme hanno una splendida bambina, va d’accordo con i colleghi e ha reso molto orgogliosi i suoi genitori. Cosa potrebbe mai mancare? Potrei evitare di essere molto esplicita, tuttavia non ci vuole un genio a capire che ha represso così tanto se stesso da sotterrare una parte di sé, quella a cui piace il pene. Ok, magari potrei essere meno brutale, ma lo avrei veramente strozzato. Quanti uomini sono rimasti invischiati in una situazione simile perché non avevano il coraggio di essere se stessi? Solo che in questi casi ci va di mezzo la povera mogliettina.
A lavoro se la vede veramente brutta con Cooper, il nuovo capo, che lo prende subito in antipatia. In realtà quest’ultimo ha altri progetti per il suo sergente e niente che c’entri con il lavoro. Avete capito, no?!
Cooper è un uomo con un passato traumatico che lo ha talmente segnato da impedirgli di volere una relazione con nessun uomo, ma solo sesso occasionale. Puntare il giovane sergente è un ottimo svago che, però, si trasformerà in qualcosa di più. Da una parte abbiamo il dramma amoroso e, dall’altra, una serie di orridi omicidi che si ricollegano al passato di Cooper.
La parte poliziesca sembra ben sviluppata, almeno all’inizio, poi si perde e sfiora l’assurdo – ve ne accorgerete leggendolo – fino a diventare solo uno sfondo per dare il La alla storia di sesso, anche troppo sesso, con un pizzico di amore. Brian si innamora di Cooper, ricambiato, a tal punto da dargli la forza di lasciare moglie e figlia e dire la verità alla famiglia, soprattutto all’omofobo padre nonché ex poliziotto. Di disagio ne abbiamo parecchio, soprattutto in questa scena.
Quando Cooper si trova invischiato totalmente nel caso fino a essere rapito dal killer, sarà Brian a tirare fuori le palle e a non darsi per vinto. Penserete che dopo queste vicissitudini i due possano finalmente vivere felici e contenti, e invece no, e qui arriva la parte più realistica poiché sevizie e torture non si dimenticano dall’oggi al domani e per Brian sarà un lavoraccio aiutare il compagno.
Bello e intrigante l’ho già detto, vero?! Il problema più che nel personaggio di Cooper sta in quello di Brian, o meglio, nel suo sviluppo. Si passa da un uomo di famiglia represso a un “sventoliamo la bandiera gay” in un nano secondo, prendendo non solo il coraggio a due mani ma anche il pene del compagno per urlare al mondo la sua ritrovata omosessualità. Decisamente poco realistico e anche un po’ patetico. Comunque sia, non mi sono pentita di averlo letto e lo consiglio, se non altro per inveire un po’ contro il padre del sergente!
Buona lettura!