Recensione: Un voto così intrepido e mortale – Serie: Cursebreakers #3 di Brigid Kemmerer
Titolo: UN VOTO COSI’ INTREPIDO E MORTALE
Titolo Originale: A Vow So Bold and Deadly
Serie: Cursebreakers #3
Autore: Brigid Kemmerer
Editore: Mondadori
Genere: Fantasy
Data d’uscita: 1 Marzo 2022
Cursebreakers Series:
1. Un fato così ingiusto e solitario 25 Gennaio 2022
2. Un Cuore così impavido e spezzato 8 Febbraio 2022
3. Un voto così intrepido e mortale 1 Marzo 2022
Emberfall è sull’orlo del baratro. Mentre l’ombra della guerra si allunga sul regno, è sempre più aspro lo scontro tra chi considera Rhen il legittimo erede e chi vorrebbe che fosse Grey a salire al trono. Grey ha offerto una tregua di sessanta giorni prima di attaccare, e Rhen, tormentato dai suoi segreti, si sta isolando da tutti, compresa Harper, che è alla disperata ricerca di una soluzione pacifica. Nel frattempo Lia Mara, da poco incoronata regina di Syhl Shallow, fa di tutto per governare con giustizia e non seguire le orme spietate della madre. Ma il suo rapporto con Grey, che i più guardano con paura perché dotato di magia, la rende invisa ai suoi stessi sudditi e fa di lei il bersaglio di fazioni ostili. Man mano che la data dell’ultimatum si avvicina, la giovane sovrana deve scoprire se è davvero di lei che il suo popolo ha bisogno. La sorprendente conclusione della trilogia “Cursebreakers” ci mostra due regni prossimi allo scontro, tra lealtà messe a dura prova e amori in pericolo, mentre un antico nemico in cerca di vendetta ritorna pronto a distruggere tutto e tutti.
Da leggere dopo i primi due volumi
Finire una saga che si è amata è difficile e ci si approccia all’ultimo volume sempre con un po’ di paura. Beh, non temete! Non rimarrete assolutamente delusi da questo terzo libro.
La storia è piena di colpi di scena e di momenti di tensione ma anche di tanta riflessione su sé stessi e sul rapporto con gli altri.
Ci troviamo sull’orlo di una guerra tra due regni, Lia Mara e Grey hanno deciso di stabilire una tregua di sessanta giorni, sperando nella resa di Rhen.
I punti di vista sono quattro: il principe Rhen che, come avevamo visto nella conclusione del romanzo precedente, sta lottando contro sé stesso e con una vecchia nemica ricomparsa all’improvviso ̶ la perfida incantatrice ̶ mentre prova a riunire le sue armate; Harper che nutre del risentimento verso il suo amato per le azioni che ha commesso nei confronti del suo ex comandante e lo evita da giorni; Grey che si addestra con dei soldati stranieri che non si fidano di lui e della sua magia; e infine la regina Lia Mara, che vuole governare il suo regno senza la crudeltà con cui lo guidava sua madre, ma che si scontra con lo scetticismo dei suoi sudditi e di sua sorella.
Lo scontento delle masse è ormai dilagato in entrambi i regni: a Emberfall si è diffusa la sfiducia verso un principe che li ha abbandonati per anni e che potrebbe non essere il legittimo erede al trono; a Syhl Shallow la paura della magia guida le azioni del popolo.
Ogni personaggio ha una sfida da affrontare con gli altri ma, soprattutto, con sé stesso, per capire chi è davvero e come è meglio agire.
Tuttavia tutti cercano il modo di sacrificare meno vite possibili in una guerra che sembra ormai inevitabile.
Lo stile di scrittura dell’autrice è, come sempre, molto scorrevole e coinvolgente. Riesce a destreggiarsi molto bene tra le descrizioni dei dubbi e dei pensieri dei suoi personaggi e i momenti di tensione e azione che ti fanno venire voglia di leggere anche in piena notte per l’ansia di sapere cosa accadrà.
Non mancano, anche in queste pagine, momenti crudi in cui la violenza di alcuni emerge in modo dirompente. Ho desiderato davvero tanto la morte di uno di loro per il caos continuo che le sue azioni creavano ai quattro protagonisti. Per fortuna ci sono stati anche momenti felici di amore e comprensione reciproca, di affetto e passione che sono riusciti ad alleggerire lo stato di tensione.
È proprio la varietà delle emozioni che questo libro suscita a mostrare la bravura della scrittrice nel rappresentare i suoi personaggi e i cambiamenti che hanno fatto e continuano a fare.
Credo che sia una delle più belle saghe che abbia letto, soprattutto per la bellezza e la profondità dei suoi protagonisti.
Lo consiglio a chiunque ami i fantasy un po’ cupi che ricordano le favole che ci leggevano da piccoli, a chi piacciono i retelling originali e con elementi nuovi e a chi sogna con le storie d’amore profonde e a volte difficili.
Buona lettura!
P.S. Tra le altre cose, c’è stato un piccolo elemento che mi ha ricordato la favola di Biancaneve, vediamo se riuscite a notarlo anche voi.