Recensione: Soccorrere Brenae di Susan Stoker Serie Armi & Amori: verso il futuro Vol. 2
Titolo: Soccorrere Brenae
Autore: Susan Stoker
Serie: Armi & Amori: verso il futuro Vol. 2
Editore: A Stoker Aces Production
Genere: Romance
Data di pubblicazione:15 Marzo 2022
Il contrammiraglio Dag Creasy ha goduto di una lunga carriera di successo nella marina. Non ha sempre navigato in acque tranquille, ma la sua bella e generosa moglie, Brenae, è stata al suo fianco per quasi trent’anni, aiutandolo a superare ogni tempesta. La ama più di quanto possa esprimere a parole, il loro amore diventa sempre più forte di anno in anno. Ora sono entrambi emozionati e impazienti per il completamento della loro casa dei sogni, dove inizieranno il prossimo capitolo della loro vita insieme…
Sempre che una minaccia inaspettata non ponga fine alla loro storia d’amore da favola.
** Soccorrere Brenae è il secondo libro della serie Armi & Amori: verso il futuro. Ogni libro è indipendente, senza finali sospesi.
Soccorrere Brenae è una novella della serie Armi & Amori che vede come protagonisti il contrammiraglio Dag Creasy e sua moglie Brenae. Nella versione originale è il volume 1.5 poiché è strettamente collegato al primo libro della serie grazie alla presenza di Rocco e Caite, protagonisti del precedente volume, che fanno da trait d’union tra le storie.
La novella “dovrebbe” narrarci la storia di Dag e Brenae, a mio parere però, manca una descrizione efficace delle loro vicende e della loro evoluzione negli anni.
Il racconto si apre con un flashback che narra il loro primo incontro avvenuto trenta anni prima; Dag è un giovane ufficiale che soccorrerà Brenae, giovane cameriera e studentessa e sarà amore a prima vista.
In questo prima parte l’autrice ci presenta Dag come un uomo volitivo e con la passione per il suo mestiere, e seppur giovane, ha le idee ben chiare sul suo futuro mentre di Brenae, purtroppo, non vengono approfonditi sogni e desideri.
Nel prosieguo torniamo ai tempi attuali dove Dag ha fatto carriera, diventando contrammiraglio, e Brenae è ormai sua moglie da trent’anni.
Ritengo che sia ben delineato il percorso professionale di Dag ma poco si dice della vita di Brenae, infatti, gli aggettivi che più ricorrono per descriverla sono “buona”, “gentile”, “dolce” esaltando così le sue capacità muliebri senza, a mio parere, approfondire altro, inoltre, il suo stesso essere madre viene citato en passant, cosa che mi ha lasciata perplessa.
La narrazione è abbastanza scarna, forse a causa della brevità del racconto, e c’è solamente un piccolo momento di suspense, che coinvolge i quattro protagonisti, ma non sufficiente per trasmettere pathos.
La novella è narrata prevalentemente dal punto di vista di Dag e non ci sono dialoghi abbastanza approfonditi tra i due che ci permettano di capire l’evoluzione della loro storia d’amore e come sia cresciuta. Emerge il lato sensibile del protagonista, uomo vigoroso e capace di meritare il rispetto dei suoi soldati ma con un animo sensibile che svela solo a pochi, mentre poco viene descritto il carattere di Brenae.
Di contrasto a queste esigue descrizioni dei personaggi, sono presenti tante scene di sesso descritte minuziosamente mancando, a mio avviso, un bilanciamento tra quest’ultime, che sembrano fare da padrone, e la storia.
Mi è dispiaciuto non trovarmi del tutto convinta poiché l’autrice, in altri racconti brevi, era stata capace in poche pagine di far trasparire la personalità delle figure presenti e questo, probabilmente, era stato facilitato dal fatto che quei brevi racconti erano su uomini e donne già precedentemente introdotti e approfonditi in libri che li avevano visti protagonisti.
Questa novella, a mio avviso, non risulta particolarmente appassionante perché manca il pathos e descrizioni tali da permetterci di amare Dag e Brenae.