Recensione in anteprima: The List di Florian Dennison
Titolo: The List
Autore: Florian Dennisson (autore internazionale)
Editore: Dri Editore
Genere: Thriller
Pagine: 232
Data di uscita: 26 aprile 2022
Quattro nomi su una lista.
Quattro vittime sconosciute.
Una confessione non del tutto convincente.
Il sergente Maxime Monceau, specialista in linguaggio non verbale, viene incaricato di indagare su un mistero che ha messo l’unità investigativa della polizia in un vicolo cieco. Uno strano uomo si è consegnato alla centrale, accusandosi di omicidio.
Il tempo scorre e, senza prove o vittime, questo sospettato potrebbe essere liberato e continuare con la sua follia omicida.
Sembra esserci solo una cosa certa: una lista.
Dopo una vita passata a suonare in gruppi, a girare il mondo e a registrare album in studio, ha scambiato la chitarra con una penna (scrive su una tastiera, ma è meno romantico da dire…) e ha deciso di vivere dei suoi romanzi nel 2015.
Essendo un lettore appassionato dei libri di Agatha Christie fin da giovanissimo, il suo genere preferito è il giallo ma, in generale, gli piace raccontare storie che abbiano la suspense come filo conduttore.
Fino ad oggi ha scritto otto romanzi.
La lettura gli permette di fuggire per qualche ora da un mondo spesso difficile e di passare un momento fuori dal tempo provando forti emozioni, per questo il suo desiderio più grande è quello di far provare lo stesso ai propri lettori.
Apprezzata novità nel catalogo Dri Editore, è questo bel giallo ambientato tra Francia e Svizzera con protagonista il sergente Maxime Monceau che reduce da una sorta di esaurimento nervoso è costretto, suo malgrado, a fare i conti con i suoi mostri interiori.
La cosa che ho apprezzato di più è la totale mancanza di sangue e morti che sono soltanto immaginati e supposti perché frutto di un intricato delirio mentale.
Un sospettato che mostra al mondo una pazzia feroce, violenta e autolesionista, scatena nel protagonista, poliziotto specializzato nel comprendere i segnali inconsci che una persona emette, la sua capacità investigativa.
Il cartoncino con un simbolo conservato nella tasca dell’uomo rinchiuso in cella scatena nel sergente delle crisi di panico che lo rendono inviso ai suoi colleghi. Vecchi ricordi sepolti ed esperienze vissute da ragazzo, gli fanno perdere il controllo e neppure l’amore della collega Assia (la cui storia è però semplicemente abbozzata) lo riesce a rasserenare.
Quando tutto sembra perso, un colpo di scena possibile solo grazie al lavoro di squadra, riesce a risolvere brillantemente il caso lasciando aperto uno spiraglio che fa supporre un seguito.
Bei personaggi, approfondimenti psicologici raffinati e un’atmosfera che alterna visioni bucoliche della zona dove si svolge la vicenda, a quelle di notti piovose buie e tormentate, caratterizzano questo giallo psicoanalitico di valore, che trae numerose conclusioni sulla precarietà della mente umana.