Recensione: 30 giorni (Arcobaleno Vol. 1) di Elen TD
Titolo: 30 GIORNI
Autrice: Elen TD
Genere: Romance Contemporaneo
Serie: Autoconclusivo
Data di Uscita: 25/04/2022
Pagine: 450
Casa editrice: Self Publishing
Formato: Ebook e Cartaceo Amazon (incluso in Kindle Unlimited)
TAG: #ReverseHarem #AgeGap #LGBT #MMFM
Link Amazon: https://amzn.to/3MnVXt8 PRE-ORDER ATTIVO
Prezzo: 0,99 (PRE-ORDER e giorno uscita) poi 2,99
30 GIORNI è un romance contemporaneo a tinte hot che narra di un amore che sfida tabù, colori e anche il destino.
“Tre paia d’occhi mi fissano ed è come essere investita da un tornado, l’espressione di Dennis è un invito esplicito ad andare fino in fondo con lui, con loro, Gus spera che lo faccia e poi c’è Set. L’epicentro, il luogo dove si annida la forza distruttiva, il suo sguardo, il magnetismo che mi respinge: non mi vuole, la sua volontà è la più forte, nella formula è lo zero che annulla tutta l’equazione.” cit.
29 giorni per vivere ventinove anni
Sulla soglia dei trent’anni, Iris decide di rompere ogni legame, ogni vincolo e ogni schema con la vita che le è scivolata addosso e che non ha mai sentito davvero sua.
Prima tappa: perdere la verginità conservata per un amore che non è mai arrivato.
Nel locale più trasgressivo di Firenze, Iris incontra Dennis, un ragazzo più giovane che non hai mai perso il sorriso nonostante la vita si sia accanita anche su di lui, solo che Dennis è il “terzo” di una coppia gay e potrebbe non essere il mentore più adatto.
Ho aspettato che il dolore passasse
Ho aspettato tempi migliori per divertirmi
Ho aspettato l’amore per lasciarmi andare
Ora sono stanca di aspettare.
Romanzo autoconclusivo. Contiene scene adatte ad un pubblico consapevole.
Il dolore stanca. Stanca chi lo prova, ma sfinisce anche chi sta accanto a chi soffre.
(Tratto dal libro)
Iris è stanca di soffrire e di vivere una vita priva di significato. Si è data trenta giorni di tempo, che vuole assaporare fino in fondo senza più preoccuparsi di niente. In un club cerca di realizzare un sogno nel cassetto: perdere la verginità con due uomini. Incontra Dennis, che la convincerà, nonostante la differenza d’età, ad accontentarsi di fare un’esperienza solo con lui. È sincero fin da subito: ha già un ménage con due uomini e non ha intenzione di interromperlo ma, essendo una relazione aperta, gli interessa sperimentare la sua prima volta con una donna. Il suo essere solare la cattura e da subito notiamo quanto sia sensibile e positiva la sua presenza.
I due ragazzi trovano una sintonia speciale e sviluppano un senso di bisogno, un legame che non riescono a spezzare: anche se Iris è ritrosa a legarsi e vorrebbe solo sesso, stare con lui è troppo piacevole.
Un’altra cosa ho capito: Dennis non è un terzo di un trio, ma il terzo di una coppia. Lavora con Set, balla con Gus, ride, scherza, si allena con entrambi ma di notte e anche di giorno, salvo casi speciali, dorme solo, sta solo.
(Tratto dal libro)
I due partner di Dennis sono Gus, con gusti bisex che non riesce a soddisfare appieno nella relazione tutta al maschile ma che tiene a freno per rispettare l’uomo che ama, e Set, la figura alfa tra tutti: possessivo e geloso, è giunto a un compromesso nel garantire l’apertura del ménage, ma lo odia segretamente. Si sente minacciato dal fatto che Iris, così determinata e dominante, sembra avere tutte le carte e il fascino per prendersi tutto ciò che è suo.
Il modo in cui lei riesce a sfondare la barriera di ostilità di Set ottenendo il suo rispetto e la sua fiducia e si guadagna un posto all’interno del triangolo è una delle tracce più intense della trama. Conoscendola meglio e vivendo sempre più momenti insieme, i tre uomini riusciranno a costruire con lei, che pure non lo vorrebbe, tre tipi di legami unici così forti che sarà difficilissimo staccarsi senza soffrire e far soffrire.
Non saprei dire cosa, ma io mi sento viva e sollecitata come mai mi è accaduto. Dennis è il sole che illumina tutto con il suo sguardo cristallino e sorridente. Set invece è come la terra: solido, scuro e per capirlo davvero c’è da scavare a fondo. E infine Gus, inafferrabile come il vento, la sua sensualità mi avvolge, mi accarezza, mi stuzzica.
(Tratto dal libro)
Credo che qualunque tentativo di incasellare questo romanzo non possa che risultare riduttivo; forse da qui deriva anche la difficoltà nel riprodurre le varie sfaccettature nella cover (certamente non per colpa della Catnip Design, che apprezzo già da altri lavori). Citerò alcuni temi nelle prossime righe, ma gli strati sono molti di più e non vorrei togliere ai lettori il piacere di scoprirli tutti.
In primo luogo, ho amato il fatto che un ménage sia trattato non solo nella sfera erotica ma prevalentemente in quella relazionale, con riguardo cioè alle relazioni tra i ragazzi che ne fanno parte. Le differenze caratteriali che li portano a scontrarsi, a cercare compromessi o anche ad avere affinità e a completarsi a vicenda; il modo peculiare in cui si amano in modo diverso, compenetrandosi e creando tipi di legami unici uno con l’altro e nell’insieme reciprocamente.
Ho adorato anche il modo in cui questo legame a tre (capiremo come Dennis sia, in realtà, “il terzo di una coppia”) viene faticosamente e gradualmente aperto a una quarta persona, non senza ritrosie da parte di Set, ma facendoci vivere emozioni uniche e differenti da parte di tutti i tre lati del triangolo, ognuno dei quali coglie di Iris aspetti diversi e si sente legato a lei in modo differente.
«Iris… guardami e dimmelo. Se me lo dici… Se sei proprio convinta… lo accetterò. D’altra parte, non è una novità, no? Che io non sia abbastanza… non abbastanza etero per mio padre, non abbastanza gay per Set, non abbastanza frivolo per Gus e certo non abbastanza per darti una ragione per vivere. Non bastavo nemmeno a me stesso, di cosa dovrei sorprendermi ora?»
(Tratto dal libro)
Come si intuisce, uno degli elementi portanti del romanzo sono indubbiamente le caratterizzazioni profonde: i personaggi vengono introdotti uno alla volta, in modo da farci abituare alla loro presenza, fisicità, alla personalità, ma anche ai desideri, alle paure e sono tutte figure tridimensionali, dettagliate, sfaccettate.
Ogni gesto, frase, atteggiamento, abitudine è cucito sulla loro personalità, e il modo in cui ognuno esterna il carisma si contrappone ma anche si compenetra in quello degli altri, creando “un tutto” semplicemente perfetto.
Guardo Set negli occhi, perché lui non si può contrastare fuggendo o evadendo il confronto. Lui è granito, non lo scalfisci con la delicatezza. Puoi corroderlo poco alla volta come ha fatto Gus, o puoi inciderlo in un solo bruciante istante come un raggio laser azzurro e oro, oppure devi colpire con la precisione di uno scalpello, nel punto giusto, per non rovinare tutta la lastra.
(Tratto dal libro)
Sono rimasta poi molto sorpresa nello scoprire il motivo del dolore di Iris; è trasversale a tutta la lettura il senso di sofferenza di un corpo che tradisce, di un dolore a cui non si riesce più a resistere. Immaginavo qualcosa di tremendo, ma scoprire la causa è stata davvero una sorpresa.
**spoiler**
Perché “endometriosi”, pur essendo un termine che non ignoro, nella mia mente rappresentava qualcosa di più gestibile, sopportabile, una malattia che si può (o deve) semplicemente subire senza mettere alla prova i nostri limiti.
**fine spoiler**
Avere letto per la prima volta di questo problema così tabù spesso ignorato perfino dai medici, estremizzato in modo narrativo ma probabilmente realistico, è stato efficace per farmi comprendere quanto poco ne sapessi, quanta superficialità ci sia nei pregiudizi, ed è riuscito a farmi percepire nei dettagli gli effetti di questo disturbo, sia tramite i sintomi fisici che quelli psicologici.
Una malattia cronica non sparisce, mai. Sulla cima puoi stare in equilibrio, ma attorno hai sempre il burrone. Non è molto meglio lasciarsi cadere giù? Così tutto, finalmente, finisce.
(Tratto dal libro)
Un ulteriore aspetto che voglio sottolineare è lo stile.
All’inizio mi ha poco convinta l’alternanza tra la narrazione al presente di Iris e quelle al passato prossimo dei ragazzi, ma proseguendo nella lettura ho capito il significato di questo divario temporale, costante promemoria del fatto che Iris viva senza futuro: è destabilizzante e ci lascia u n malessere interiore che rimane in sottofondo anche nelle scene più felici; ci ricorda che tutto è destinato a finire.
Per quanto riguarda strettamente lo stile, ho notato come sia deliziosamente “italiano”, con un linguaggio diretto, scorrevole, colloquiale. Intrigante come i personaggi sembrano rivolgersi al lettore, a volte anche intervenendo uno sull’altro come in una chiacchierata o un’intervista, alterando un po’ la sensazione di narrazione in senso più classico.
«Credo che anche gli oggetti abbiano un’anima, e mi piace dare una nuova vita e un posto alle cose che la gente butta e non vuole più.» È trasalita, lo ricordo con precisione. Allora non ho capito, non ci ho nemmeno fatto caso, ma adesso, dopo tutte queste ore di auto da solo, a ripercorrere la nostra storia… adesso capisco cosa l’avesse colpita.
(Tratto dal libro)
**spoiler**
E poi c’è l’enorme tema del suicidio assistito e dei risvolti psicologici e morali che stanno dietro a questa decisione. Una trattazione tutt’altro che nozionistica, che viviamo nelle emozioni e nei conflitti interiori di Iris e nel dolore delle persone che potrebbe lasciare.
Il diritto di decidere di morire in modo dignitoso anziché tra atroci sofferenze o, peggio, con un corpo menomato o addossando il peso della propria inabilità ad altre persone. Il concetto di autodeterminazione, quindi, ma anche la frustrazione e l’impotenza che questa decisione provoca negli altri, la loro fatica nel tenere un equilibrio tra il rispettare tale scelta, il non imporsi e quello di esigere che la propria donna scelga di voler vivere, il loro diritto di chiederle di restare. Raggiungeremo la consapevolezza che l’unico modo per convincerla a desistere sia darle la prospettiva di avere qualcosa per cui vivere, per cui valga la pena rischiare.
**fine spoiler**
Una tematica non facile ma esplorata molto bene, a mio avviso, mostrando tante sfaccettature, facendoci commuovere, e allo stesso tempo instillando il dubbio nelle nostre certezze, nei giudizi e nelle speranze maturate durante la lettura per un lieto fine. Sarebbe semplicistico pensare che ci siano solo il bianco o il nero, quando in campo ci sono così tante emozioni e prospettive, dolore, speranza, amore, rimorso, orgoglio.
E lo voglio. Lo voglio, adesso, anche se arriva fuori tempo massimo: accidenti! Cazzo! Cazzo! Cazzo! Voglio stare con Dennis. Voglio che mi racconti di sé, che mi sorrida, che mi baci, che mi stringa. Senza dolore. Voglio essere la sua ragazza. Voglio fare tutte quelle cose che fanno gli innamorati. Tutte quelle cose che succedono nei romanzi d’amore. Tutte quelle che ho sempre sognato in attesa della persona giusta. Voglio il mio “E vissero per sempre felici e contenti.” In fondo il mio “per sempre” è solo di 25 giorni: cosa ci vorrà mai?
(Tratto dal libro)
Ci sono ancora molte altre cose di cui non ho parlato e che rendono la storia ancora più ricca, profonda e meritevole di attenzione, perché ognuno dei protagonisti ha un passato difficile, vive delle difficoltà, delle paure, e investe nella relazione con gli altri rischiando di ferirsi e di soffrire… ma credo di avere detto abbastanza e che il resto meriti di essere scoperto da voi.
Una storia che è valsa ogni minuto di lettura e di cui, senza dubbio, seguirò il prossimo episodio (che in realtà sarà il “precedente”, in quanto tratterà degli antefatti).
Mi pizzica i capezzoli con una mano, mi bacia. Saccheggia la mia bocca, chiudo gli occhi ed è perfetto, il piacere ora è uno tsunami che mi travolge e mi scuote. Non sono più fatta di carne e sangue, concentrata in un punto nell’universo, ma sono liquida, sono ovunque. Sono un grido che si espande nello spazio e nel tempo e si amplifica quando anche Dennis si unisce allo stesso suono e fluisce dentro di me. Respiro.
(Tratto dal libro)