Recensione libri

Recensione: “Il nome del male” di Alessandro Carlini

Titolo: Il nome del male

Autore: Alessandro Carlini

Genere: Thriller storico

Editore: Newton Compton Editori

Data di Pubblicazione: 07 Aprile 2022

Nel maggio del 1944, la ricca contessa Maria Gherardini Franchi viene violentata e assassinata. Le autorità della Repubblica di Salò, invece di indagare seriamente, insabbiano la vicenda, che viene dimenticata negli ultimi terribili mesi della guerra. Subito dopo la fine del conflitto, il caso torna sulla scrivania del sostituto procuratore Aldo Marano. Ma l’indagine appare subito irta di insidie, tra omertà, reticenza e, soprattutto, paura: tutti, dai carabinieri ai domestici della contessa, sembrano collegare l’omicidio a oscure e demoniache apparizioni. Col passare dei mesi, la ricerca del colpevole si arena, mentre Marano deve concentrarsi sulla caccia alla spietata banda della 1100. Ma le due vicende finiscono per incrociarsi, e il magistrato sarà costretto a mettere in gioco tutto ciò in cui crede, per arrivare a scoprire la verità e fare finalmente giustizia.

Care Fenici, il romanzo che oggi vi presenterò è un libro nero, che racconta una storia di quelle sporche, di quelle cattive, di quelle che parlano di un’epoca che vorremmo obliare ma che in realtà abbiamo il dovere di non dimenticare. Siamo a un passo dalla fine della guerra quando una notte, in un paesino del ferrarese, tre strani figuri si presentano alla caserma dei Carabinieri presidiata da un solo uomo che il coraggio non sa neanche dove sia. Un incontro strano con l’oscurità e con parole, presagi e minacce ancora più nere della notte.  Pochi giorni dopo una Contessa del posto viene barbaramente stuprata e uccisa. Da qui un piano diabolico si attiva e sulla scia di questo primo sangue molto altro ne verrà versato nel passaggio dalla guerra alla pace, in quel periodo che tutti vorremmo richiamare alla mente con bandierine e militari americani sorridenti ma che in realtà fu un lungo periodo di vendette, voltagabbana e atroci violenze.

Un anno dopo, in una Ferrara nebbiosa che cerca di riprendersi dalle ferite del conflitto ancora pulsanti e dove i fatti di sangue sono all’ordine del giorno, il Vice procuratore Aldo Marano riaprirà il caso della Contessa morta e con enormi difficoltà dovrà indagare per conoscere la verità di un nemico dai mille volti e mille ideologie, ma con un’unica vera fede, quella nel male assoluto. Sarà una corsa contro il tempo, una lotta con i mulini a vento, i cadaveri si accumuleranno e molti innocenti pagheranno la sete di verità di Marano. Più lui scaverà nel marcio, più quello rischierà di far marcire anche la sua anima.

Una storia sporca, dove i personaggi sono ex combattenti, persone dai sogni infranti e le menti fragili, fantasmi che riemergono dalla follia dell’odio di quell’epoca, tutti peccatori, nessun innocente, perché la guerra non fa prigionieri ma per una ragione o l’altra tira fuori dall’uomo il suo peggio. Gli eroi di questo libro sono dannati in cerca di redenzione con scheletri nell’armadio e incubi a perseguitarli, sono quegli italiani prima repubblichini e fascisti poi passati alla resistenza, sono il volto dell’Italia della vittoria zoppa, del Paese che si era piegato al Duce per poi scoprire di aver ceduto l’anima e che ora vuole tornare a reclamarla. Adoro la fragilità delle figure di questo libro, una fragilità che fa male e un monito sul fatto che la guerra non fa prigionieri, non lascia nulla di intatto al suo passaggio e alla fine anche i buoni finiscono per capitolare.

D’altro canto adoro anche i malvagi, così spietati da riecheggiare demoniache presenze di matrice cristiana, così persi a loro volta nella violenza da essere divenuti maschere grette o oscure di persone che una volta forse sono state anche umane.

L’autore si ispira a verbali dell’epoca e a personaggi realmente esistiti lasciandoci sgomenti e attoniti mentre con lui riviviamo quelle pagine della storia che vorremmo dimenticare ma che invece abbiamo il dovere di ricordare.

In conclusione, un romanzo davvero unico nel suo genere che non può che conquistare il lettore per spessore e forza narrativa.

 

Review Overview

Articoli Correlati

Lascia un commento

Pulsante per tornare all'inizio