Recensione: Niente di speciale – Serie: Nothing Special 01 di A.E. Via
Titolo: Niente di speciale
Titolo originale: Nothing Special
Serie: Nothing Special #1
Autrice: A. E. Via
Editrice: Via Star Wings Books
Genere: Poliziesco, Contemporaneo, Erotico
Lunghezza: 450 pagine
Data di Pubblicazione: 09 Marzo 2016
Niente di Speciale (Nothing Special Vol. 1)
Abbracciare Syn (Nothing Special Vol. 2)
Arrivano i guai (Nothing Special Vol. 3)
Senza Judge (Nothing Special Vol. 4)
Niente di speciale V (Nothing Special Vol. 5)
Il detective Cashel “God” Godfrey è enorme, tatuato e perennemente arrabbiato, tanto che di norma la gente lo tiene a distanza. Nessuno vuole essere il partner di quella bestia alta quasi due metri, che ha un’incapacità cronica a fidarsi degli altri. Quando Cash osserva gli agenti appena usciti dall’Accademia, presenti nella sala riunioni, di certo non si aspetta di incontrare un paio di sexy occhi nocciola che lo fissano. Occhi del bellissimo detective Leonidis “Leo” Day.
Leo è affascinate, spiritoso, esilarante, sarcastico ed è l’unico che riesce a far sorridere Cash. È gay dichiarato ed è un detective di tutto rispetto.
Insieme, Cash e Leo diventano i detective della narcotici più venerati e di successo che Atalanta abbia mai avuto. Sono in grado di comunicare e di capirsi l’un l’altro senza dire una parola e molto in fretta si ritroveranno a fare carriera.
Quando Cash salva la vita di Leo durante una retata molto pericolosa, Leo inizia a vedere qualcosa in quell’uomo grande e grosso che nessun altro vede… qualcosa di speciale. La paura più grande di Leo è quella di non riuscire ad abbattere il muro impenetrabile che Cash ha innalzato attorno al suo cuore.
“Niente di Speciale” accompagna il lettore a vivere situazioni emozionanti grazie a una trama intrigante e complessa. Desiderio di essere amati, passione, sfide, tribolazioni, spettacolari azioni di polizia e un improvviso cambiamento, che porterà a un finale bellissimo ma imprevedibile.
Aveva amato solo tre persone in tutta la sua vita e, negli ultimi quattro anni, solo una di queste lo aveva ricambiato.
(Tratto dal libro)
La storia di God e Day, ovvero come tutto è nato.
Ho voluto rileggere il primo volume della serie Nothing Special dal momento in cui il quinto volume riportava una evoluzione interessante della loro relazione.
God e Day sono i capostipiti della divisione speciale narcotici di Atlanta della quale fanno parte, per casualità, soltanto uomini gay così affascinanti da sembrare modelli per la Harley.
Anche se fisicamente sono entrambi muscolosi, tatuati e letali, caratterialmente ricordano Bud Spencer e Terence Hill: uno simile a un orso imbronciato e l’altro snello, provocatore e divertente.
Sono partner nella polizia da quattro anni, si intendono senza bisogno di parole e insieme sono un’accoppiata esplosiva.
Alla fine Day alzò lo sguardo e lo puntò negli occhi nocciola di suo fratello, molto simili ai suoi e rispose: «Anche lui mi ama. Etero, gay, bisessuale, trans… non mi importa ciò che è. Quell’uomo mi ama, solo che non l’ha ancora detto.»
(Tratto dal libro)
God è bisessuale ma Day ha sempre visto solo il lato etero, quindi l’interesse nei suoi confronti è sempre rimasto latente. Un momento di fragilità di God smuove il collega dalle sue sicurezze e, complice un problema di salute, Day si incarica di sostenerlo e aiutarlo. La dedizione e l’amorevolezza con cui si impegna nell’accudimento svela a entrambi che la loro relazione è più di un affiatamento professionale ma un legame sentimentale che va ben al di là.
Dal momento in cui esprimono i loro sentimenti reciproci esplode tutta una fase di espressione passionale davvero bollente e i due diventano inscindibili.
«Basta,» grugnì nell’orecchio di Day. La schiena di Day era premuta forte contro il suo petto dalle sue possenti braccia. «Smettila di combattermi.» «No,» ribatté piccato Day. «Smettila di combattermi, perché anch’io ti amo,» disse God con la bocca premuta contro l’orecchio di Leo. «Non puoi scopare nessun altro, perché tu sei mio,» sussurrò.
(Tratto dal libro)
Il focus conflittuale che poi approfondiranno insieme mano nella mano è il passato di God, che ha una famiglia che lo odia per i motivi sbagliati: un rapporto che dev’essere recuperato.
Naturalmente si intrecciano anche avventure poliziesche pericolose che fanno battere il cuore non solo a noi lettori ma anche ai protagonisti, che ora hanno timore di perdere più di un partner, un amante.
«Ti amo. Fai attenzione,» sussurrò Cash.
Day gli piazzò una mano sulla nuca e God sentì una scarica attraversargli il corpo, un qualcosa di così potente che non aveva mai sentito prima. Fece la stessa cosa sul collo di Leo, sperando di riuscire a trasmettergli la stessa sensazione. Lo vide digrignare i denti a quel tocco e capì che quella forza lo aveva investito. God unì le loro labbra in un bacio brutale, rozzo, fiero e pieno di promesse. Promesse di rimanere al sicuro. Promesse di guardarsi le spalle l’un l’altro. Promesse di arrivare entrambi a casa, quella sera.
(Tratto dal libro)
Fantastico l’affiatamento che dimostrano al di là dell’essere innamorati, come amici, compagni, colleghi. Delizioso il modo in cui mostrano la quotidianità di un’amicizia pluriennale, ma anche sintonia, intimità, confidenza, il loro modo unico di essere intimi, che in seguito va ad arricchirsi anche della parte tenera e di quella passionale, diventando ancora più completo senza perdere nulla, trasformandosi in qualcosa di totalizzante per entrambi.
Divertente il modo in cui si stuzzicano e scherzano, e il modo in cui sono legati agli altri poliziotti del distretto in modi diversi, rivolgendosi a ognuno di loro con approcci differenti: questo serve a caratterizzare anche i personaggi secondari, dato che molti di loro compariranno nei prossimi volumi. È interessante come iniziamo a vedere brillare già qualche scintilla.
«Di’ qualcosa, dolcezza. Dimmi che mi perdoni. Dimmi che mi ami o dimmi di andare al diavolo, ma ti prego, di’ qualcosa,» lo supplicò God che stava impazzendo a causa di quel silenzio. Era sul punto di pensare di averlo perso per sempre quando Day alla fine parlò. «Di solito non amo le smancerie, ma credo mi piaccia che tu mi chiami dolcezza.»
(Tratto dal libro)
Come poi sarà anche per tutti i libri della serie, la nota passionale e lussuriosa che accompagna i protagonisti è notevole. Senza dubbio il sesso funziona bene tra loro: osano, arrivando a estendere l’approccio fisico anche ad altre persone (forse per stupirci, forse per alzare ancora di più la temperatura e riuscendo in entrambi gli obiettivi).
«Cosa ti fa pensare che io sia gay o bisessuale?» domandò God evitando di rispondergli.
«Sul serio? Magari è questo che mi fa pensare così.» Con audacia, Day spostò una mano poggiandola sull’erezione di God e gliela strizzò.
«Cazzo,» sospirò.
God lo afferrò per le spalle e lo spinse indietro fino a sbatterlo con forza contro la parete.
«Sì, cazzo! È proprio questo,» gemette Day, mantenendo salda la presa, mentre God lo alzava contro il muro e gli attaccava le labbra. Non fu né carino, né gentile. Il suo partner lo baciò con una furia esplosiva ed erano anni che non veniva baciato così. Fu erotico, carnale e vizioso e Day ne amò ogni secondo. I suoi piedi erano a penzoloni mentre la grossa mole di God, spinta contro di lui, lo teneva immobile e sotto il suo diretto controllo.
«È questo ciò che vuoi, sexy figlio di puttana?» ringhiò God nel suo orecchio mentre si abbassava per morderlo nel punto in cui il collo si incontra con la spalla.
(Tratto dal libro)