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Recensione: Uno sbaglio chiamato amore di Marianna Vidal

 

 

Titolo: Uno sbaglio chiamato amore

Autore: Marianna Vidal

Genere: Romance

Editore: Self

Data di pubblicazione: 16 Luglio 2022

Le brave ragazze dovrebbero stare alla larga dai tipi come lui.
Leo Mancini è uno che i problemi non li cerca, li attira.
Bocciato al quinto liceo a Milano, si trasferisce a Roma per volere dei genitori, ma quando il padre gli comunica che a sorvegliarlo ci sarà una di quelle
Davvero qualcuno cede al fascino del bello e dannato?
Martina fila dritto o almeno ci prova, ma quando il fidanzato della madre, che è finalmente un tipo serio e affidabile, le chiede di tallonare suo figlio…
Le maestrine del cazzo, che fingono di sapere tutto della vita, Leo non le sopporta. Sono sempre pronte a salire sul pulpito per sputare sentenze, salvo poi rimangiarsi tutto alla prima cotta, ma per sua fortuna tanta virtù si concentra spesso in tipe poco fighe e a lui le ragazze piacciono belle.
Chi ha detto che la secchiona della classe debba essere anche cessa?
Leo Mancini ha trovato pane per i suoi denti! Il segreto, con i tipi come lui, èmai lasciarci il cuore.

Stavolta, la nostra brava autrice di romance storici e belle saghe familiari ci sorprende con una love story giovane, dove due protagonisti dalle spiccate personalità emozionano e commuovono profondamente.

In una famiglia allargata dove due sorelle di padri diversi si innamorano di un giovane pieno di contraddizioni e di odio, la storia narra di una sorta di triangolo amoroso all’italiana con tanta psicologia e introspezione nei problemi e nelle paure dei ragazzi di oggi.

Da Napoli, Jessica arriva a Roma con le figlie Martina e Vittoria per iniziare una nuova vita insieme a Paolo, eminente cardiologo con il quale la donna ha iniziato una felice relazione.

Mentre Vittoria è molto bella e conscia del suo fascino, Martina é la classica ragazza afflitta da qualche chiletto in più, interessata allo studio e alla realizzazione dei propri sogni. Proprio lei rappresenta l’ago della bilancia in una famiglia al femminile non facile da gestire, motivo per cui Paolo le chiede di seguire Leo, il figlio da poco riconosciuto.

Quest’ultimo è uno scapestrato senza rettitudine con come unica passione la sua moto. Un ragazzo che ha già perso un anno di scuola perché più interessato a passare da una mutanda all’altra senza remore trattando le donne come oggetti, piuttosto che a concludere con il diploma il suo corso di studi.

Un bello e dannato insomma, che Martina farà fatica a seguire ostacolata dall’atteggiamento sfrontato del giovane che la tratta come una sfigata rompipalle.

Un’attrazione complicata dal dovere di non venire meno ai suoi principi e alla realizzazione dei suoi sogni e dallo zampino di una sorellina troppo procace e con pochi scrupoli.

Una sorpresa veramente emozionante e interessante arricchita dal valore di un romanzo assolutamente made in Italy ambientato nelle nostre belle città.

 

 

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