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Recensione: La rosa perduta di Shangai di Weina Dai Randel

Titolo: La rosa perduta di Shangai

Autrice: Weina Dai Randel

Editore:Newton Compton Editori

Data di pubblicazione:9 Agosto 2022

3

1940. Aiyi Shao ha ereditato quello che una volta era il night club più in voga di Shanghai. Ernest Reismann è invece un ebreo appena fuggito dalla Germania, non ha un soldo e spera di potersi ricostruire una vita in quella città che dà rifugio a così tanti stranieri. Quando le loro strade si incrociano, sembra che il destino abbia deciso di favorirli: Ernest in patria era un musicista e Aiyi ha bisogno di un pianista jazz per il suo locale. La combinazione fa subito faville. Il talento di Ernest e l’intraprendenza di Aiyi rendono il night club uno dei più gettonati della città, e tra i due nasce un’intesa che va al di là del comune amore per la musica. Ma le difficoltà sono dietro l’angolo: le differenze culturali tra i loro mondi sono enormi, e inoltre Aiyi è già promessa a un altro uomo. Mentre la guerra infuria, Aiyi ed Ernest sono costretti a separarsi e a compiere delle scelte disperate, che metteranno in gioco il loro amore e la loro sopravvivenza.

Target +18

 

La storia d’amore tra Aiyi Shao ed Ernest Reismann va oltre il romanzo storico come apparentemente si potrebbe dedurre dalla trama: è il racconto di un periodo violento e di grandi cambiamenti che sconvolsero la Cina in piena invasione giapponese e videro il tramonto di sangue di un’epoca imperialista legata a tradizioni millenarie.

La bella Aiyi, ultima figlia di una famiglia potente e ricca, ha un nightclub a Shangai che dirige con grandi capacità imprenditoriali. La sua vita è già pianificata dalla nascita: promessa sposa al cugino Cheng e sulla strada del benessere e del potere. 

Nonostante in città le violenze e lo strapotere dei giapponesi siano all’ordine del giorno, nel suo locale risuona la musica jazz che lei ama e si respira un’apparente normalità.

Ernest è in fuga dalle persecuzioni naziste in Germania e con una sorella adolescente a carico, è in perenne lotta per la sopravvivenza. La vita, così crudele e spietata, per lui è stata ed è atrocemente difficile.

Quando i due si incontrano, Aiyi  comprende da subito il grande talento di Ernest e lo assume. La grande attrazione che si verrà a creare tra loro, sarà il fil rouge che consentirà all’uomo di andare avanti.

L’Autrice denuncia senza mezze misure la mostruosa macchina da guerra dei giapponesi artefici di atroci torture e assassini, perpetrati sulla popolazione e sugli immigrati ebrei; ed evidenzia l’immobilismo dell’aristocrazia cinese presa da tradizioni sorpassate, anacronistiche e incapaci di leggere la realtà.

Il romanzo è anche un inno alle capacità femminili e alla resilienza delle donne nel raggiungere i propri ideali.

Crudo ma vero.

 

 

 

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