Recensione: La resa del libertino di Sophie Jordan Caccia al duca #2
Titolo: La resa del libertino
Autore: Sophie Jordan
Serie: Caccia al duca #2
Genere: Romanzo rosa storico
Editore: Harmony
Data di uscita: 15 Luglio 2022
Età di lettura consigliata +18
La caduta del duca #1
La resa del libertino #2
Una seduttrice improvvisata conquisterà il cuore di un indomabile libertino!
Inghilterra, 1848
Introdursi nella camera da letto di un uomo non è certo da Mercy Kittinger. Soprattutto se quell’uomo è Silas Masters, proprietario della più famosa casa da gioco di Londra. Tuttavia lei non ha scelta, poiché deve recuperare e distruggere il pagherò che prova che Silas ha vinto al gioco la casa e le terre della sua famiglia. Colta però sul fatto, si trova costretta a sedurre quel pericoloso libertino e a scomparire all’alba. Anche se il ricordo della notte trascorsa con lui la fa bruciare di desiderio, Mercy confida di non rivederlo mai più, ma Silas ha tutt’altre intenzioni.
Scene passionali bollenti e accattivanti, che ci coinvolgono rendendoci partecipi e interpreti, facendoci vivere gli incontri amorosi sulla nostra stessa pelle con tutti e cinque i sensi: questa è la prima cosa che mi ha colpita della penna di Sophie Jordan, ma c’è anche altro.
Era ora che arrivasse anche per lei quel momento. No, non voleva e non aveva bisogno di un matrimonio e di bambini. Aveva bisogno di questo. Lasciò scorrere uno sguardo avido sul suo membro gonfio. Aveva bisogno di quello. Aveva bisogno di quello splendido strumento. Finalmente avrebbe avuto qualcosa con cui colmare l’inquietudine che la tormentava.
(Tratto dal libro)
La storia che vede protagonisti Silas e Mercy nasce nel modo più inopportuno: nonostante l’attrazione al primo sguardo, il loro incontro si basa su una bugia. Lei si trovava nella sua stanza per rubare e lo seduce per sviare l’attenzione e farla franca.
Vivono una notte fantastica che culmina in un risveglio brusco, quando Silas si accorge di essere stato raggirato. Niente di nuovo per lui, che ha subito la delusione dell’abbandono fin dall’infanzia, ma la rabbia e una punta di curiosità lo spingono a cercare la donna per riprendersi ciò che gli spetta.
Ma Silas è intelligente e di animo troppo buono per non capire che Mercy ha fatto solo il meglio che poteva in una situazione disperata. Per di più, quella donna lo fa bruciare così tanto da non poter davvero resisterle.
Era stato in collera. Sin da quando aveva visto il sangue sulle sue lenzuola e aveva letto il biglietto di scuse scritto da Mercy, era stato preda della collera. Per tutto il viaggio fino a là aveva provato soltanto furia. Poi l’aveva rivista, l’aveva toccata, e quell’emozione in lui era scomparsa.
(Tratto dal libro)
Nonostante un gran brutto inizio per i due protagonisti, il romanzo deve ora trovare la strada per farli avvicinare nonostante le differenti estrazioni e permettere loro di conoscersi meglio, non solo grazie al “calore” che scorre tra loro, ma andando a inserire altri elementi che possano agevolare emozioni più durature.
Mercy e Silas si conosceranno meglio, si apprezzeranno, e capiranno di avere gli stessi obiettivi nella vita, gli stessi valori; entrambi si sono fatti da soli, si prendono la responsabilità delle proprie azioni, non si tirano indietro di fronte alle avversità e non hanno paura di sporcarsi le mani.
«È un lavoro con il quale ci si sporca» lo avvertì. Silas sogghignò, si chinò sulla pala e cominciò. «Credete che mi spaventino i lavori sporchi?» «No» mormorò lei. «Suppongo che in questa ultima settimana mi abbiate mostrato che non vi spaventano.» «E anche se così fosse, credete che resterei a guardare mentre vi sporcate senza aiutarvi? Io non sono così.» «Sì, lo avete già detto.» «Vale la pena di ripeterlo, considerato che continuate a protestare se cerco di darvi una mano.»
(Tratto dal libro)
Arrivare a capire che la passione è qualcosa di reale e non era stata simulata per opportunismo e che tra loro scorre una sintonia vera e praticamente perfetta è un percorso lungo e graduale che l’autrice si prende tutto il tempo di costruire un mattone dopo l’altro.
Rispetto, fiducia, condivisione, aiuto reciproco, amicizia: tutti questi pezzi che stanno alla base di ogni relazione devono essere ri-generati di nuovo, uno dopo l’altro, e vanno a sistemarsi pian piano andando a sostituire i dubbi e le bugie che hanno caratterizzato il loro primo incontro, fino a concretizzare qualcosa di vero e di multisfaccettato, che va ben oltre la semplice attrazione, base solida per un rapporto duraturo.
Mercy si sentì completamente nuda sotto quello scrutinio e non fu una sensazione del tutto sgradita. Fu allora che si rese conto di avere il volto bagnato, bagnato di lacrime. Oh, no. Accidenti! Detestava piangere davanti a lui. Era talmente umiliante che la vedesse così… vulnerabile e fragile. Le braccia di Silas si rilassarono intorno a lei, senza però lasciarla andare, e questo fu un sollievo. Non voleva che si allontanasse, voleva restare chiusa fra le sue braccia, per quanto poco pratico e impossibile fosse. Ma lei non voleva la praticità, la razionalità. Voleva restare là dov’era, stretta a Silas, per sempre. Per sempre. Quelle due parole la inquietarono. Il suo era un desiderio sfacciato e irrealistico. Come sfacciate e irrealistiche erano le altre cose che desiderava. Voleva baci ardenti, voleva sentire sopra di sé il corpo pesante di Silas, la pelle di lui che scivolava contro la sua. Voleva che il suo membro eretto la colmasse ancora. Voleva lui.
(Tratto dal libro)
Tutto questo percorso romantico si incastra con problemi familiari ed economici che danno spessore alle caratterizzazioni dei protagonisti: lei che, seppur solo venticinquenne, è matura e responsabile come una vera capofamiglia, nonostante il fratello inconcludente; lui che, seppur ricco gestore di una casa da gioco, non ama abusare delle relazioni occasionali e porta i segni di un passato doloroso e privo di affetto.
Silas, tra l’altro, è l’uomo perfetto per un romance storico: dall’animo onorevole, non può evitare di comportarsi da gentiluomo quando le situazioni lo richiedono. La sua unica fragilità è quella di sentirsi poco amato, di avere bisogno di una donna che ammetta di volergli bene, di desiderarlo.
L’allegria non le sembrò soltanto strana in quel momento di passione, ma anche inopportuna. Aveva sempre pensato che la passione fosse una faccenda piuttosto seria. Intensa. Splendida, sì, ma non divertente. Rapidamente come era arrivato, tuttavia, il momento di leggerezza passò. Il sorriso scomparve dal volto di Silas Masters e tutto divenne all’improvviso molto serio mentre lui le si avvicinava sul letto. Intenso. Splendido. Fu così e anche molto di più mentre lui si muoveva verso di lei ricordandole un felino predatore. Solo che lei non era la preda. Niente affatto. In quella situazione, era stata lei ad avere preso l’iniziativa. Era stata la sua fantasia segreta per anni e se doveva realizzarsi una volta soltanto… be’, Mercy avrebbe fatto in modo che tutto andasse secondo i suoi desideri.
(Tratto libro)
Ma il personaggio che colpisce maggiormente è quello di Mercy: una donna forte nel fisico e nello spirito, pilastro della famiglia, che da sempre si fa carico delle difficoltà economiche e relazionali rassegnandosi a rimanere zitella per permettere alla sorella un futuro migliore del suo, e che alla fine ci fa sospirare quando trova inaspettatamente l’anima gemella in un’esplosione passionale. Una donna che sa quello che vuole, che sa che le occasioni vanno prese quando ti capitano, e proprio per questo, anche durante il sesso, riesce a non essere inibita, a prendersi quello che vuole e che ha imparato ad apprezzare anche da sola… ora consapevole che in due è decisamente meglio.
«Cosa vuoi, Silas?» Lui abbassò lo sguardo sulle loro mani unite e trasse un profondo respiro, sollevando l’ampio torace. «Ti dirò cosa voglio io» lo anticipò Mercy. «Cosa?» «Te» sussurrò lei, quasi timorosa di sentirsi pronunciare le parole che l’avrebbero resa irrimediabilmente vulnerabile. «Voglio te. In qualunque modo tu mi prenderai.» Sapeva bene ciò che intendeva. Si rendeva conto di quello che aveva appena detto. Gli si stava offrendo. Stava offrendo tutta se stessa. Se lui la voleva. Come amante. Come amica. Come relazione occasionale. Sì, sarebbe stata con quell’uomo buono, retto e meraviglioso in qualunque modo lui l’avesse voluta. E sarebbe stata felice. Sarebbe stata felice e non avrebbe avuto un solo momento di rimpianto.
(Tratto dal libro)
Piccola nota: il titolo è probabilmente fuorviante, dato che non si parla di libertini né di duchi, ma il romanzo è certamente una lettura appagante e piacevole, nei crismi di una lettura non solo romantica ma anche piena di passione.