Recensione: The Rebel Effect di Monique Scisci
Titolo: The Rebel Effect
Autore: Monique Scisci
Editore: Self Publishing
Genere: political romance
Target età : +18
Data di pubblicazione: 27 Giugno 2022
Rebel Jordan si occupa della rubrica di Gossip per il Real New York, il giornale gestito dal misogino Brian Tarbell. Quando, stanca di essere ignorata dal suo capo, decide di affrontarlo, tra loro scoppia una lite furiosa. Rebel crede che la sua carriera sia ormai giunta al capolinea. Ma inaspettatamente lui la promuove affidandole un incarico di prestigio: dovrà occuparsi del processo Dashiell. Tuttavia, mentre indaga, scopre che il caso coinvolge l’unica persona che Rebel non credeva di rivedere, l’uomo che le ha spezzato il cuore, e il suo mondo crolla di nuovo in frantumi.
Elijah Stocks è in lizza per la presidenza degli Stati Uniti. Sta per raggiungere il suo obiettivo: mantenere fede alla promessa fatta al fratello in punto di morte. Ma l’arresto del finanziere Dashiell rischia di compromettere la sua carriera per sempre. È costretto a chiedere aiuto all’unica donna che sperava di non compromettere, la persona che è stato costretto ad allontanare.
A complicare le cose, il sentimento che entrambi credevano di poter controllare torna prepotente ad assediare i loro cuori. Tra incontri fugaci e attimi di rovente passione, Elijah e Rebel si ritrovano incastrati in un gioco di potere più grande di loro.
Rebel, determinata, ambiziosa e impulsiva, sceglierà di sacrificare la sua carriera per salvare l’uomo di cui è ancora perdutamente innamorata?
Elijah riuscirà a superare i traumi del passato e ad accettare che Rebel corra dei rischi, solo per raggiungere il successo a cui aspira?
Partiamo da un presupposto, anzi due: A) conoscevo già la Scisci come autrice quindi le
aspettative su questo nuovo romanzo erano piuttosto alte; B) definire questo libro
“romance” è riduttivo, vago, impreciso… e chi più ne ha, più ne metta.
In queste pagine, infatti, troviamo amore, rabbia, amicizia, dolore, pentimento, intrighi
politici, ma soprattutto un tema difficile e importante trattato con una delicatezza tale da
commuovere. Già, perché a fare da sfondo a questa storia d’amore “segreta” tra una
giornalista e un candidato politico non ci sono soltanto le elezioni presidenziali USA, ma
anche un enorme scandalo riguardante gli abusi sessuali che prende spunto dal caso
Epstein e dal relativo movimento #metoo. Insomma, un tocco di realismo che rende la
storia ancor più intrigante.
La trama è interessante e fuori dai soliti schemi, pur restando sempre accattivante e piena
di colpi di scena che mantengono l’attenzione del lettore sempre alta.
Il ritmo è incalzante, avvolgente al punto che, nonostante le oltre quattrocento pagine, si fa
davvero fatica a staccarsi, perché vuoi sapere cosa può ancora succedere e come andrà a
finire.
Lo stile dell’autrice si è confermato elegante e incisivo, tagliente e privo di fronzoli.
I personaggi? Definiti e contestualizzati alla perfezione, sempre coerenti, nel bene e nel
male.
Insomma, che mi è piaciuto da matti si è capito?