Recensione serie TV : Spinning Out stagione 1
Titolo: Spinning Out
Genere: drammatico
Stagioni: 1
Episodi: 10
Durata :44-56 minuti (episodio)
Anno: 2020
In programmazione su Netflix
Personaggi e interpreti
Kaya Scodelario: Kat Baker
Willow Shields: Serena Baker
Evan Roderick: Justin Davis
David James Elliott: James Davis
Sarah Wright Olsen: Mandy Davis
Svetlana Efremova: Dasha Fedorova
Amanda Zhou: Jenn Yu
Mitchell Edwards: Marcus Holmes
Kaitlyn Leeb: Leah Starnes
Will Kemp: Mitch Saunders
January Jones: Carol Baker
Johnny Weir: Gabriel Richardson “Gabe”
Età consigliata +13
Carissime Fenici,
Anche oggi, si dorme domani! ^_^
Ho iniziato a guardare Spinning Out, la serie Tv su Netflix (che, visti gli ascolti bassi, l’emittente ha deciso di non rinnovare per la seconda stagione) sul pattinaggio artistico, credendo fosse un semplice sport romance e che mi avrebbe rilassata, invece, (con mia sorpresa) i temi trattati non sono così leggeri come volevano fare credere dai trailer e, dato che una puntata “tira l’altra”, è stato impossibile non fare la maratona e vedere tutti gli episodi in pochi giorni.
La storia parla di Kat una pattinatrice molto brava che, dopo una terribile caduta (la poverina ha sbattuto forte la testa e ha avuto un trauma cranico fortissimo) durante un’esibizione, è in procinto di appendere i pattini al chiodo e continuare la sua vita cercando di accudire la mamma (ex pattinatrice) affetta da disturbo bipolare e la sorella minore anche lei amante e praticante di quello sport (e che cavoli! In quella famiglia esiste solo il pattinaggio artistico!).
La sorella è brava, ma non con particolare talento, purtroppo però la madre vuole a tutti i costi portarla a un livello agonistico superiore, perciò viene costretta a fare allenamenti pesantissimi, che le faranno conoscere uomini adulti come l’ortopedico che, dopo una caduta, la prende in cura e inizia con lei una relazione anche se è ancora minorenne.
Quando a Kat si presenta l’opportunità di gareggiare in coppia con Justin (un collega la cui partner ha avuto un incidente) e di poter partecipare alle Olimpiadi, prende subito la palla al balzo e accetta, ma tra i due non sono subito rose e fiori: lui è un donnaiolo figlio di una ricca famiglia, lei invece oltre che occuparsi della sua famiglia lavora come cameriera nell’albergo dei genitori di Justin dove tra i protagonisti (attenzione qui c’è un piccolo spoiler ) in precedenza c’era stata una passionale notte di sesso.
I ragazzi inizialmente non si trovano né per carattere né come sincronia nei movimenti e la mancanza di fiducia di lei nei confronti del giovane pattinatore non le permette di portare a termine i salti e le figure coreografiche dell’esercizio. In seguito tra i due scatta la scintilla, cominciano a lavorare sempre meglio assieme avendo, però, una relazione malata, e, se pensate che quello sbagliato sia Justin, siete in errore, Kat come la mamma soffre di disturbo bipolare e mette a dura prova il rapporto con il suo uomo, ma non solo, i loro problemi personali rischiano di rovinare l’ammissione alle Olimpiadi.
Cosa succederà? Riusciranno i ragazzi a trovare un giusto compromesso?
Non sta a me a dirlo, posso solo consigliarvi di guardare questa serie tv ma, se pensate che la storia scorri via veloce senza colpi di scena per 10 episodi, sbagliate! Come avrete sicuramente potuto capire, Spinning Out tratta in maniera molto approfondita l’invidia e la rivalità dei vari atleti nei confronti dei colleghi e le tante cattiverie fatte per apparire sempre al meglio degli stessi. Ci fa vivere un viaggio molto profondo nella mente di chi soffre di bipolarismo affrontando a ogni puntata un sintomo sempre diverso, arrivando fino a livelli angoscianti; tocca il razzismo, l’omofobia (con storie marginali) relazioni difficili e per finire (ma non per ultima come gravità) la pedofilia. A mio modesto parere, penso che tutte queste cose assieme abbiano rovinato un pochino un telefilm che avrebbe avuto un grosso potenziale, anche se penso che meriti di essere vista una volta, ma non di più, nonostante l’ottima recitazione degli attori.