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Recensione: Wanderlust di Ester Manzini

Titolo: Wanderlust

Autore: Ester Manzini

Editore: Triskell

Genere: romance mm/storico

Target: +17

Data di pubblicazione: 10 Novembre 2022

 

1784.

Quando Matthew Bolton accetta la generosa offerta di Lord Hope di ricoprire l’incarico di insegnante di scherma durante il Grand Tour del libertino figlio minore Alexander, è preparato al peggio: affrontare la sua fobia di navi e onde, sopportare l’eccentricità di un damerino viziato, sudare per tollerarne i capricci e insegnargli l’arte della spada.
Quello per cui non è assolutamente preparato è il fascino abbagliante di Alex.
In ogni città che visitano, Matthew scopre che i suoi gusti sono più variegati di quanto avesse mai immaginato. Alexander ricambia questo interesse, e le notti con lui sono eccitanti ma spesso confuse e piene di piccoli incidenti. I sentimenti che prova sono difficili da accettare, ma troppo potenti per ignorarli.
Ma mentre il lungo viaggio volge al termine, un’ombra oscura la felicità della coppia: un matrimonio combinato per ripulire il nome degli Hope dopo gli scandali causati da Alexander.
Sotto il sole di Napoli, Matthew si trova sull’orlo di un precipizio. Come può salvare Alexander da una vita di infelicità, e quale futuro può esserci per loro due?
Per fortuna l’astuzia di una coppia di zie sarcastiche e intraprendenti offre loro una soluzione.

 

 

 

Alexander Hope splendeva come una candela in una grotta di guano. Due volte più appariscente, tre volte più ridicolo.

Questo è quello che Matthew Bolton pensa appena vede il nobile Alexander. Matthew è un ex soldato, il volto segnato da una cicatrice che dal sopracciglio arriva alla guancia, e un occhio lasciato in pegno alla ferocia della guerra. Il padre del ragazzo lo ha assunto come insegnante di scherma e, in questa veste, deve affiancarlo durante il suo Gran Tour. La prima impressione per Matt non è delle migliori: un ragazzino viziato che non esita a mettersi nei guai, con l’incoscienza data dalla giovane età e da una grande intemperanza. Il viaggio non inizia sotto i migliori auspici per l’ex soldato che, appena imbarcato sul Lady Godiva per attraversare la Manica, è sopraffatto dalla paura di solcare i mari. Un terrore che le sue tragiche esperienze di guerra gli hanno lasciato in pegno. Alexander, che in teoria dovrebbe essere viziato e capriccioso, è in realtà attento e premuroso e, oltre a stargli accanto durante la traversata, cambia il percorso stabilito per evitare altre tappe in mare, risparmiando al suo maestro di spada altri incubi di onde e salsedine. Basta questo per far subito cambiare idea a Matt, circa il suo giudizio troppo superficiale sul giovane. Tra cavalcate spericolate, soggiorni al cospetto di nobili decadenti e viscidi, incontri con loschi figuri e scazzottate in sgangherate taverne, salotti chic, allenamenti con la spada, tra merletti e parrucche incipriate e nottate sotto le stelle, seguiamo i due protagonisti nel loro viaggio: dall’Inghilterra alla Francia e dalla Svizzera all’Italia. Con loro, oltre ad alcuni subalterni, anche Diana, l’esuberante e anticonformista zia di Alexander che, ha un debole particolare per Matt. La donna non fa niente per celare di aver intuito, addirittura prima dei due diretti interessati, che tra loro volano scintille di ardente desiderio. Scintille appunto. Matt ha visto sin dall’inizio la particolare esuberanza e promiscuità del nobile e si scopre presto attratto dalla sua sfolgorante bellezza.

Non gli era mai successo. Non così con un altro uomo. Eppure la certezza di quanto volesse Alexander gli pesava nell’anima, inamovibile come un macigno.

Dopo giorni a cavalcare fianco a fianco, a sfiorarsi, a respirare il suo odore, a vederlo brillare di luce propria, Matt è confuso, eccitato e sconvolto da quello che sente rimescolargli dentro.

Era attratto da Alex. Schiavo della fantasia di assaggiare le sue labbra, di stringere quella vita sottile tra le braccia.

È un crescendo di sensualità, brividi sul corpo, sospiri trattenuti, occhiate più o meno esplicite, anche se Matt continua a ripetersi che quello era l’ultimo uomo che potesse guardare, l’ultimo da desiderare e voler stringere a sé. L’ex soldato deve semplicemente vegliare sulla sua sicurezza, insegnargli a fare di scherma, non deve assolutamente guardarlo con brama e desiderio.

Il ragazzo sembrava un principe uscito dalle storie che il padre di Matthew gli raccontava da bambino. Aveva i capelli più ricci che mai, e i lunghi giorni di sole avevano dato un nuovo splendore alla sua pelle… la carnagione di Alexander risplendeva d’oro. Era carne, ossa, respiro caldo e mani morbide, appena indurite dalla stretta delle redini.

La scrittura di Ester Manzini è brillantissima, esuberante, con momenti irriverenti e scambi di battute irresistibili. Le scene più hot hanno una grande carica di sensualità, sono ben scritte e fanno percepire vividamente brividi a fior di pelle, i sospiri e tutta la passione che scorre tra i due, con Alex ben felice di iniziare alle gioie dei sensi il suo maestro. Tra i due nasce e cresce un sentimento che va oltre l’attrazione fisica, colmando le rispettive solitudini di un’affinità e tenerezza travolgenti.

Lui e Alex condividevano quella strana vicinanza, un’amicizia dal segreto retrogusto di lussuria. Ma provenivano da due mondi troppo diversi. Un nobile e un ex soldato appartenevano a realtà inconciliabili.

Ma l’amore, l’affinità di pelle e cuore non conosce differenza di classe, nasce e si nutre di sguardi, pelle e sorrisi.

Al loro fianco Diana che, durante il viaggio, incontra Amélie, vedova come lei e, come lei obbligata da giovanissima ad andare in sposa a un marito indesiderato: tra loro sboccia una grande intesa. Lampi di passione bruciante, sotterfugi e un finale sensazionale nella splendida cornice di Caserta, rendono questo romanzo una lettura imperdibile, divertente, molto intrigante e passionale.

 

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