Recensione: Come uccidere la tua famiglia di Bella Mackie
TITOLO:Come uccidere la tua famiglia
AUTORE: Bella Mackie
EDITORE: HarperCollins
GENERE: Domestic drama/Commedia nera
TARGET: 18+
Mi chiamo Grace Bernard e, con ogni probabilità, il mio nome non vi dice proprio niente. Nessuno mi conosce perché languisco dietro le sbarre per l’unico crimine che non ho commesso. Eppure, se devo dire la verità nient’altro che la verità, ho ucciso diverse persone, alcune in modo brutale, altre con maggior delicatezza – vale la pena specificarlo, perché fa un’enorme differenza agli occhi giudicanti della gente. Quando ripenso a ciò che ho fatto, avverto persino una punta di tristezza, giusto una fitta trascurabile, al pensiero che nessuno verrà mai a conoscenza del mio strabiliante piano. Un piano che ho architettato per anni, sacrificando tutto in nome della vendetta. Ora vi chiederete: perché ostinarsi a vuotare il sacco se la si può passare liscia? Avete ragione, la libertà non ha prezzo. Però non riesco a smettere di immaginare l’istante in cui, dopo la mia morte, qualcuno aprirà una cassaforte e troverà la mia confessione. Esatto, proprio questa che sto scrivendo nei pochi giorni che mi separano dalla libertà. Scommetto che quel qualcuno non potrà fare a meno di restare a bocca aperta e pensare a me con ammirazione. Perché chi sarà mai in grado di capire come una persona, a soli ventotto anni, possa aver ucciso a sangue freddo sei membri della sua famiglia per poi andare avanti come se niente fosse, senza neppure l’ombra di un rimpianto?
Tagliente, onesto, graffiante, divertentissimo. Come uccidere la tua famiglia è tutto quello che non ti aspetti: una potente commedia nera, una satira bruciante sulle famiglie disfunzionali e sui privilegi di classe, nonché una critica feroce all’ossessione dei media per l’universo del crimine e alle falle di un sistema che non ammette deviazioni dalla norma. Bella Mackie ha scritto un fenomeno editoriale senza precedenti: da più di un anno in vetta alle classifiche inglesi e venduto in tutto il mondo, è adorato all’unanimità da lettori, librai e critica.
Se cercate un libro che vi faccia rimanere senza parole per il suo epilogo, allora dovete leggere Come uccidere la tua famiglia. L’esordio di Bella Mackie è una commedia nera che racconta la pragmatica e determinata vendetta di una giovane donna verso la famiglia di suo padre che non ha mai voluto neanche conoscerla.
Grace cresce con la madre Marie che arranca da un lavoro all’altro, fino a sfinire il suo povero corpo, lasciando la figlia in preda a una febbrile voglia di vendicarla per la vita di stenti che hanno avuto. Così dall’età di tredici anni, progetta di uccidere la famiglia di suo padre, importante e milionario uomo d’affari. E la sua meticolosità è quasi maniacale. La sua vita ruoterà intorno a questi delitti, ogni suo gesto sarà guidato dall’attuazione del suo piano. Un’intera esistenza dedicata a spiare una famiglia che non ha voluto sapere niente di lei. In un primo momento, ho provato una sorta di compassione per Grace, mi sembrava una bambina sperduta e abbandonata a se stessa. Ma dopo l’ho rivalutata. Lei è consapevole in tutto e per tutto. La sua convinzione è radicata nel profondo. Niente le farà cambiare idea. E leggendo mi chiedevo dove l’avrebbe portata questa sua ossessione, questi suoi bizzarri delitti, tutti miracolosamente, passati per incidenti. Perché Grace è estremamente convinta della sua “missione”, e di meritarsi quella vendetta. La sua orribile famiglia pagherà a caro prezzo il suo disinteresse nei suoi confronti.
Ma si sa, a volte il destino gioca brutti scherzi. Bisogna conoscere bene il proprio nemico, essere a conoscenza di tutti i suoi scheletri nell’armadio, perché uno di questi potrebbe saltar fuori e scombinare i propri piani.
Come uccidere la tua famiglia è una pungente e denigrante accusa verso la società e i suoi obblighi sociali. Verso tutte quelle tendenze che rendono la vita una corsa frenetica verso un sopravvalutato traguardo. Una denuncia sociale resa attraverso un linguaggio brillante e senza mezzi termini. È la stessa protagonista che ci racconta la sua vita, facendolo con un occhio critico impietoso, risultando anche antipatica e snob in certi momenti, come se lei fosse al di sopra di tutto. O la si odia o la si ama. Personalmenteio sono in una via di mezzo, non mi ha fatta impazzire ma neanche mi è dispiaciuta. Il suo essere troppo sicura in se stessa, l’ha resa cieca di fronte a una possibile verità di cui non ha tenuto conto, esponendola e lasciandola in balia di fattori che non aveva previsto. Fino all’epilogo che mi ha lasciata esterrefatta, che non mi sarei per niente aspettata. E che ho trovato davvero spietato.
L’autrice menziona Dumas e Angela Carter. Il primo ha creato il vendicatore per eccellenza, la seconda ha scritto fiabe nere su donne forti, emancipate e senza scrupoli. Cercando di far convergere nella sua protagonista questi due elementi e trasportandoli nella società moderna. Ma, a differenza loro, Bella Mackie è crudele verso la sua eroina tragica. Le fornisce gli strumenti per compiere la sua vendetta, ma poi l’abbandona al suo destino senza tanti riguardi. La fa sentire onnipotente e subito dopo la trascina nella disperazione più totale.
Io ancora devo riprendermi dal finale.