Recensione: Il lord delle Brughiere di Francesca Cani Serie La confraternita dei leoni #8
Titolo: Il lord delle Brughiere
Autore: Francesca Cani
Serie: La confraternita dei Leoni
Data di uscita: 2 Marzo 2023
Genere; Regency
Le Complicanze del Cuore ⇒ QUI LA RECENSIONE ⇐
Incantesimo Scozzese ⇒ QUI LA RECENSIONE ⇐
Il Gelsomino di Leeds ⇒ QUI LA RECENSIONE⇐
Inganno d’Onore ⇒QUI LA RECENSIONE⇐
Il Ribelle d’Irlanda ⇒QUI LA RECENSIONE ⇐
Wingen – Fuoco Ribelle⇒ QUI LA RECENSIONE ⇐
Le Catene del Destino ⇒ QUI LA RECENSIONE ⇐
Il Lord delle Brughiere
Target +18
Mio personale miracolo.
Mia alba alla fine di un buio inverno.
Neve fresca sul mio cuore fatto di spine.
Il passato pesa come un macigno, ma non conta più: Lawrence è il nuovo duca di Somerset.
Per metà scozzese, ha ereditato i capelli rossi, la stazza e il temperamento dagli antichi Highlander. Insofferente alle regole del ton, irriverente e incapace di provare amore, non cerca una moglie più di quanto non desideri una ferita infetta.
Eppure per essere riabilitato gli serve un vero matrimonio, per ordine del re.
Lady Evangeline Heather Scott è una giovane pittrice dalla lingua svelta e dagli ideali moderni. Ha raggiunto la maggiore età e per la legge è libera, o quasi. Maldestra e sincera, possiede un vera predisposizione per cacciarsi nei guai e per scivolare nei momenti meno opportuni.
Lei è la vittima perfetta dell’inganno, ma sulla brughiera si può cadere…
Perché sulla brughiera si ama e si desidera in modo diverso, più intenso.
Alla brughiera non si può mentire e nemmeno nascondere segreti.
Bentornate Fenici!
Ho avuto il piacere di leggere l’ultimo libro della Confraternita, Il lord delle brughiere,
con protagonisti Lawrence ed Evangeline.
Lawrence Alexander Michael Seymour è un capitano dell’esercito britannico, fiero delle sue ascendenze scozzesi e un po’ meno della sua parte inglese. Comanda i Gordon Highlanders, immaginate la mia gioia, oltre a essere stato St. Maur durante la prigionia e Anandhar, Occhi di tigre, il pirata che ha dato filo da torcere alla marina militare inglese nelle acque indiane… Ora è soltanto il duca di Somerset tornato in patria a malincuore e controvoglia e nel Ton, che lui tanto odia, per riprendere il titolo che gli spetta e, soprattutto, per trovare una moglie che gli dia degli eredi.
Lady Evangeline Heather Scott, sorella minore di Jasper e Prudence, è l’anima ribelle della famiglia, quella che non vuole legami, non desidera avere un marito né tantomeno essere costretta a sottostare al suo volere. Vuole rendersi libera e indipendente e ci riuscirà fino a quando il destino non si metterà sulla sua strada, un destino alto, grande e grosso, con capelli di fiamma e occhi verdi da tigre.
Lei ama disegnare più di ogni altra cosa e molte volte la vediamo con segni di acquarelli un po’ ovunque, devo dire che ho amato parecchio il suo personaggio.
“Radnor, O’Connor e Arryn combattono, vivono e agiscono per una giusta causa, per lealtà alla Confraternita di cui fanno parte, sono Leoni, io sono l’assenza di ogni ideale, io sono libertà pura, sono caos.” (Tratto dal libro)
Bello il loro primo incontro: lei è la Primavera, o meglio, Persefone e lui è vestito da Ade; sono a un ballo in maschera, dove si capisce di che pasta sono fatti entrambi, soprattutto Evy dimostra di essere un peperino, una che difficilmente si fa mettere i piedi in testa.
“Cercò l’attimo perfetto. Si tuffò con il capo basso, sfidando l’impatto con le onde. Quella era libertà vera e pura. Nuotò con furia, senza sentire il freddo.” (Tratto dal libro)
Nessuno dei due vuole legami ma Lawrence è attratto dalla giovane che gli dà filo da torcere. Un personaggio complesso, sfaccettato, cupo e ombroso ma anche sanguigno. Davvero uno di quei protagonisti che ti entrano dentro con poche semplici parole e azioni. Evangeline l’ho amata anche per la sua caparbietà, il suo essere “diversa” in una società che vorrebbe tutte le donne etichettate in un certo modo, lei pensa, ha sue idee di come sarà la sua vita, una vita da passare da sola, senza nessuno che le dica cosa deve o non deve fare.
Lo stile di Francesca mi ha stupita, non la conoscevo come autrice e faccio il mea culpa della situazione, uno stile intrigante, che ti prende subito senza mollarti un solo istante; te sei lì che vuoi sapere come andrà a finire, empatizzi, ti incazzi, piangi, sorridi. Bello, davvero ben fatto, è così che deve essere scritto un libro.
La Mal birichina ha la sua classifica personale dove si aggiunge a quei fregni di Aidan, Tristan, Edward e anche Lawrence, mannaggia a lui, lo scozzesone dal temperamento sanguigno. Ce ne fosse uno brutto!
Poi vogliamo dire che avete messo la mia amata Scozia, la mia terra d’adozione, forse in una vita precedente vivevo lì, non so che dirvi, amato tutto!
Grazie per avermi fatto appassionare a questi bellissimi romanzi, ho iniziato questa avventura e la finisco e… niente, spero di leggere ancora di loro.
“Mio personale miracolo.
Mia alba alla fine di un buio inverno.
Neve fresca sul mio cuore fatto di spine.”
(Tratto dal libro)
Alla prossima
Un saluto dalla vostra Mal