Recensione: Le cicatrici dei Damyanov – Spin off di Le ombre del cigno di Mary Lin
Titolo: Le cicatrici dei Damyanov
Serie: Spin off di Le ombre del cigno
Autore: Mary Lin
Editore: Self publishing
Genere: dark romance
Target: + 18
Data di pubblicazione: 8 marzo 2023
- Le ombre del cigno qui la Recensione
- Le cicatrici dei Damyanov – spin off
Mikael Damyanov è una finzione, l’esatto opposto dell’uomo freddo e razionale che simula di essere. Mikael Damyanov è il peggior nemico di se stesso, una vera e propria calamità naturale. Con le sue scelte impulsive e il comportamento imprevedibile, è riuscito a spazzare via tutto: la sua eredità, il suo cognome, la sua stessa vita.
L’erede legittimo della famiglia Damyanov, mai all’altezza per suo padre, ha distrutto la sua intera famiglia.
E adesso sembra scomparso nel nulla.
Cresciuto nell’incomprensione e nella solitudine, si è perso sin da subito, convinto che le brutte persone come lui meritino di essere inghiottite dall’oscurità.
Eppure, c’è qualcuno che ha sempre creduto in lui.
Non mi interessa sapere come ti chiamavi.
Sei nata oggi, moscerino.
Spetta a me darti un nome.
Lei che, cresciuta in una scatola, si è ritrovata di colpo avvinghiata alle tenebre. Lei che, nonostante tutto, ha la mente libera, spicca il volo, assapora le nuvole e abbraccia il sole. Lei che, salvata da un angelo dannato dagli occhi verdi, diviene argilla tra le sue mani e legge cura nelle efferatezze.
I suoi occhi verdi, bellissimi. È un verde che non esiste. È terra, aria, fuoco e acqua e non lo è affatto.
È luce e oscurità.
È vita.
È morte.
Lei che alla fine verrà travolta.
Lei che non c’è più.
Perché Mikael Damyanov distrugge tutto ciò che tocca.
Nota autore: Il romanzo contiene scene di prevaricazione, abusi e umiliazioni. Non è adatto a persone sensibili agli argomenti trattati.
Le cicatrici dei Damyanov è un dark romance, spin-off di Le ombre del Cigno, ma può essere letto come autoconclusivo.
Ho amato profondamente questo libro e le mie emozioni sono talmente forti che vorrei potervele trasmettere per osmosi. Una storia cruda, dove la violenza è all’ordine del giorno, in cui la sofferenza, l’amore e la paura si intersecano insieme senza che vi sia la possibilità di separarle.
Mary Lin è un’autrice straordinaria, il suo talento è una dote credo nota a tutti, ma in Le cicatrici dei Damyanov si è superata.
È un romanzo autoconclusivo, ma a mio avviso ne godrete di più l’esperienza dopo aver letto Le ombre del cigno.
Abbiamo conosciuto Mikael Damyanov come un uomo senza scrupoli, crudele e senza cuore. In realtà il suo cuore è stato inciso a fuoco quanto le ferite sul suo corpo in seguito all’educazione di un padre nelle cui vene non scorre sangue ma puro veleno.
La sua famiglia porta in sé il gene di un demone oscuro, secondogenito di un uomo malvagio, Mikael rincorre le aspettative di un genitore con cui ha un rapporto di odio e rancore. Odio per il continuo paragone con un fratellastro ormai lontano (chi ha letto la serie Mc di Mary Lin lo conoscerà come il Chirurgo) e rancore per ciò che gli ha portato via: l’unica donna che lo ha mai fatto sentire un essere umano, Nevena.
Nevena la conosci già ma ancora non lo sai.
Era solo una bambina che viveva di stenti, con una madre che faceva la prostituta per pagarsi la droga, una mamma a cui voleva bene ma una puttana che ha venduto entrambe. Era un’adolescente quando grazie a Mikael è entrata nella casa dei Damyanov. Lì è stata sottoposta ogni tipo di tortura, lo schifo poteva uscire in ogni momento, umiliata, derisa, non più sporca ma sfruttata. Sebbene ciò non fosse nulla in confronto a quello che avrebbe subìto e perso.
Mikael l’aveva lasciata andare, non era andato a cercarla, l’aveva condannata a stupri violenti continui, a torture inenarrabili e ora… lo aveva di fronte.
“Cancellalo. Dimenticalo. Nascondilo. Ma sii preparata.”
La loro storia non è narrata in una semplice chiave dark, mette in moto tutti e nove i cerchi danteschi dell’Inferno descrivendo appieno la miseria morale di un’umanità decaduta in cui nulla viene risparmiato a nessuno, nemmeno ai bambini.
Lei era la sua luce, l’unica in grado di portarlo alla salvezza in un mondo di dannati.
Lui era il suo tutto, il suo pensiero felice, ma come l’angelo della luce l’aveva fatta scivolare nell’oltretomba.
Questa lettura è fantastica, è come essere immerse in un mare di ghiaccio dove tutto brucia dentro. Le emozioni, lo schifo, la rabbia, le lacrime non smettono incessanti di scatenarsi. Sicuramente non un libro per i deboli di cuore o per coloro che non sono pronti a percepire un dolore acuto fin nelle viscere, perché i protagonisti sono talmente impattanti e ben definiti che sembra quasi di vederli davanti ai propri occhi.
Una trama eccezionale, uno scoppio di emozioni, una scrittura perfetta in ogni sua parte, dalla gestione dei conflitti, alle descrizioni, ai dialoghi.
Dovete davvero leggerlo perchè è un’opera che merita le stelle.
(metterei 1000)