Recensione: Eco – Serie: Cuori Spezzati 01 di A. Zavarelli
Titolo: Eco
Serie: Cuori Spezzati 01
Autore: A. Zavarelli
Editore: Grey Eagle Publications
Genere: Suspense Romantica
Target: 18+
Data Pubblicazione: 9 marzo 2023
- Eco
- Battito
Fino a che punto ti spingeresti per salvare qualcuno che ami? Rinunceresti al tuo corpo? Alla tua mente? Al tuo cuore?
Io l’ho fatto e mi è costato caro.
Dice di possedermi. Ed è vero.
Ho ceduto il controllo completo del mio corpo e della mia vita per sei mesi a un uomo che non conosco. Sono cinque anni che pianifica tutto questo. Dicono che la vendetta sia un piatto che va servito freddo, ma il mio ricattatore lo serve bollente. È assuefatto dalla mia innocenza e io sono assuefatta da lui.
Gli piace farmi del male. Io amo lasciarlo fare. Mi fa vivere. Mi rende libera. Fa provare al mio cuore cose che non dovrebbe.
Ma ho anche paura di lui. Ha in mano la sorte di mio fratello. Una vita dietro le sbarre per un crimine che so che non ha commesso. Il mio ricattatore non può rinunciare alla vendetta contro la mia famiglia, ma se non lo fa io non posso stare con lui. Ma non sono altro che una farfalla imprigionata nel suo retino. Ho davvero scelta?
E fu in quel preciso istante che capii come stavano davvero le cose tra noi. Io ero già in vantaggio. Magari era lui ad avere le carte in mano, ma senza di me non poteva vincere. Qualunque fosse il suo piano, aveva bisogno di me. E, dall’autentica emozione nei suoi occhi, mi chiesi se quel bisogno dipendesse dal suo gioco o dal suo cuore.
Un primo volume molto interessante, che riesce a mescolare abilmente una buona dose di passione ad alto tasso erotico, una trama suspence con molti tasselli da sistemare e risvolti oscuri tutti da svelare, e protagonisti pieni di sfaccettature, luci e ombre, tormenti e paure.
Muovendo i primi passi sulla falsariga di un “ricatto indecente del miliardario”, la situazione continua a cambiare spiazzando la nostra ingenua protagonista, rivelando antefatti dolorosi, orribili, e una scacchiera invisibile su cui si ritrova, inconsapevole, a muoversi.
Il dolore e l’intensità del mio secondo orgasmo fecero smettere di esistere tutto il resto. Aprii la bocca e provai a urlare, ma non cacciai un suono. Ero certa che mi avrebbe squartata e versato benzina sulla ferita. Ero ancora in preda agli spasmi, ma non capivo se fosse per il piacere o per il dolore. Ormai erano diventati la stessa cosa.
Rylan, il miliardario maniaco del controllo che riesce a far sottoscrivere a Brighton il patto per il “Pieno controllo sul suo corpo e sulla sua vita per sei mesi”, è un uomo che nonostante i mille volti ho trovato sempre molto convincente, a maggior ragione una volta svelati i retroscena che hanno motivato le sue azioni. Un uomo che soffre e che ha basato la sua vita su un solo scopo: la vendetta. Parte di questa trova sfogo nell’usare sulla sua vittima virginale delle pratiche di dominazione.
Inaspettatamente Brighton apprezza il masochismo e si rivela una partner focosa, empatica e particolarmente adatta ad assecondare i suoi bisogni. La loro relazione è una vera e propria esplosione passionale. La compatibilità carnale si rivela così coinvolgente da porre in secondo piano tutti gli altri aspetti della strategia di vendetta così a lungo pianificata, fino a porre Rylan di fronte alla scelta più importante: decidere che cosa vuole davvero.
Restammo a lungo seduti in silenzio mentre lui mi massaggiava dalla testa ai piedi. A una parte di me piacque, e io mi sentii piccola e fragile. Si trattava di quella parte di me che era sempre stata trascurata e che era affamata di affetto da una vita intera. Dall’altro lato, però, quello era pur sempre l’uomo che mi aveva messo in una situazione orribile. Provavo disgusto per me stessa per avergli permesso di darmi conforto. Avevo bisogno di fuggire.
Il ritmo è ben tenuto da una suspence continua, da tasselli che, pagina dopo pagina, rivelano a Brighton l’intricato mistero che sia Rylan sia il proprio fratello le stanno nascondendo, da continue svolte e imprevisti che ora avvicinano ora allontanano i protagonisti, e dall’analogia al conflitto Montecchi-Capuleti.
Non volevo che mi importasse di lui, ma ormai era troppo tardi. A lui interessava solo il suo gioco, e in un modo o nell’altro avrei sofferto. Ma gli avrei permesso di strapparmi il cuore e dargli fuoco solo per Brayden.
Come dicevo, convincenti le caratterizzazioni, che rendono viscerali e intensi i protagonisti, frutto dei loro drammi ma anche di un sentimento genuino e inaspettato che finisce per legarli a doppia mandata.
«Non posso dirti quello che vuoi sentire» disse alla fine. «Potrei dedicarti mille belle parole, ma non cambierebbe niente. Non sono il tuo eroe. Non sono l’uomo che vorresti, e presto lo capirai. Mi odierai, e non ti biasimerò. Eppure non riuscirò a lasciarti andare, neanche allora. I nostri sentimenti sono irrilevanti, questa è la verità. Ma il fatto che ti voglia così tanto dovrebbe farti capire cosa provo per te, piccola mia. Ti ho aspettato per cinque anni».