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Recensione: Naufraghi di Mirta Drake

Titolo: Naufraghi

Autrice: Mirta Drake

Editore: Mondadori

Genere: romance storico

Target:+18

Data di pubblicazione: 6 maggio 2023

Quando si risveglia intirizzita e confusa sull’isola dove ha fatto naufragio la nave su cui si era imbarcata per raggiungere New York, Serinda Thompson scorge semidisteso su di lei un uomo che l’ha appena rianimata: l’investigatore Vincent Cotton. La tensione sale subito alle stelle, dato che l’uomo la accusa di essere un’imbrogliona e di aver sottratto dei diamanti a un anziano gentiluomo. A causa di un colpo alla testa, Serinda ha perso la memoria durante il naufragio e non sa come difendersi. Da subito i due naufraghi si detestano, ma sanno anche che devono collaborare se vogliono sopravvivere. Serinda non riesce a credere di essere la donna da lui descritta, eppure qualche dettaglio della scabrosa storia che Vincent le propina inizia a sembrarle tristemente familiare. È davvero così? E cos’è quella sensuale attrazione che li avvicina ogni giorno di più?

 

“A Guenhwyvar: indelebile è la tua impronta nel mio cuore, indelebile è il ricordo della tua zampina che stringe le mie dita, indelebile è il tuo saluto del mattino. Ciao.”

Bentornate Fenici!

Iniziamo con questa dedica fatta dall’autrice a un pelosetto che non c’è più, tutti noi bene o male ci siamo passati, io in primis.

Il nuovo libro di questa stupenda scrittrice ci porta nel 1856 da qualche parte su un’isola sperduta nell’oceano dove troviamo, appunto, due naufraghi. Vincent Cotton è un investigatore privato sulle tracce di Serinda Thompson che guarda caso è l’altra naufraga con lui. La giovane ha perso la memoria e l’uomo continua a ripeterle che lei è una truffatrice, una ladra e chi più ne ha più ne metta, il suo incarico è quello di recuperare dei diamanti e dei soldi rubati a una famiglia facoltosa.

Solo che, come da prassi, la vicinanza forzata e la collaborazione li porterà inevitabilmente l’uno nelle braccia dell’altra.

Ma sarà davvero così? Mi spiego, Serinda è davvero una ladra come tutti vogliono farci credere o c’è altro sotto? Non sarò io a dirvi di più perché dovrete scoprirlo da soli.

Lo stile di Mirta è come sempre ineccepibile, scorrevole e, come dico io, “Bello, bello… bello!”

Ogni personaggio è caratterizzato nel migliore dei modi, abbiamo da una parte Serinda, un’orfana che ha dovuto sempre cavarsela da sola dopo che nessuno l’ha adottata, lavorando fino a trovare “un padre” nel signor Astley. Dall’altra parte c’è Vincent che non ha nessuno al mondo. In qualche modo si sono ritrovati insieme sul piroscafo, poi naufraghi e vicini.

Che posso dirvi di più, i libri di Mirta sono uno più bello dell’altro, dei piccoli gioiellini, ed è come guardare un film, la capacità di scrivere e di coinvolgere il lettore è rara e solo poche autrici ci riescono. E se fosse per me darei un 10+ ma non posso, cavolo!

Ora cara Mirta, ma Vincent è Vincenzo? Ce ne fosse uno brutto, porca paletta cosmica! Se non si era capito la vostra Mal approva.

Alla prossima

Un saluto dalla vostra Mal

 

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