Gioiello prezioso per il futuro marito, musa ispiratrice per il Botticelli, passione di Giuliano de Medici. Ma chi potrà regalarle la felicità?
Firenze, 1469
Simonetta è felice della vita che l’aspetta. Il contratto di matrimonio con Marco Vespucci non significa solo che presto sarà sposa dell’uomo di cui è innamorata, ma anche che inizierà a vivere a Firenze, la città più acculturata e florida del tempo, la città dei de Medici. Giunta lì, però, trova un clima ben diverso da quello che si aspettava e scopre che soltanto l’arte, forse, potrà salvarla..

Ada Hawthorne ci narra la vita romanzata di Simonetta Cattaneo, gentildonna di origini genovesi, che arriva a Firenze nel 1469 alla corte dei Medici per andare in sposa a Marco Vespucci, ricco banchiere. Ha appena quindici anni ed è piena di aspettative e illusioni ed è felice per quel matrimonio, anche se combinato. Ma la realtà è ben diversa dai sogni. Simonetta lo comprende in fretta, il suo futuro marito non è il cavaliere splendente che una damigella sogna, è un ragazzo triste e oscuro, solitario. Come può, invece, non rimanere incantata quando incontra lo sguardo rovente di Giuliano de Medici, venerato da ogni donna fiorentina, dalle sguattere alle nobildonne. Impossibile non fare sogni romantici su di un uomo che somiglia ai cavalieri dei poemi cavallereschi che ha letto. Un uomo che ha l’ardire di guardarla negli occhi, invitarla a danzare, a incoronarla Regina di un torneo, sotto gli occhi di tutta Firenze, nonostante sia la promessa sposa di un altro.

“Simonetta sapeva come il suo cuore desiderava riempirli. Accorciando le distanze, baciandolo fino a far sparire il suo sorriso, lasciandolo sorpreso da tutta la passione che poteva nascondersi dietro il suo viso immacolato.”

E Marco? Lui rimprovera solo se stesso se Simonetta ha volto i suoi occhi altrove, si sente indegno di tanta perfezione e bellezza, lui che è solamente buio, quello stesso buio che è il suo asilo, a causa dei problemi agli occhi che lo costringono a rifuggire la luce. Di quella bellezza rimane affascinato persino Sandro Botticelli, che ne ammira la perfezione dei colori e dei  tratti e ne fa la sua musa.

“Sandro Botticelli la guardò come se fosse un miracolo, come il sole che giungeva inaspettato in un giorno di nuvole. Si portò le mani al cuore e sgranò gli occhi fin a dimenticarsi di muoversi o rispondere. Nella sua carriera da artista aveva visto modelli e muse di ogni genere di bellezza e, proprio per questo, credeva di avere gli occhi colmi di ogni meraviglia si trovasse sulla terra. La consapevolezza di essersi sbagliato lo folgorò e lo commosse come non succedeva da tempo.”

La passione per Giuliano, l’atteso matrimonio con Marco, intrighi, alleanze e nemici che tramano alle spalle della potente famiglia de Medici si collidono, si fondono in una narrazione avvincente e appassionata. Simonetta è pronta a lasciare tutto per il bellissimo e seducente Giuliano, tuttavia spesso ciò che brilla non sempre ha più valore di un sentimento sincero, silenzioso ma non meno potente. Marco si rivela un uomo puro, leale, capace di un amore ardente e imperituro che saprà conquistarla. Simonetta è ritenuta la musa di Sandro Botticelli, la più bella di Firenze: è lei la Venere ammirata da secoli? 

Il mistero rimane, ma la certezza che abbiamo è che la fanciulla stregò tutta Firenze e l’intera corte medicea con la sua bellezza. La “ senza pari” che ispirò sonetti e artisti ebbe una vita breve ma intensa e, in queste pagine, in cui realtà storica ed esigenze narrative si fondono, la vediamo nei mesi del suo arrivo in città e nel periodo che precedette le sue nozze con Marco. Una scrittura scorrevole e accurata, un ritmo avvincente, la bellezza e l’immortalità dell’arte che ardono nelle pagine e il lato romantico perfettamente armonizzato con quello storico, fanno di questo romanzo una lettura splendida per chi ama leggere le gesta di personaggi realmente esistiti, arricchite dalla fantasia di autrici di grande talento.

Editor: MAG