Recensione: Borden di R. J. Lewis

Marcus Borden è sempre stato abituato al potere e al controllo. Cresciuto all’insegna del crimine in un quartiere degradato, Borden lascia la sua città natale, per poi tornare quattro anni dopo misteriosamente ricco e irriconoscibile, con una donna in mente.

Una donna che non avrà mai.

Straziato dalla sua perdita devastante e pieno di rabbia e senso di colpa, Borden vede il suo mondo oscurarsi.

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Emma Warne, donna fortemente indipendente, conosce bene la vita dura. Rimasta chiusa in se stessa per la maggior parte della sua vita, l’ultima cosa che si aspetta è di essere trascinata nel mondo del famigerato criminale Marcus Borden, l’uomo pericoloso che l’intera città teme e detesta. Ma più lei lo allontana, più lui ritorna, prendendo il sopravvento e privandola del controllo a cui lei si aggrappa disperatamente.

Una volta che Borden le ha messo gli occhi addosso, Emma non andrà da nessuna parte… e ciò che lei non si aspetta è che potrebbe non volersene andare affatto.

Un ragazzo, cacciato da casa a quindici anni da genitori che non si possono definire tali, deve sopravvivere nel sobborgo malfamato di una cittadina e lo fa nell’unico modo che gli consente di avere soldi facili: spacciando. È un’anima ferita che ha bisogno d’affetto come l’aria, ma visto la sua infanzia difficile, col passare degli anni, non si apre con nessuno e si prende quel poco di buono che la vita ha da offrire, solo una persona gli fa vedere la vita in modo diverso Kate. Quest’ultima però non appartiene al suo mondo, lei per lui è perfetta: bella, intelligente, sensibile, ricca e riesce con la sua dolcezza a penetrare dentro la sua anima. Il padre di lei lo scopre e lo caccia dalla vita della figlia. Lui si allontana e sparisce totalmente per tornare dopo quattro anni ricco e bello da togliere il fiato, con un’aura che tutti definiscono cattiva e spietata. Vuole riconquistare la sua amata Kate, si rivedono, ma si sa, la mamma degli stronzi è sempre incinta e, purtroppo, i suoi nemici uccidono il suo grande amore. Da questo momento in poi lui non sarà più se stesso, è come se avesse perso un pezzo importante di sé e, soprattutto, tutto gli appare in bianco e nero, o al massimo in una scala di grigi. 

A volte però la vita sembra aggiustare un po’ i conti e gli fa rincontrare una giovane donna, dal carattere forte, che aveva salvato da uno stupro tanto tempo prima: Emma.

Emma è una ragazza anche lei provata dalla vita, con una nonna spettacolare, lavora a una tavola calda che le permette a malapena di arrivare a fine mese. Il suo incontro con Borden, a causa di un losco avvenimento, vista la sua fama, la destabilizza e non poco, ma si riprende presto e non ha intenzione di lasciare che questo uomo dalle spalle larghe e dalle labbra carnose la intimidisca più di tanto. 

Cominciano così una serie di episodi, di botte e risposte molto divertenti, purtroppo però lui le farà terra bruciata intorno sia a livello lavorativo che romantico e lei gli terrà testa fino al punto di tirargli anche uno schiaffo! L’attrazione tra i due sarà immensa, sebbene Borden abbia una fottutissima paura di finire come con Kate.

Lui è oscurità: ha fatto, fa e farà cose che la sensibile Emma forse non potrà mai accettare.

Il romanzo è scritto dal punto di vista di Kate nei primi capitoli e successivamente da quello di Emma. La serie nell’insieme promette bene ed è anche bello e accattivante ma, non me ne vogliate, c’è un ma! 

Piccolo spoiler!

Emma ha un carattere forte, per quanto la maggioranza delle volte che risponde o tiene testa a Borden si senta dentro di sé minuscola e tremante; nonostante ciò tira fuori comunque gli attributi. Peccato che quando i due stanno per fare del sesso lei diventa uno scendiletto e risulta totalmente dominata da lui. Per carità, ci può benissimo stare, ma da una tipa con il suo carattere mi sarei aspettata, non dico tanto, ma qualche leggera resistenza o qualche commento fugace per come ci ha abituato durante tutto il romanzo.

Le dice di inginocchiarsi e lei si inginocchia senza proferire parola, le ordina di strisciare e accetta di farlo sempre in silenzio; personalmente ho trovato la cosa poco in linea col personaggio.

La caratterizzazione di Borden invece mi è piaciuta moltissimo, si intuisce molto di lui, la sua vita non facile, il desiderio di proteggere e di allontanarsi allo stesso tempo prima da Kate e poi da Emma. Il suo bisogno celato di amore e di affetto. L’unica parte che è “oscura” nel romanzo sono i quattro anni in cui è diventato ricco ed è stato lontano dalla città; non si sa cosa abbia fatto ma, sicuramente, questo particolare verrà svelato spero nel secondo libro.