Recensione: Wicked di Amo Jones
Autrice: Amo Jones Genere: MC Dark Romance Editore: VIRGIBOOKS Data di pubblicazione: 28 agosto 2023
Ricordo il giorno in cui è entrato dalla porta di casa nostra, ricoperto di sangue e devastato da quel tipo di tormento che si alimenta, ma non muore mai. Papà aveva una sola regola per lui: quella di stare alla larga da sua figlia.
Ma lui non l’ha rispettata.
Anni dopo, fa di nuovo irruzione nella mia vita e rade al suolo tutte le pareti che mi sono costruita attorno. Nascondiamo entrambi dei segreti, ma quando il mondo della malavita si scontra con il mondo dei club per motociclisti, le schegge potrebbero distruggere tutti quelli che ci circondano.
Ora è il presidente della sezione di Chicago, e nemmeno io ero preparata per il suo ritorno. Si renderà conto che non sono più la preziosa principessa di Cosa Nostra e non ho più intenzione di prestarmi ai suoi giochetti.
Sarà lui a giocare secondo le mie regole.
Questa è la storia di due anime destinate a stare insieme, ma che sono intrappolate in corpi che si odiano. È quello che succede quando ci si lascia uccidere entrambi dall’amore.
“Wicked” è uno standalone MC Dark Romance. Sebbene siano volumi che possono essere letti singolarmente, si consiglia la lettura di “Sicko,” della stessa autrice, dove viene introdotto il protagonista di questo volume. Si consiglia anche di valutare attentamente le avvertenze elencate all’inizio del libro prima di addentrarsi nella lettura, poiché tratta argomenti che non sono adatti a tutti.
Piccola avvertenza: per non incorrere in spoiler, consiglio il libro solo dopo la lettura di Sicko, anche se entrambi sono considerati standalone. Data la complessità del mistero sottostante, alcuni dettagli potrebbero addirittura essere ulteriormente approfonditi nel prossimo libro, Antichrist, anche se l’autrice non ne fa cenno.
Alzo gli occhi al cielo e mi giro per chiedere chi cazzo sia, ed è allora che lo stomaco mi crolla a terra. Eccolo lì. A fissarmi ci sono sia la fonte del mio dolore che della mia consolazione. L’unico uomo che abbia mai avuto il potere di spezzarmi e di rimettermi insieme. È stato il mio incubo personale. Quel tipo di incubo che ti fa venire le farfalle nello stomaco.
Il romanzo è un mix semplicemente esplosivo, non abbiamo il tempo di alzare lo sguardo e dire “ok, penso di aver capito”. Ci travolge con una serie di cambi di ambientazione e capovolgimenti improvvisi che ci impediscono di avere chiare le dinamiche, se non alla fine. Anche se la storia inizia in modo convenzionale, con due ragazzini che si incontrano per caso, gli stravolgimenti arrivano fin da subito, quando pensiamo di aver capito qualcosa, le carte vengono di nuovo mescolate, e via via così, rovesciando continuamente le nostre certezze.
Ci troviamo ad avere a che fare con famiglie mafiose, Motor Club, sette sataniche, figli più o meno leciti, e ognuno di questi elementi porta con sé una sottotrama con una bella dose di suspense e di misteri da chiarire. Lo scontro tra questi gruppi di potere ribalta regole, alleanze, alimenta guerre e diventa una miscela esplosiva per la ricerca di vendetta e di riaffermazione.
Una prima parte del romanzo, in cui i protagonisti sono ancora giovani, è incentrata sul momento del loro incontro, sul rapimento della principessa di mafia e sul seminare un sacco di briciole che non possono che incuriosirci. Si inizia a tracciare qualche legame con le vicende del traffico sessuale già viste in Sicko e ad approfondire le dinamiche della setta che ne è a capo.
La seconda parte, ambientata a Chicago, è trainata dalle dinamiche mafiose e da una guerra per il potere che fanno perno sulla figura di Wicked. Risulta sempre più chiaro che nasconde un passato complesso e tante informazioni che non vuole dare, ma districare l’enigma è necessario per trovare il modo di liberare Ruby da un sistema di potere, tradizioni e intrighi mafiosi dalla quale non può uscire illesa, con la speranza che possa, chissà come, stare con l’uomo del suo destino… anche se lo odia di un odio ricambiato. Ci accorgeremo solo tardi che anche Ruby nasconde dati importanti che non sa neppure di avere e che acquisiscono un significato solo una volta che i pezzi del puzzle saranno finalmente sul tavolo, pronti per essere collegati l’uno all’altro.
Facendo dei respiri profondi, cerco di tenermi in equilibrio aggrappandomi al bordo del legno. “Sei tutto ciò che odio in questo mondo, Ruby.” “Allora perché mi stai così vicino?” Si sporge in avanti e le sue labbra si posano sulle mie. Trattengo il respiro quando le sfiora. “Abbastanza vicino per ucciderti.” Sorrido, guardando tra i suoi occhi e le sue labbra. “O per scoparmi.”
Il prologo anticipa una situazione bollente e sporca tra i protagonisti, ma non è nulla rispetto alla potenza di quello che troveremo, tra passione, depravazione, violenza.
Wicked ha un atteggiamento dominante e distaccato, perfino implacabile, ma dentro ribolle una passione selvaggia. Non può evitare di esercitare un senso di possesso e di gelosia nei confronti di Ruby: pur essendo riuscito a starle lontano per anni, da quando la ritrova non resiste neppure tre giorni prima di saltarle addosso. Quello che c’è fra loro è esplosivo, animalesco e istintivo. Non ha limiti, né nell’esercizio della violenza (è soprannominato “il boia”) né nel sesso (in qualità di gestore del nightclub “L’Artisaniat”, le perversioni sono il suo pane quotidiano).
Wicked (“malvagio”, in italiano) è un personaggio così oscuro da far paura; incomprensibili i suoi atteggiamenti prima di comprendere l’intero enigma, ma la sua passionalità, la carnalità che prova per Ruby trasuda in ogni gesto. È difficile fidarsi di lui, e amarlo non viene facile per i modi brutali e sadici. La sua morale è totalmente fuorviata. Tutto riusciamo a provare per lui tranne compassione per un passato da romanzo horror, eppure… ci entra sottopelle. La sua intensità, il feroce desiderio, la tenace lealtà e il senso protettivo verso la famiglia (tra cui i fratelli del MC) lo rendono duro e penetrante, un paletto che trapassa il cuore e non riusciamo più a togliere.
Di Ruby vediamo due versioni: l’ingenua diciassettenne che andava alle feste e si sentiva intoccabile perché figlia del Padrino, e la disincantata Principessa della Morte ora a capo della mafia siciliana a Chicago. È uno di quei personaggi femminili che non possiamo fare a meno di ammirare per la determinazione e imperturbabilità; per il modo in cui afferma se stessa e i propri desideri riuscendo a non farsi calpestare, usando strategicamente sia l’arguzia che la forza; per la capacità di detenere un potere enorme, non solo grazie alla fama dell’organizzazione di cui fa capo, ma alle proprie qualità. Ruby è priva di scrupoli e brutale, perde l’equilibrio solamente di fronte a Wicked.
Vorrei dirgli che qui è tutto troppo perfetto. Che stare qui, con lui, mi fa sentire come se non avessi mai provato un solo dolore in vita mia. Che lui riesce a portarmelo via tutto, come ha sempre fatto. Che, a prescindere da tutte le stronzate che mi ha combinato e che ancora mi combina, non sbircerei oltre le tenebre, in direzione della luce, ma vivrei nelle tenebre con lui. Vorrei dirgli che sono orgogliosa dell’uomo che è diventato, che è il miglior padre che Wolf potrebbe mai chiedere e che mi fido ancora ciecamente di lui. Vorrei dirgli che morirei per lui, che mi dissanguerei per lui e che non ne dubiterei nemmeno per un istante. Ma non lo faccio. Mi limito a fissarlo e a respingere le lacrime che mi stanno soffocando. Perché non posso dirgli nessuna di queste cose. Perché sto per sposare un altro.
La relazione fra i protagonisti è quella che spesso si definisce tossica, nel senso che insieme non fanno del bene uno all’altra. L’aspetto sessuale funziona alla grande: per quanto sporco, violento e irrispettoso, sappiamo che sono modalità consenzienti e che appagano entrambi. D’altro canto, lo scontro tra due personalità così forti, ma soprattutto tra ruoli e obiettivi inizialmente non esplicitati ma che sappiamo essere opposti, fa sì che i due si odino, o per lo meno si sentano in conflitto per ciò che si sono fatti a vicenda.
Come avrete notato, non mi è stato possibile anticipare nulla degli sviluppi della trama, per non rischiare di incorrere in spoiler. L’enigma è davvero contorto, proprio come nello stile che adoro di Amo Jones, e non sono neppure sicura di aver compreso tutti i risvolti; ho in programma una rilettura completa della serie prima dell’uscita del prossimo, per cogliere al meglio ogni briciola.