Recensione: Nessuna distrazione di Shannon McKenna

Figlia di un magnate dell’elettronica che non ha mai accettato la sua passione artistica, Louisa Roarke ha sposato un potente e corrotto procuratore distrettuale di San Francisco ed è sfuggita per un soffio al killer da lui assoldato che ha cercato di ucciderla. Giunta per caso a Shaw’s Crossing, dove decide di fermarsi sotto falsa identità, ha trovato un lavoro al ristorante di Demi e arrotonda lo stipendio decorando vetrine. Qui incontra Nate Murphy, ex marine e capo della sicurezza della catena di discoteche aperte da Anton Trask. Tra i due nasce una potente attrazione che provano entrambi a sopprimere, ma dopo una notte di sesso la complicità tra loro diviene ancora più stretta. E Nate giura a se stesso che farà qualunque cosa per proteggerla…

È stato piacevole rivedere i personaggi della serie Hellbound Brotherhood, ma preciso subito che questo è un romanzo autoconclusivo incentrato su Elisa e Nate. La loro avventura è, questa volta, scollegata dai pericoli che inseguono gli altri ragazzi della God’s Acre, ed è incentrata sul passato di Elisa, ovvero sul mostro che la perseguita obbligandola, come avevamo già intuito nel precedente romanzo, a nascondersi.

Fuggiva da lui in punta di piedi nella riservatezza della sua mente, sperando forse di passare inosservata. — Tutto bene? — le chiese. — Sì, certo — gli rispose, il tono distante. — Hai bisogno di un sacco di rassicurazioni, Nate. Te l’hanno mai detto? Giusto per provare, cercò di avvicinarla a sé. Prevedibilmente, Elisa resistette. La porta si era chiusa. Lei stava tirando il catenaccio. Attese fino a quando riuscì a riportare la voce sotto controllo. — C’è qualcosa che non va, vero?

Elisa è in fuga da un marito pericoloso e influente che teme possa rivelare segreti compromettenti. Per impedirle di farlo, ha rapito il fratello e la minaccia di uccidere chiunque venga a sapere della situazione. Questo la isola da tutti e la copre di un senso di impotenza e solitudine che l’autrice è bravissima nel mostrarci.

Nate è la persona giusta per riuscire a far aprire una ragazza terrorizzata dagli uomini aggressivi e narcisisti del suo passato: è un orso tenero che, per quanto esperto nelle armi e fisicamente robusto, riesce a essere timido e impacciato negli approcci con l’altro sesso. Si nota il timore di fare un passo falso, di dire le cose sbagliate, eppure allo stesso tempo è anche tenace nel non mollare mai, nel continuare a tentare un avvicinamento.

Il carattere docile e gentile, unito all’essere solido e presente, è perfetto per consentire a Elisa di sentirsi al sicuro e riacquistare l’autostima, ma anche poter mostrare tutta la propria esuberanza assumendo il controllo quando le va, per sentirsi apprezzata e desiderata, dopo tanti svilimenti e umiliazioni.

Le caratterizzazioni dei protagonisti sono entrambe ben strutturate, lontane dai soliti stereotipi e ben centrate. Nate non è un maschio alfa: pur essendo un’ex militare, sa dare spazio e fiducia a una donna che ne ha bisogno; che vuole sentirsi affrancata, libera e apprezzata. È appagante e piacevole vedere Elisa rifiorire quado trova l’opportunità di essere se stessa. 

— Ehi! — Nate scattò in piedi e le strinse le spalle. — Cosa succede? — Ignorami e basta, okay? — Col cavolo. — Il suo tono era gentile, ma comunque inflessibile. — Parlami. — Non ho nulla da dirti — singhiozzò Elisa. — È tutto così ovvio. Sono spaventata. Ho paura che Josh venga ferito, che tu venga ferito o ucciso. Che sto commettendo un terribile errore a darti corda e a coinvolgerti. Ma so anche che non abbiamo tempo per i miei piagnistei. Piangerò dopo, quando non dovremo più contare i secondi. Per cui, fai quello che devi. Non badare a me. Nate la strinse in un abbraccio così forte da toglierle letteralmente il fiato. Era una meravigliosa sensazione. Teneva insieme tutti i cocci in cui rischiava di frantumarsi. E non lo sentiva seccato, impacciato o imbarazzato mentre l’abbracciava in silenzio. Continuava imperterrito: una costante, tenera stretta. Implacabile ed eroica. Un silente, paziente messaggio. “Per tutto il tempo che vuoi.”

Naturalmente ottenere l’aiuto di Nate significa ottenere l’aiuto di una intera squadra preparata e capace. Da lì si sviluppa tutta una serie di avventure (che non svelerò) per combattere la minaccia che li insegue.

L’interesse tra Elisa e Nate, maturato lentamente nei mesi precedenti, è da subito molto più di un’infatuazione temporanea e, non appena i due permettono alla miccia di accendersi, innescano una reazione chimica che non può più essere bloccata.

Trattandosi di un romanzo Extra Passion, appaga indubbiamente il lettore in cerca di eros, aggiungendo allo stesso tempo una buona dose di pepe grazie all’adrenalina legata all’inseguimento e alla caccia al cattivo. Non sono presenti grandi saliscendi emotivi (se non la tragedia di vedere un fratello imprigionato), per cui la lettura rimane molto piacevole e confortante.